Campionato, Coppa Italia, ora anche la nazionale croata. Luka a 40 anni resta in campo 77 minuti a partita, come non faceva da tempo. Andreini, preparatore ex Nazionale e Juve: “Da play può giocare senza cali di condizione e infortuni. Vi spiego perché”
Giornalista
7 ottobre 2025 (modifica alle 23:18) – MILANO
Luka Modric non ha voglia di chiamare il commercialista per il calcolo dei contributi. A 40 anni, preferisce giocare che andare in pensione e il mondo ringrazia: lo vede lottare come un ragazzino. La fatica apparentemente non si sente e non per caso Modric in questi giorni è con la nazionale croata, a cui tiene tantissimo da sempre: non si ferma. In questa stagione con il Milan, Luka resta in campo per 77 minuti a partita, come nei quattro anni precedenti non era mai successo. Allegri lo fa giocare titolare e lo sostituisce solo quando la partita è in ghiaccio. Fate caso all’evoluzione: Modric al Real ha giocato 76 minuti a partita nel 2021-22, 61 minuti nel 2022-23, 49 minuti nel 2023-24, 47 minuti nella scorsa stagione. Una curva discendente: sempre meno. Allegri ha invertito la tendenza.
i numeri di modric 40enne—
La domanda è automatica: Luka così non rischia di calare nel rendimento o addirittura farsi male? Subito, a istinto, una ragione per temere e una per stare tranquilli. I quarantenni che hanno giocato in Serie A sono pochi, pochissimi: Ibrahimovic, Totti, Zanetti, Costacurta, Quagliarella, portieri come Buffon e Ballotta. Modric deve attraversare un territorio quasi incontaminato: trova tracce di qualche esploratore passato di lì, non un manuale di viaggio testato dalle comitive. Per il Milan è più tranquillizzante pensare che, senza coppe, quei 77 minuti pesano meno. Luka non deve giocare 77 minuti due volte a settimana – sarebbe impossibile – ma può gestirsi da weekend a weekend. Calcolare quanto sta in campo in media in una settimana aiuta a capire. Modric in questa stagione ha giocato 539 minuti con il Milan e 107 con la Croazia: calcolato che la stagione è iniziata da sette settimane, siamo a 92 minuti in media a settimana. Le scorse stagioni sono su livelli simili: 70 e 82 minuti ogni sette giorni nelle ultime due annate col Madrid, 100 minuti nel 2022-23, 95 minuti nel 2021-22. Le coppe, ovviamente, pesano sul calcolo.
il parere di andreini—
Giovanni Andreini, ex preparatore atletico della Nazionale con Donadoni e Head of Performance della Juventus fino a settembre, ci aiuta a capire perché Luka può permettersi di giocare così tanto a 40 anni. “Modric non ha mai avuto infortuni seri, è serio e al Madrid ha avuto un preparatore fenomenale come Antonio Pintus, che sicuramente sarà stato bravissimo a privilegiare l’aspetto individuale del giocatore”. Quanto alla gestione della stagione e al rischio di un calo, l’ottimismo dei milanisti è giustificato: “Io credo sia soprattutto una questione mentale, di stimoli e di richiesta che fa un allenatore – dice Andreini -. Se a un 40enne come Modric chiedi di giocare 90 minuti box to box, possono nascere difficoltà. Da playmaker invece è tutto diverso: se gestisci sonno e alimentazione, sei a metà dell’opera. Io ascolterei molto Modric e mi farei guidare dai suoi bisogni, visto come si è gestito in carriera non inventerei nulla. Allegri e lo staff del Milan poi sono professionisti di primo livello: sceglieranno molto bene”.
il segreto di modric—
E allora, avanti. Modric negli scorsi anni ha sempre lavorato con un preparatore personale e torna in mente una frase di Pintus, in una intervista alla Gazzetta: “Luka ha una voglia di lavorare, una predisposizione alla fatica e una fame di vittorie che non si esauriscono mai. Queste, più ancora della parte fisica, sono il motore della sua longevità”. Tra le righe, c’è un messaggio per tutti: conta quello che non si vede. Modric ha un fisico apparentemente normale ma in realtà fuori dal comune: chi altro ha giocato vent’anni senza grossi cali e con pochissimi infortuni? Con il campo, è lo stesso: per fare bella figura la domenica sera in tv, conta quello che fai dal lunedì al venerdì, quando non ti guarda nessuno.
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