Dai tornanti di Rongio e dal campetto della Polisportiva Mandello fino ai parquet più prestigiosi del basket nazionale. La favola della famiglia Niang si arricchisce di un nuovo capitolo: non bastava la storia scritta da Saliou, 21 anni, che dopo un’ottima stagione in Serie A con Trento si è meritato la scelta nel draft Nba con i Cleveland Cavs, la ribalta azzurra all’Europeo e la maglia dei campioni d’Italia della Virtus Bologna; a lui si aggiunge ora il fratellino Cheickh, ancora 17enne, che domenica ha esordito in A con la canotta della Dolomiti Trentino facendo faville.

Una famiglia “cestistica”

Che quella dei Niang fosse una famiglia con la pallacanestro nel sangue non lo scopriamo oggi: c’è anche Papa Ibrahim, classe 1996, centro di 203 centimetri quest’anno al Basket Lecco dopo avere calcato diversi campi dei campionati dilettantistici (compresa la prima squadra di Mandello). Ma quanto stanno facendo Saliou e Cheickh francamente non era pronosticabile, ed è la sintesi perfetta di sacrificio, applicazione e talento.

L’amore per il basket

I loro genitori arrivano in Italia dal Senegal una ventina d’anni fa in cerca di lavoro – prima la madre, poi il papà – e si stabiliscono a Rongio, alle case popolari. Ibrahim è più grandicello, Saliou ha due anni, Cheickh arriverà solo un paio d’anni più tardi. I tre si innamorano della pallacanestro e muovono i primi passi sui campi della Polisportiva Mandello, dove ancora oggi si ricordano delle loro “scarpinate”, rigorosamente a piedi, da Rongio al centro sportivo di Pra’ Magno (circa 3 km) per gli allenamenti. Lo stesso Cheickh, in una recente intervista, ha rievocato le sfide uno contro uno con Saliou al campetto.

I due dominano la prima giornata di A

Ma se il “mezzano” dei Niang ormai non sorprende più, nemmeno quando esordisce in Eurolega da mvp contro il Real Madrid, a stupire tutti è Cheickh, che domenica ha debuttato in Serie A con la maglia di Trento: per lui 23 minuti e 15 punti, terzo miglior marcatore dei trentini nel nettissimo 106-69 alla neopromossa Cantù. Il fratello minore dei Niang ha messo a segno due triple e catturato 6 rimbalzi, per un ottimo 28 di valutazione. Una sua schiacciata ha fatto letteralmente il giro del mondo via social. Saliou, lunedì sera, ha invece trascinato Bologna al successo 105-88 su Napoli con 11 punti e 4 rimbalzi.

L’Italia li segue con grande attenzione, conscia di avere trovato due pilastri della Nazionale del presente e del futuro. Due ragazzi semplici, legati alle proprie origini, che hanno le idee chiarissime su come stupire.