«Pensavo sarebbe stata la più facile e invece è più difficile del Medio Oriente». Lo ha detto Donald Trump a proposito della guerra in Ucraina ribadendo di «essere stato molto deluso da Putin».

La consegna di missili Tomahawk dagli Usa all’Ucraina sarebbe «una seria escalation», perché «si parla di missili che possono anche portare ordigni nucleari». Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che ieri il presidente americano Donald Trump aveva detto di avere «preso una decisione» sull’invio dei missili, ma di voler sapere come li userebbero le forze di Kiev. «Dobbiamo aspettare dichiarazioni più chiare» da parte di Trump, ha aggiunto Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti.

Per approfondire:

20:37

Putin: la decisione di febbraio 2022 fu giusta, manteniamo quegli obiettivi

MOSCA. “Le decisioni prese nel febbraio 2022” con l’invasione dell’Ucraina sono state “giuste e tempestive” e “il compito della Russia rimane lo stesso: dobbiamo garantire il raggiungimento incondizionato di tutti gli obiettivi”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. “La Russia mantiene pienamente l’iniziativa strategica” sul campo, ha detto il presidente citato da Interfax, rivendicando che le truppe russe hanno conquistato “quasi 5.000 km quadrati di territorio quest’anno” in Ucraina e che “le forze armate ucraine si ritirano lungo tutto il fronte

20:22

Zelensky: “La nostra intelligence sta lavorando attivamente con i partner per impedire alla Russia di utilizzare la flotta ombra”

KYIV. “La nostra intelligence sta lavorando attivamente con i partner per impedire alla Russia di utilizzare le navi della cosiddetta flotta ombra per commettere sabotaggi e altri tentativi di destabilizzazione in Europa”. Lo ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram, in seguito al rapporto del capo del Servizio di Intelligence Estero (Fis) dell’Ucraina, Oleh Ivashchenko. “Forniamo tutte le informazioni necessarie ai nostri partner e ci aspettiamo che l’opposizione all’interferenza russa sarà molto più forte – ha aggiunto Zelensky – Attualmente, i russi stanno utilizzando le petroliere non solo per guadagnare denaro per la guerra, ma anche per attività di intelligence e persino di sabotaggio. È assolutamente possibile fermarli. Ho incaricato il capo dell’intelligence estera di collaborare con i partner in quei settori che possono fornire all’Ucraina maggiori forniture concrete di armi e attrezzature necessarie”.

18:37

Trump: guerra in Ucraina più difficile di Gaza da risolvere. Molto deluso da Putin

WASHINGTON. “Pensavo sarebbe stata la più facile e invece è più difficile del Medio Oriente”. Lo ha detto Donald Trump a proposito della guerra in Ucraina ribadendo di “essere stato molto deluso da Putin”.

17:35

Mattarella venerdì alla base di Amari in Estonia, dove partono i jet dell’Italia. Top gun e radar in missione Nato vicino al confine con la Russia

ROMA. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, visiterà venerdì 10 ottobre la base militare di Amari, in Estonia, ultimo avamposto dell’Europa al confine della Russia. Vi opera la Task force Air, composta da personale dell’Aeronautica Militare e dell’Esercito altamente specializzato. L’Italia ha assunto la responsabilità della sorveglianza dello spazio aereo baltico lo scorso primo agosto. Dalla base di Amari sono partiti lo scorso 19 settembre due F35 italiani dopo che tre caccia russi Mig-31 hanno sorvolato lo spazio aereo dell’Estonia. I militari italiani operano nell’ambito della missione NATO enhanced Air Policing,

17:04

Erdogan sente Putin: serve uno slancio diplomatico per la pace

ISTANBUL. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha sottolineato la necessità di rafforzare le iniziative diplomatiche per porre fine al conflitto tra Mosca e Kiev durante una telefonata con l’omologo russo, Vladimir Putin. “Sottolineando che le iniziative diplomatiche dovrebbero acquisire slancio per porre fine alla guerra tra Ucraina e Russia con una pace giusta e duratura, il presidente Erdogan ha affermato che la Turchia continuerà i suoi sforzi per la pace”, riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara citando il colloquio telefonico, dove Erdogan ha fatto a Putin gli auguri di compleanno.

15:46

La Lettonia entra nell’operazione Nato Renovator in Ucraina

“Cinque paesi membri della Nato – Lettonia, Lituania, Norvegia, Svezia e Regno Unito – guideranno ciascuno lo sviluppo di uno dei cinque centri di riabilitazione militare: la Nato fornisce il coordinamento generale e la guida al progetto”. L’operazione Renovator, l’ambizioso progetto alleato nell’ambito del Pacchetto di assistenza globale (CAP) per l’Ucraina, mira a ricostruire e potenziare cinque centri di riabilitazione militari in Ucraina, compresi quelli danneggiati dalla Russia. Ha ora assicurato la sua quinta e ultima nazione capofila, la Lettonia. L’operazione, avviata nel 2023, è gestita in collaborazione con l’Ucraina. Con un budget di 100 milioni di euro, sostiene il coordinamento della fornitura di attrezzature, della formazione medica e dei lavori infrastrutturali. Il progetto ha facilitato interventi chirurgici salvavita, protesi e formazione per specialisti medici ucraini, tra cui medici, psicologi e fisioterapisti, oltre a fornire lavori di costruzione e attrezzature, migliorando la capacità dell’Ucraina di prendersi cura del proprio personale militare ferito, sia fisicamente che mentalmente. Il CAP è il quadro generale della Nato per fornire all’Ucraina sostegno non letale e aiutare il paese a raggiungere la piena interoperabilità con l’Alleanza. Comprende il sostegno alla riabilitazione del personale ferito delle forze di difesa e di sicurezza, nonché il reinserimento nel servizio o nella vita civile. Questi sforzi dimostrano l’impegno della Nato a fornire all’Ucraina ciò di cui ha bisogno per difendersi oggi e per scoraggiare l’aggressione russa domani.

14:37

Tajani: Mosca lancia messaggi politici, non c’è nessuna escalation

“Mosca fa la sua politica per cercare di rinforzare la propria posizione, lancia dei messaggi politici, non c’è nessuna escalation”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine del convegno ‘Città nel futuro’, alla Camera, commentando la presa di posizione del Cremlino, secondo cui la consegna di missili Tomahawk dagli Usa all’Ucraina sarebbe “una seria escalation”. “La Russia – ha aggiunto – non può pensare di fare ciò che vuole e che poi gli altri devono fare ciò che dice lei. Così non va bene. Quindi gli americani fanno le loro scelte e credo che siano anche scelte corrette”.

13:54

Mosca: Ue e Nato complici raid Kiev a Zaporizhzhia

Sono Unione europea e la Nato a mettere in pericolo la centrale nucleare di Zaporizhzhia. A lanciare l’accusa e’ stata Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo. “Ricordiamo che e’ stato a seguito dei bombardamenti delle forze armate ucraine il 23 settembre che la linea elettrica ad alta tensione Znpp-Dniprovska (acronimo con cui ci si riferisce alla centrale, ndr) e’ stata danneggiata, il che ha portato all’interruzione dell’alimentazione esterna”, ha detto. “Coprendo questo tali azioni sconsiderate da parte di Kiev, l’Ue e i paesi della Nato non solo incoraggiano l’Ucraina a lanciare nuovi attacchi contro impianti nucleari pacifici, ma diventano anche loro diretti complici”, ha sottolineato. Zakharova ha poi respinto le critiche dell’Alta rappresentante Ue, Kaja Kallas. Queste parole “suonano particolarmente ciniche dalle labbra di un rappresentante dell’Unione europea, un’associazione che continua a fornire a Kiev sostegno politico, finanziario e militare, senza il quale queste provocazioni non sarebbero possibili”, ha insistito.

13:53

Tajani: scelta Usa su invio Tomahawk è corretta

La decisione degli Stati Uniti di inviare missili Tomahawk all’Ucraina e’ “corretta”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine di un convegno alla Camera. Di fronte a una Russia che “non puo’ pensare di fare “cio’ che vuole”, ha sottolineato il vicepremier, “gli americani fanno le loro scelte e credo anche che siano scelte corrette”.

12:26

Cremlino: Tomahawk a Kiev sarebbero una seria escalation, possono portare ordigni nucleari

La consegna di missili Tomahawk dagli Usa all’Ucraina sarebbe “una seria escalation”, perché “si parla di missili che possono anche portare ordigni nucleari”. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che ieri il presidente americano Donald Trump aveva detto di avere “preso una decisione” sull’invio dei missili, ma di voler sapere come li userebbero le forze di Kiev. “Dobbiamo aspettare dichiarazioni più chiare” da parte di Trump, ha aggiunto Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti.

11:57

Mosca: 4 vittime russe in raid Kiev nella regione di Kherson

Quattro residenti della regione di Kherson occupata dalla Russia sono morti e uno è rimasto ferito nelle ultime 24 ore a seguito di attacchi delle forze armate ucraine. Lo riferisce il governatore regionale Volodymyr Saldo, citato dalla Tass. “I civili sono morti sull’autostrada tra Zavodovka e Gornostayevka a seguito di un attacco mirato di droni contro veicoli civili. A Nova Kakhovka, un uomo è stato ferito da un attacco di droni. È stato ricoverato con ferite da schegge presso l’ospedale centrale di Nova Kakhovka”, ha spiegato.

11:56

Mosca: sono 209 i droni intercettati

Le autorità di Mosca hanno denunciato un ampio attacco con droni lanciato contro la Russia dall’Ucraina per il secondo giorno consecutivo, riferendo di aver intercettato 209 droni durante la notte e questa mattina. La maggior parte dei droni è stata abbattuta sulle regioni di Kursk, Nizhny Novgorod e Belgorod, ha dichiarato il ministero della Difesa russo in un comunicato. Gli attacchi hanno colpito un sito industriale non identificato nella regione di Nizhny Novgorod, ha detto il governatore Gleb Nikitin. Le autorità russe non hanno segnalato vittime.

11:55

Kiev: Mosca usa freddo e buio come arma

Secondo la societa’ pubblica nazionale del settore, Ukrenergo, gli attacchi lanciati dalla Russia nelle ultime ore hanno causato blackout in cinque regioni: Chernihiv (nord), Kharkiv e Sumi (nord-est), Dnipropetrovsk (centro-est) e Donetsk (est). In un discorso alla nazione ieri sera, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito di aver ordinato al governo e alle compagnie energetiche pubbliche di adottare misure per rafforzare il sistema elettrico. Zelensky ha anche rivelato di essere in contatto con alleati come Norvegia e Paesi Bassi per garantire ulteriori importazioni di gas in Ucraina per mantenere le forniture quando le temperature scenderanno.

11:54

Mosca: conquistato un villaggio in Donetsk e uno in Zaporizhzhia

Il ministero della Difesa russo ha detto che le sue truppe nelle ultime 24 ore hanno conquistato altri due villaggi in Ucraina: Novovasilevskoe nella regione di Zaporizhzhia e Fedorovka in quella di Donetsk.

10:14

Kiev: a Zaporizhzhia rischio catastrofe nucleare

Il governo ucraino ha lanciato l’allarme per i rischi legati ai raid russi nella zona della centrale nucleare di Zaporizhzhia. “La creazione intenzionale di rischi intorno alla piu’ grande centrale nucleare d’Europa minaccia una catastrofe nucleare su scala continentale”, ha avvertito il ministero degli Esteri in una nota riportata da Ukrinform. I numerosi bombardamenti nelle immediate vicinanze dell’impianto, registrati ieri dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), sono una deliberata provocazione della Russia, si legge ancora nella nota. Mosca, spiega Kiev, dimostra ancora una volta il suo completo disprezzo per il diritto internazionale, la Carta dell’Aeia e i sette pilastri indispensabili della sicurezza nucleare. Di particolare preoccupazione per Kiev e’ il fatto che la centrale nucleare di Zaporizhzhia sia senza alimentazione esterna da quasi due settimane e che si debba fare affidamento su forniture instabili.

09:23

Sindaco Mosca: abbattuto drone diretto su Capitale

La contraerea russa ha abbattuto un drone che cercava di arrivare a Mosca. Lo ha riferito il sindaco della Capitale, Serghei Sobyanin. “Le forze del ministero della Difesa hanno abbattuto un drone diretto verso Mosca. I servizi di emergenza stanno lavorando sul sito in cui sono caduti i detriti del drone”, ha scritto Sobyanin sul suo canale Telegram.

08:29

Un morto a Kherson

È stata un’altra notte di intensi bombardamenti russi in Ucraina. Nella regione di Kherson, una persona è stata uccisa e 18 sono rimaste ferite, rende noto Ukrinform. Particolarmente bersagliata anche Poltava, a sudest di Kiev, dove sono stati danneggiati un impianto energetico, un edificio amministrativo, magazzini e materiale rotabile ferroviario. Droni russi hanno attaccato anche Sumy, Zaporizhzhia, Nikopol e Marhanets.

07:07

Droni sulla Poltava, colpiti edifici amministrativi

Le forze russe hanno attaccato la regione di Poltava con droni durante la notte, provocando incendi in diverse località. Il Servizio di Emergenza Statale dell’Ucraina ha riferito delle conseguenze dell’attacco notturno su Telegram, secondo quanto riportato da Ukrinform. “A seguito di attacchi alle infrastrutture civili, sono scoppiati incendi in edifici amministrativi; un’abitazione e una dependance sono state danneggiate”, si legge nel comunicato. Coinvolti nelle operazioni 16 unità di equipaggiamento, 64 soccorritori e un treno antincendio di Ukrzaliznytsia. Si sono udite esplosioni anche a Kharkiv e sono scoppiati incendi in diverse zone della città.

07:05

Russia: abbattuti 184 droni ucraini nella notte

Le unità di difesa aerea russe hanno dichiarato di aver distrutto nella notte 184 droni ucraini.

06:06

Orbán: “L’Ungheria non è obbligata a sostenere l’ingresso dell’Ucraina nell’Ue”

“L’Ungheria non ha alcun obbligo morale di sostenere l’adesione dell’Ucraina all’Ue”. Lo ha scritto nelle scorse ore sui social il presidente ungherese, Viktor Orbán. “Nessun paese ha mai usato il ricatto per entrare nell’Unione Europea, e non accadrà nemmeno questa volta. Il Trattato sull’e non lascia spazio ad ambiguità: l’adesione è decisa dagli Stati membri, all’unanimità. Il popolo ungherese ha preso la sua decisione. Ha detto no a larga maggioranza all’adesione dell’Ucraina all’UE con un referendum”. Rivolgendosi direttamente a Zelensky, Orbán aggiunge: “Se desidera cambiare questa situazione, la campagna mediatica che sta conducendo contro l’Ungheria probabilmente non è il modo migliore per farsi degli amici”.

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