Non è mai facile in Italia parlare di sesso, specie quello delle donne. Ma è ancora più difficile quando si tratta della salute intima di persone che stanno affrontando un tumore al seno metastatico. Un aiuto può arrivare da donne con competenze speciali e un lavoro che ne fa delle ‘sentinelle’ della salute sul territorio: le farmaciste.
Se ne è parlato al ministero della Salute, dove è stata presentata la nuova edizione del progetto ‘La Voce dell’Intimità’. Un progetto molto concreto, promosso da Pfizer in collaborazione con l’associazione Farmaciste Insieme, rivolto alle pazienti con tumore al seno metastatico.
Tumore al seno: in Italia la novità contro le forme avanzate
Obiettivo, aiutarle a comprendere e gestire i cambiamenti psicofisici legati alla malattia e alle terapie. Come? Attraverso l’opera delle farmaciste, sottoposte a una formazione ad hoc sull’approccio psicoemotivo e relazionale, curata dalla psico-oncologa Gabriella De Benedetta, componente del direttivo della Società Italiana di Psico-Oncologia.
L’iniziativa nel mese dedicato al tumore al seno
Da donna a donna, si potrebbe dire – l’80% delle farmaciste è donna – anche per favorire una comunicazione più aperta con le pazienti su questi temi, molto intimi. Per l’intero mese di ottobre nelle farmacie aderenti è esposta la locandina dell’iniziativa che rinvia, tramite QR CODE, al sito ufficiale della campagna.
Come ha spiegato Angela Margiotta, presidente di Farmaciste Insieme, “vogliamo portare nelle farmacie un approccio nuovo, che inneschi un cambiamento culturale, aprendo un dialogo profondo con le donne e portando la qualità della vita delle pazienti oncologiche all’attenzione di tutti”.
“La formazione rappresenta da sempre la cifra distintiva della professione farmaceutica. Attraverso percorsi qualificati come questo, intendiamo rafforzare la preparazione delle farmaciste su tematiche che incidono profondamente sulla qualità della vita delle pazienti”, ha sottolinrato Andrea Mandelli, presidente della Fofi. “L’aggiornamento continuo, integrato con capacità di ascolto ed empatia valorizza il farmacista come professionista della salute di prossimità, vicino alla persona”.
I progressi della ricerca hanno cambiato la prospettiva sul tumore al seno metastatico, che in molti casi può essere affrontato come una malattia cronica. “Questo rende necessario lavorare non solo sulle terapie, ma anche sulla qualità della vita: preservare la sfera affettiva e relazionale diventa parte integrante del percorso di cura”, continua Margiotta.
Per Marco Cossolo, presidente di Federfarma nazionale, “campagne come questa hanno il merito di attuare un modello di collaborazione virtuosa tra sanità pubblica, mondo farmaceutico e associazionismo per supportare la salute delle donne”. In modo concreto e vicino casa, là dove serve di più.