PESCARA – «Stessa spiaggia, stesso mare?». Non per tutti. L’estate 2025 deve fare i conti con un’intrusa fuori stagione che rischia di rovinare le meritate ferie: l’influenza, che sembra aver deciso di non andare più in vacanza. Al posto di sole, mare e relax, c’è chi si ritrova alle prese con febbre, raffreddore, mal di gola e mal di stomaco. «In estate – dice Giustino Parruti, infettivologo e direttore del reparto Malattie infettive dell’ospedale – sono frequenti le sindromi da enterovirus, legate a cibi e bevande mal conservati, ma quest’anno abbiamo notato nella nostra area, in modo un po’ più specifico, anche la circolazione di un maggior numero di casi di sindrome influenzale, in realtà non da virus, ma da batteri a trasmissione respiratoria che possono essere molto insidiosi perché non danno delle vere e proprie polmoniti, soltanto faringiti, che si manifestano con febbre, fiacca, dolori articolari e tosse stizzosa prolungata. Questa è una cosa che stiamo vedendo tantissimo, purtroppo, molto più che negli anni precedenti, e quando andiamo a fare gli accertamenti opportuni troviamo o un’infezione primaria, un’infezione respiratoria da Clamidia o un’infezione da Coxiella che sarebbe l’agente eziologico della febbre Q».

A completare il quadro anche numero significativo di salmonellosi, spiega Parruti: «Il Covid – aggiunge – continua a circolare silenziosamente, specie tra gli immunocompromessi. Quando si presenta febbre associata a perdita di gusto o olfatto, il tampone va fatto. E oggi sono disponibili test combinati che rilevano anche influenza e virus respiratorio sinciziale: strumenti preziosi per evitare cure inappropriate, come l’uso eccessivo di antibiotici».

I CONSIGLI

E la prevenzione passa, ancora una volta, dalla vaccinazione. «L’influenza circola 8 mesi l’anno: vaccinarsi non deve essere legato solo all’inverno. Serve una cultura vaccinale estesa e continua, specie per soggetti fragili. Oggi abbiamo anche i vaccini contro il virus sinciziale, l’Herpes Zoster e ovviamente il Covid. Ogni accesso sanitario dovrebbe essere un’occasione per aggiornare la protezione immunitaria». Parruti, infine, osserva che «questa estate è caratterizzata da due elementi: temperature elevate e una maggiore umidità dovuta alle piogge. Questo ha favorito la diffusione di malattie trasmesse da insetti. La prevenzione contro le punture deve diventare prioritaria».

Anche Vittoria D’Incecco, medico di famiglia, sottolinea l’importanza della prevenzione: «La vaccinazione va rafforzata, soprattutto per anziani e fragili. Serve anche uno stile di vita corretto, idratazione costante e alimentazione equilibrata». Sui sintomi influenzali fuori stagione dice: «Negli ultimi tempi è girata una gastroenterite virale con sintomi dolorosi: mal di stomaco, nausea, dolori addominali e diarrea. Una forma breve, che dura 2-3 giorni, ma fastidiosa. Non riguarda solo virus gastrointestinali. Colpisce anche l’apparato respiratorio. Ho avuto pure casi di polmonite in piena estate». Fabrizio Zenobii, di Federfarma, dice che «non si vedono situazioni molto particolari, almeno qui in farmacia», anche se registra un aumento delle virosi respiratorie fuori stagione: «L’avvento del Covid, virus Rna che muta molto, ha probabilmente causato modifiche virali che influenzano la stagionalità. Le virosi simil-influenzali ci sono sempre state, ma ora sono un po’ più frequenti».I sintomi? «I classici: mal di gola, febbriciattola, naso che cola, spossatezza» spiega Zenobii. Insomma, una vera influenzina fuori stagione in un’estate meno “abbronzatissima” e più raffreddatissima.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli eventi del fine settimana, ogni giovedì
Iscriviti e ricevi le notizie via email