«Stiamo insieme da troppo tempo per sapere cosa pensano le giovani coppie riguardo allo “stare insieme”. Ci siamo incontrati nella vita reale, prima delle app di incontri. Non so come potremmo sopravvivere se fossimo di nuovo single. Non sappiamo più come funziona!». Allison Brie è la protagonista, insieme al compagno e collega Dave Franco, di “Together”, horror di Michael Shanks acclamato tra i titoli dell’anno, arrivato nelle nostre sale dal 1° ottobre.
La sinossi
La storia di Tim e Millie, musicista lui e insegnante lei, la cui relazione giunge a un punto di svolta quando si trasferiscono in un paesino sperduto tra i boschi. Mentre i due cercano di adattarsi alla nuova quotidianità, l’incontro con una misteriosa forza sovrannaturale li renderà letteralmente inseparabili. Una riflessione sul legame di coppia, la codipendenza emotiva e su ciò a cui rinunciamo pur di stare insieme. Il tutto raccontato tra dramma psicologico e romanticismo estremo.
Parola ai protagonisti
«Il mio personaggio si chiede se dovrebbe mettere fine a questa relazione, ma ha paura di aver già perso la sua identità.
Ho conosciuto molte persone che rimangono insieme a qualcuno, anche se non è la persona giusta per loro, perché hanno paura di restare sole», spiega Franco. «È qualcosa in cui chi vive una relazione a lungo termine può facilmente immedesimarsi. È normale, dopo 10 anni, arrivare a chiedersi: “È questa la persona con cui voglio passare il resto della mia vita?”».
Dopo il successo di “The Substance”, un nuovo body horror che questa volta racconta di come le relazioni siano (anche) un legame di carne, ossa e sangue. «È davvero una vivisezione delle paure relative alla monogamia. I nostri personaggi la guardano da direzioni opposte e quindi anche le loro paure sono opposte», riflette Brie. «Se Tim è terrorizzato che la relazione possa essere troppo chiusa, Mille è convinta che se si lasciano non possa esistere da sola senza di lui».
Originale, audace, provocatorio, “Together” è uno massimi esempi di come sta evolvendo l’horror. «È un film che osa molto e penso che l’arte esista unicamente per correre dei rischi. È il luogo giusto per l’esplorazione», continua l’attrice che con Franco è anche produttrice. «Ogni giorno sul set, ci guardavamo e ci dicevamo: “È come se la stessimo facendo franca”. Di solito non permettono di correre questo tipo di rischi e fare qualcosa di così unico».
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Ultimo aggiornamento: mercoledì 8 ottobre 2025, 05:00
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