Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 2 ottobre 2025, ha dato l’ok al Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP) che disegna il quadro economico e finanziario del Paese per il triennio 2026-2028. Uno step cruciale per la programmazione della prossima manovra economica, per assicurare sostenibilità della finanza pubblica, compliance alle regole europee e supporto alla crescita economica e sociale.
Il documento segue la linea già tracciata della strategia prudente di riduzione del deficit, con un rapporto deficit-PIL fissato al 3% nell’anno corrente e in diminuzione progressiva in quelli successivi. Viene prevista una crescita economica moderata, rifinanziato il fondo sanitario nazionale, riformulato il carico fiscale per ridurre la pressione sui redditi da lavoro e sostenere investimenti e competitività delle imprese.
Focus peculiare sul settore della difesa, con aumenti di spesa progressivi dal 2026 al 2028 che saranno tuttavia attuati a seguito dall’uscita dalla procedura per deficit eccessivo.
2. Quadro macroeconomico di prudenza e crescita
Il documento prevede per l’intero anno corrente un Pil in ascesa dello 0,5% e un deficit al 3%, dato che sarà diminuito al 2,8% nel 2026, al 2,6% nel 2027 e al 2,3% nel 2028. La traiettoria delineata consentirebbe al Paese di onorare i vincoli europei sulla spesa netta e dimostrare una linea di politica economica prudente e orientata alla stabilità.
Per l’anno venturo la crescita del Pil è stata stimata allo 0,7%, con segnali di un lieve miglioramento dell’economia nel medio termine.
3. Riforma fiscale e rifinanziamento del sistema sanitario
Tra gli highlights del DPFP figura la riforma del sistema fiscale, dove si intende moderare il carico sulle buste paga. La ricomposizione del prelievo fiscale dovrebbe, per l’effetto, agevolare i lavoratori, attenuando la pressione fiscale diretta su redditi da lavoro. Al contempo viene previsto un ulteriore rifinanziamento del Fondo Sanitario Nazionale, e ciò per assicurare continuità e miglioramento dei servizi sanitari pubblici.
4. Sostegno a imprese e politiche sociali
Il documento rileva l’intenzione di sostenere gli investimenti delle imprese e la competitività del sistema produttivo italiano, cruciale per stimolare la crescita e l’innovazione. In ambito sociale saranno adottate misure per il sostegno della natalità e la conciliazione tra vita familiare e lavoro, pure se le coperture finanziarie saranno determinate tramite una combinazione di maggiori entrate e razionalizzazioni della spesa.
5. Difesa e uscita dalla procedura per disavanzi eccessivi
Ulteriore tematica di rilievo del DPFP è rappresentata dalla pianificazione di incrementi di spesa per la difesa, che assommano a uno 0,15% del PIL nel 2026, elevando a 0,3% nel 2027 e 0,5% nel 2028, per un totale di circa 11-12 miliardi nell’intero triennio.
Tuttavia, tali stanziamenti saranno attuati solamente a seguito dell’uscita ufficiale dall’attuale procedura europea per disavanzi eccessivi, rimarcando la volontà del Governo di onorare ogni regola di finanza pubblica.
6. Attuazione di riforme strutturali e PNRR
Con l’approvazione del documento del 02 ottobre si ribadisce l’importanza delle riforme strutturali in svariati settori, tra i quali giustizia, tassazione, ambiente imprenditoriale, pubblica amministrazione e servizi per l’infanzia. Con lo stesso viene anche proseguito l’impegno per l’attuazione delle misure contemplate dal PNRR, premendo verso la rimozione degli ostacoli al progresso e alla modernizzazione del Paese.
