La musica live è più che mai in salute. Il 2024 ha registrato un +8% di live rispetto al 2023 confermando lo stato di grazia del settore dei concerti dal vivo dopo lo stop imposto dal Covid. Un mercato sempre più in crescita, nonostante una carenza strutturale (solo tre palazzetti, a Milano, Torino e Bologna, con una capienza oltre i diecimila spettatori) e una geografia che continua a premiare il Nord (18.074 concerti contro i 8.689 del Mezzogiorno).
Un settore che muove «un indotto complessivo, generato da concerti e festival di musica popolare nel 2024, che ammonta a circa 4,5 miliardi di euro che lo rendono una delle principali industrie culturali del Paese», ha dichiarato il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi nel corso della 2ª edizione de “La Canzone Popolare Live. Dati e Prospettive”. Convegno promosso da AssoConcerti che raggruppa i più importanti organizzatori e produttori di musica dal vivo, con il patrocinio del Mic. Un comparto che ha una forte ricaduta economica e che genera lavoro. Nel 2024 i concerti di musica pop, rock e leggera sono stati quasi 39mila generando una spesa complessiva di circa 900 milioni di euro. Nella Top 10 dei live più seguiti del 2024 c’è un solo italiano, Max Pezzali, che all’Olimpico ha intrattenuto 64.351 persone. A guidare il podio della classifica stilata dal Rapporto SIAE 2024: AC/DC (102.894 spettatori), Green Day (78.500) e Metallica (72.637).
Ma «il settore affronta ancora diverse criticità», spiega il presidente di AssoConcerti Bruno Sconocchia. «Divari territoriali, forte stagionalità, aumento dei costi e ostacoli burocratici. E sconta un pregiudizio culturale per cui esiste musica colta e musica leggera. Per questo chiediamo un riconoscimento alle istituzioni, attraverso cui promuovere una politica industriale». Nello specifico AssoConcerti chiede una rapida approvazione del Codice dello Spettacolo e provvedimenti come un fondo per la produzione di tournée di artisti italiani, un tavolo interministeriale per promuovere la cultura musicale italiana all’estero e investimenti in infrastrutture moderne.
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Ultimo aggiornamento: mercoledì 8 ottobre 2025, 05:00
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