Ethan Torchio, il carismatico batterista dei Måneskin, compie oggi – 8 ottobre 2025- 25 anni. Nato a Roma, è una delle figure più enigmatiche e affascinanti della band che ha conquistato il mondo. La sua immagine elegante, lo sguardo profondo e il portamento quasi mistico lo distinguono nel gruppo, ma dietro la sua personalità si nasconde una storia familiare ricca di arte e ispirazione.

Chi è il padre di Ethan Torchio

Proveniente da una famiglia molto numerosa, Ethan ha raccontato in un’intervista a Cosmopolitan come crescere in un contesto così ampio lo abbia reso una persona riflessiva e indipendente. La creatività, però, non nasce dal caso: la sua infanzia è stata segnata dalla presenza di un padre in grado di trasformare le immagini in emozione, con una sensibilità rara.

Il padre di Ethan, Candido Torchio, è infatti un regista di film e documentari. Una figura fondamentale nella formazione artistica del figlio che ha comunque seguito un’altra strada, dedicandosi completamente alla musica fin da quando era giovanissimo. “Dai 10 ai 15 anni ero sempre sul set con papà – ha raccontato Ethan Torchio –. La vena artistica viene da lì, forse. Anche se è da quando sono piccolo, mi raccontano, che tamburello su tutto: con le posate, sui piatti, sui mobili, sul muro. Così a 5 anni mi hanno regalato una batteria”.

Il ricordo di quella prima batteria, dimenticata per un periodo e poi riscoperta durante un trasloco, segna l’inizio di un percorso destinato a cambiare la sua vita. “Non era scontato avere uno strumento così bello – ha aggiunto – ho voluto approfittarne e ho cominciato a suonare per davvero”. Da quel momento, il ritmo è diventato linguaggio e identità, fino a portarlo, anni dopo, sul palco dell’Eurovision con una delle band italiane più acclamate del nuovo millennio.

Il periodo in Costa Rica

La sua formazione cosmopolita ha contribuito a renderlo la persona che è oggi. Forse non tutti sanno che Ethan ha vissuto per tre anni in Costa Rica, esperienza che lo ha avvicinato a una visione più ampia e serena del mondo. È probabile che proprio da lì nasca la calma che spesso lo contraddistingue, un equilibrio interiore che traspare anche sul palco, dove il suo modo di suonare mostra in parte il suo vero carattere.

A descriverlo nel modo più vero è stato il frontman dei Måneskin, Damiano David, che in un’intervista lo ha definito “il guru della filosofia degli stica**i”. Parole che sono di certo una dichiarazione d’affetto e stima. “Il mondo è a questa altezza? Lui è più in alto – ha spiegato Damiano –. Guarda le cose con oggettività, non si fa prendere dal lato passionale, come un saggio indiano. Ti aiuta, ti dà sempre un altro punto di vista”.

Tra set cinematografici e palchi internazionali, Ethan Torchio ha costruito un percorso molto particolare che si sviluppa tra arte, introspezione e libertà. La sua storia personale, segnata dall’influenza paterna e da una naturale inclinazione al ritmo (suonava le pentole fin da piccolo, dicono), è la dimostrazione che il talento, quando è fatto di curiosità e osservazione, può davvero diventare una forma di filosofia. Anche dietro una batteria.