A tutti i Soci, Sostenitori e Amici,

vogliamo condividere con voi un aggiornamento completo su uno dei progetti più strategici e impegnativi degli ultimi mesi: il Progetto Scuola. Questo lavoro nasce da una duplice necessità: da un lato, fornire un supporto concreto e legalmente solido ai Dirigenti Scolastici, figure chiave lasciate troppo spesso sole a gestire pressioni enormi; dall’altro, e questo è il cuore della nostra missione, difendere con ogni strumento legittimo il diritto all’istruzione dei nostri figli.

Il progetto si è sviluppato in due fasi principali, e ora siamo a una svolta decisiva.

FASE 1: la creazione di un argine di legalità per la scuola

La nostra prima azione è stata quella di costruire una vera e propria “cassetta degli attrezzi” per i Dirigenti, un polo informativo ospitato in una nuova sezione del nostro sito, per offrire loro un riparo sicuro basato sulla corretta applicazione della Legge.

Nel dettaglio, abbiamo realizzato:

  1. Una guida online per i dirigenti: Abbiamo creato la pagina web che molti di voi hanno visto, pensata per essere una bussola chiara e di facile consultazione. Spiega in modo semplice la gerarchia delle fonti (Legge > Circolare), il valore legale della “formale richiesta di vaccinazione” e le procedure corrette da seguire, distinguendo tra scuola dell’infanzia e scuola dell’obbligo.
  2. Un vademecum dettagliato: Abbiamo redatto un documento più approfondito, scaricabile e stampabile. È un vero e proprio manuale da tenere sulla scrivania, che entra nel dettaglio di ogni aspetto legale per dare ai Dirigenti la sicurezza di agire nel giusto, sentendosi protetti dalla Legge e non minacciati dalle circolari.
  3. Un fac-simile di risposta all’ASL: Per passare dalla teoria alla pratica, abbiamo fornito ai Dirigenti uno strumento operativo: una bozza di lettera formale, legalmente inattaccabile, da utilizzare per rispondere alle richieste di chiarimenti o alle pressioni delle Aziende Sanitarie, affermando con fermezza la correttezza del proprio operato.

FASE 2: l’accesso agli atti (FOIA) – abbiamo letto le loro carte

Sapevamo che per difendere efficacemente le famiglie, dovevamo conoscere le strategie e le procedure interne di chi ci sta di fronte. Per questo abbiamo presentato un’istanza di accesso agli atti (FOIA) alla Regione Veneto, chiedendo di vedere gli atti interni che regolano le procedure vaccinali.

I documenti che abbiamo ottenuto sono stati una conferma e, allo stesso tempo, una rivelazione. Ci hanno svelato una strategia precisa, fredda e ormai formalizzata.

La scoperta chiave è la Delibera della Giunta Regionale n. 521 del 14 maggio 2024. Questo atto, con i suoi allegati, è il nuovo “manuale operativo” delle ULSS. Ecco i punti più critici che abbiamo scoperto e che tutti voi dovete conoscere:

  • La strategia del “colloquio unico e breve”: I documenti ufficializzano una procedura che noi definiamo “muro di gomma”. Il diritto all’informazione della famiglia viene compresso e limitato a un singolo colloquio, della durata massima di 15-20 minuti, spesso gestito da personale non medico. L’obiettivo evidente non è informare o persuadere, ma esaurire rapidamente una formalità burocratica per poter procedere oltre.
  • L’invenzione del “dissenso” amministrativo: Qui sta il cuore della loro nuova strategia. Hanno creato un percorso per svuotare di valore la vostra “formale richiesta di vaccinazione”. La procedura è questa: la ULSS accoglie la vostra richiesta, vi convoca al colloquio-lampo, vi invia una o due comunicazioni scritte e, in caso di mancata vaccinazione, chiude d’ufficio la vostra pratica, classificandovi nel loro sistema informatico come famiglia in stato di “Dissenso”. È questa etichetta, creata a tavolino, l’atto amministrativo che loro ritengono sufficiente per avviare il percorso sanzionatorio e, soprattutto, per segnalare la presunta “inadempienza” alla scuola.

In parole povere: hanno smesso di rifiutare apertamente la vostra richiesta, perché sarebbe illegale. Ora la accolgono per farvi entrare in un ingranaggio burocratico progettato per trasformarvi, in automatico, da cittadini che esercitano un diritto a “dissenzienti” da sanzionare.

FASE 3: la nostra contromossa – la nuova strategia operativa

Di fronte a questo cambio di tattica, anche la nostra strategia deve evolvere. Non basta più difendersi passivamente, dobbiamo agire d’anticipo e contestare la legittimità di queste procedure.

  1. Per i dirigenti scolastici: Abbiamo aggiornato e continueremo ad aggiornare le nostre guide. I Dirigenti devono sapere che una segnalazione di “dissenso” da parte di una ULSS non è un accertamento definitivo di inadempimento ai sensi della Legge 689/1981. Un Dirigente che escludesse un alunno sulla base di questo atto amministrativo interno si esporrebbe ancora a gravi responsabilità personali, e noi saremo lì per ricordarglielo.
  2. Le prossime azioni di Corvelva:

    • Diffida legale: I nostri legali stanno già preparando una diffida formale da inviare alla Regione e a tutte le ULSS per contestare la legittimità della DGR 521/2024, sostenendo che un atto amministrativo regionale non può calpestare i principi di una legge nazionale.
    • Valutazione ricorso al TAR: Stiamo valutando con la massima attenzione l’opportunità di impugnare la delibera direttamente davanti al Tribunale Amministrativo Regionale per eccesso di potere.

Conclusione

La battaglia per la libertà di scelta è entrata in una fase più tecnica, più fredda, dove la burocrazia viene usata come un’arma. La nostra risposta, come sempre, è stata studiare, analizzare e contrattaccare con strumenti legali e informativi più affilati e intelligenti.

Vi aggiorneremo non appena ci saranno sviluppi. La nostra lotta continua, più forte e consapevole di prima, grazie al vostro incrollabile sostegno. La nostra lotta continua, più forte e consapevole di prima, grazie al vostro incrollabile sostegno.

Il Direttivo
Corvelva APS