Il campionato sta vivendo un momento particolarmente affascinante sotto ogni punto di vista. Mentre il clamore suscitato dal ritorno al vertice di Marc Márquez è stato descritto come uno dei ritorni più straordinari nella storia dello sport, l’acquisto della Dorna da parte di Liberty Media – e il potenziale impatto di tale acquisizione – ha messo tutti i protagonisti del paddock in costante allerta.
Alcuni cambiamenti sono già entrati in vigore, come la modifica della cerimonia dell’inno nazionale prima della gara. Altri sono ancora in arrivo e, tra questi, diversi prendono ispirazione dal modello operativo utilizzato in Formula 1, i cui diritti commerciali sono anch’essi di proprietà di Liberty Media.
Questo periodo è quindi cruciale, poiché i team stanno attualmente negoziando con Dorna il contratto che definirà il quadro giuridico per il prossimo ciclo quinquennale, dal 2027 al 2031.
Oltre a una distribuzione più equa dei ricavi tra i team, uno dei punti in discussione – e che è praticamente già stato deciso – è l’eliminazione della distinzione tra team ufficiali e indipendenti. A partire dal 2027, tutti i team saranno considerati indipendenti, in una mossa che rispecchia la struttura della Formula 1. L’obiettivo è che ogni squadra riceva lo stesso sostegno finanziario da Dorna, anche se l’importo esatto deve ancora essere concordato, un processo che si sta rivelando tutt’altro che semplice.
Attualmente, ogni squadra privata riceve 5 milioni di euro, che coprono il costo del noleggio delle moto dai costruttori. I costruttori, a loro volta, ricevono 3 milioni di euro per il noleggio dei loro prototipi, una pratica che attualmente si applica a tutti.
Questo cambiamento ha anche lo scopo di incoraggiare nuovi investimenti nel campionato: aziende che desiderano acquisire tutto o parte dei team esistenti, seguendo una strategia già comune in Formula 1, dove la maggior parte dei concorrenti ha più azionisti piuttosto che un unico proprietario. Mercedes, ad esempio, è di proprietà paritaria di Daimler AG (la società madre di Mercedes-Benz), del gruppo INEOS e del team principal Toto Wolff.
Nella MotoGP, il caso più recente è quello di Guenther Steiner, ex team principal della Haas F1, e del gruppo di investitori che lo accompagna, che poco più di un mese fa ha annunciato l’acquisizione della Tech3. Secondo le informazioni ottenute da Motorsport.com, anche KTM sta valutando la possibilità di vendere una percentuale della sua divisione corse, che in precedenza era stata scorporata come entità separata e ora opera dalla Svizzera anziché dall’Austria.
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