Lo sport è sempre più un esercizio esatto, drastica e inesatta considerazione forse, ma guardando le corse/nuotate/salti è sempre più evidente il rapporto con la perfezione atletica e di giudizio finale. Ci sono i replay dei replay, occhi di falco bionici, ogni fotofinish e linea superata è calcolata al millimetro, al centesimo di secondo. Quando è nata questa necessità e intuizione di calcolare il centesimo di secondo? Lo sport alle sue origini non poteva contare su strumenti di calcolo così precisi per la misurazione del tempo, fino a quando il brand di orologi TAG Heuer non ha deciso di alzare l’asticella e allungare le cifre sul cronometro.
Nato nel 1860 per volontà di Edouard Heuer, il brand svizzero ha fatto dell’innovazione e della precisione il proprio manifesto, scrivendo pagine fondamentali nella storia del cronometraggio sportivo. Nel 2025 segna un nuovo capitolo di questa lunga tradizione e TAG Heuer torna a essere Official Timekeeper della Formula 1, proprio nell’anno in cui il campionato celebra il suo 75° anniversario.
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Nei primi decenni del Novecento, TAG Heuer (allora Heuer) si impose come pioniera grazie al lancio del Mikrograph nel 1916, il primo cronometro in grado di misurare con precisione al centesimo di secondo. Un risultato che non solo segnò una pietra miliare nella tecnologia orologiera, ma che trasformò il modo stesso di concepire la competizione sportiva. Per la prima volta era possibile decretare un vincitore anche in gare serratissime, dove i millesimi decidevano la gloria, dove il risultato diventava oggettività e il dettaglio la nuova sfida da perfezionare. Questa ossessione per il tempo esatto rese il marchio il partner naturale per gli sport più veloci e spettacolari, a partire dalle corse automobilistiche.
Negli anni Sessanta e Settanta, mentre la Formula 1 cresceva in popolarità, Heuer intrecciò relazioni fortissime con piloti leggendari come Jochen Rindt e Jo Siffert. Fu proprio con quest’ultimo che Jack Heuer, CEO dell’epoca, sancì un accordo che portò per la prima volta il logo Heuer su una monoposto di F1, la Lotus 49B, era il 1969. L’inizio di una nuova era, in cui orologeria di precisione e adrenalina delle corse diventavano un binomio inscindibile. La collaborazione con Ferrari negli anni Settanta consolidò ulteriormente questa vocazione. Il Le Mans Centigraph, strumento sviluppato da Heuer, divenne un alleato fondamentale per la scuderia di Maranello, contribuendo ai successi di Niki Lauda e del team.
Nel cuore della cultura racing
Dal 1985 il legame con TAG Heuer si impresse a fuoco sul mondo della Formula 1. McLaren e il brand diedero vita a una delle più longeve e vincenti partnership della storia dello sport, culminata con i titoli di Alain Prost, Ayrton Senna e Mika Häkkinen. Il legame con Senna, in particolare, è rimasto un simbolo indelebile, tanto da continuare ancora oggi con la Senna Foundation. Ora i partner di TAG Heuer sono Red Bull Racing, e i centesimi di secondo calcolati sono quelli di Max Verstappen, generazionale campione che sta confermando l’heritage e l’attenzione alll’innovazione del brand.
L’essere cronometrista ufficiale della Formula 1 però non è solo un incarico tecnico, ma un atto culturale. Con la sua presenza sui circuiti, sui pannelli pubblicitari e persino sugli schermi televisivi globali fin dagli anni Novanta, TAG Heuer ha contribuito a definire l’immaginario visivo e simbolico del motorsport. Iniziative come la mostra “Timing Italy – The TAG Heuer Way” a Milano, organizzata in occasione del GP di Monza 2025, raccontano come il marchio non sia solo tecnologia ma anche memoria storica, custode delle gesta di piloti, scuderie e momenti che hanno cambiato lo sport.
La nuova sfida
TAG Heuer ha definito quel concetto sportivo del “tempo come giudice supremo”, in Formula 1 enfatizzato e accentuato nella sua importanza. Ogni curva, ogni pit stop, ogni sorpasso è questione di tempo ed essere Official Timekeeper significa avere la responsabilità di definire chi vince e chi perde. E questo compito, che richiede la massima affidabilità, non poteva che tornare nelle mani di chi, oltre un secolo fa, ha insegnato al mondo che il tempo può essere misurato al centesimo di secondo.
TAG Heuer non è solo un brand di orologi: è un game changer, un time changer, che ha ridefinito le regole dello sport, trasformando la misurazione del tempo in un elemento di spettacolo. Dalla creazione del Mikrograph alle partnership con Ferrari, McLaren e Red Bull Racing, fino al ritorno nel 2025 come cronometrista ufficiale della Formula 1, la sua storia è una testimonianza di come innovazione e passione possano fondersi per creare un’eredità senza tempo, ma calcolata al centesimo di secondo.