di
Davide Maniaci

La vittima era sola nell’appartamento perché il fidanzato era uscito. Le urla hanno attirato l’attenzione di un’altra vicina, che ha chiamato il 112. L’aggressore ha tentato la fuga ma è stato arrestato poco dopo

«Sono rimasto senza latte, mi fai entrare?». La richiesta apparentemente normale di un vicino di casa, e poi un gesto di gentilezza che si è trasformato in un incubo. Il latte infatti era solo un pretesto, perché una volta entrato in casa l’uomo, 29enne, ha approfittato delle condizioni di debolezza della vicina, giovane studentessa universitaria in quel momento sola in casa, per abusare di lei. L’ha bloccata, gettata a terra e violentata. Poi la fuga, durata poco: l’aggressore è stato arrestato poco distante, in una zona tranquilla di Pavia, città molto frequentata dagli studenti universitari. Un posto «dove non è mai successo niente del genere, prima».

Stamattina, davanti al giudice Pasquale Villani del tribunale di Pavia, dopo un primo tentativo di negare (ma non era possibile), il 29enne ha ammesso le proprie responsabilità e confermato la brutale aggressione. Italiano, cresciuto in un paese vicino a Pavia, il giovane proviene da una famiglia come tante e si era trasferito in città dopo le scuole superiori. Definito «insospettabile, perbene» dal vicinato, al magistrato avrebbe poi anche riferito di un precedente episodio di molestie da parte sua, avvenuto in passato, che non aveva portato però a procedimenti penali. 



















































La violenza sulla giovane studentessa risale alla mattinata di lunedì e non è stata resa nota dalla polizia di Stato (che ha provveduto al fermo dell’uomo) per tutelare la vittima. Ma a Pavia, soprattutto nell’ambiente universitario, il caso è trapelato comunque per via dell’ambulanza e delle volanti, rimaste a lungo in strada. La ragazza, più giovane del suo aguzzino, in quel momento era sola nell’appartamento perché il fidanzato era appena andato via. Forse era l’occasione che il vicino aspettava. È andato sull’uscio, ha bussato, è entrato nell’appartamento con un pretesto innocuo, quello del latte. Le urla disperate hanno attirato un’altra vicina, che ha chiamato il 112 ed è intervenuta prima di tutti, prendendosi anche un certo rischio. Per fortuna, l’uomo era già fuggito anche se non è riuscito ad allontanarsi troppo: gli agenti sono arrivati subito insieme ai soccorsi. 

Seppur in forte stato di choc, la giovane è riuscita a indicare agli inquirenti l’aggressore in fuga. L’arresto lo ha sottratto a un possibile linciaggio. La sua destinazione è stata il carcere cittadino di Torre del Gallo, a Pavia, in un ambiente separato dagli altri detenuti in attesa dell’udienza di convalida davanti al gip, Pasquale Villani. L’accusa: violenza sessuale aggravata. La ragazza è stata trattenuta a lungo al policlinico San Matteo, per le medicazioni e un primo tentativo di ripresa dal trauma.


Vai a tutte le notizie di Milano

Iscriviti alla newsletter di Corriere Milano

8 ottobre 2025 ( modifica il 8 ottobre 2025 | 13:55)