La giudice a cui è stato assegnato il caso, dopo aver esaminato i risultati dell’autopsia, ha disposto la scarcerazione immediata del compagno della vittima perchè “non ci sarebbero segni sul corpo compatibili con un’aggressione o un omicidio”. Per stabilire le cause esatte del decesso, però, si attendono i risultati di ulteriori analisi tossicologiche e biologiche richieste

Il compagno di Luisa Asteggiano, trovata senza vita domenica nel suo appartamento di Formentera, è stato scarcerato ed è tornato il libertà. Ivan Sauna, 51 anni originario di Busto Arstizio, ha lasciato il carcere di Ibiza dopo tre giorni dalla convalida dell’arresto. A disporre il rilascio immediato la giudice della sezione istruttoria numero 1 del Tribunale di Ibiza, dopo aver preso atto dei risultati dell’esame medico-legale: “Al momento non ci sono indizi di morte violenta”, ha confermato all’ANSA il tribunale. Si attendono i risultati delle analisi tossicologiche e biologiche richieste. 

Dall’ipotesi di femminicidio all’incidente domestico

Secondo quanto rilevato dall’autopsia non sarebbero emersi segni sul corpo compatibili con un’aggressione o un omicidio. Il compagno, Ivan Sauna, era stato fermato fermato domenica perché sospettato di averla uccisa. Il ministero per l’Uguaglianza aveva inserito il caso nel registro dei presunti crimini di genere e gli investigatori non avevano escluso il femminicidio insieme alla possibilità di un incidente domestico. Quando è stato trovato, il corpo di Luisa Asteggiano presentava lividi e, secondo alcuni vicini, la relazione della coppia era “intermittente” e “tormentata” da litigi e problemi legati all’abuso di sostanze e alcol. “La detenzione di Ivan Saura è stata irragionevole” ha dichiarato al telefono da Ibiza l’avvocato Michele Tortici, difensore di Saura, dopo la scarcerazione. “Quei lividi erano pregressi. Luisa soffriva di una condizione fisica e psicologica molto fragile. Era depressa, dopo che le avevano tolto l’affidamento del figlio”, oggi 15enne, avuto dal precedente matrimonio con un italiano. Era stato proprio l’uomo a dare l’allarme domenica mattina, quando alle 7,30, dopo aver dormito sul divano nell’appartamento – nel complesso Mirada all’Avenida Miramar, ad Es Pujol – ha ritrovato la donna a terra, senza vita. Saura dopo aver chiamato un’amica e poi i soccorsi, non ha saputo spiegare cosa fosse accaduto e ipotizzatizzando un incidente domestico, ha da subito proclamato la propria innocenza. Ora l’indagine prosegue per stabilire con esattezza le cause cliniche della morte, mentre il consolato di Barcellona continua a seguire da vicino la vicenda, assistendo i familiari della vittima, il fratello e la sorella di Luisa Asteggiano che, dopo l’autopsia, potranno darle sepoltura. 

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Il caso che ha scosso Formentera 

Luisa Asteggiano, originaria di Bra, nel cuneese, viveva da anni alle Baleari, si era stabilita a Formentera un anno e mezzo fa e aveva una relazione con Ivan Saura, originario di Busto Arstizio, da 15 anni residente sull’isola, dove aveva un’agenzia per affitti turistici. Trovata senza vita nel suo appartamento, la donna presentava echimosi sul corpo. Secondo Michele Tortorici, difensore di Saura, i lividi rinvenuti sul corpo  erano pregressi, poiché Luisa per la sua fragile salute e le sue condizioni, urtava e si procurava vasti ematomi. “Luisa aveva già subito un grosso incidente dal quale non si era mai del tutto ripresa. Ma senza il figlio è precipitata nella depressione. Era dimagrita molto, non mangiava più, beveva, aveva difficoltà motorie”, ha commentato, “Ivan non le avrebbe mai fatto del male per cui è stato del tutto irragionevole il suo arresto”, ha insistito Tortorici, che è stato anche il legale di Luisa Asteggiano nella causa civile. Formentera è scossa dall’accaduto e si interroga su una tragedia silenziosa, nel cuore della vasta comunità italiana a Els Pujol, il gioiello dell’Isola. La crisi di Luisa, infatti, non era nata dal nulla, ma sarebbe stata alimentata dalle porte chiuse, un passo dopo l’altro, anche in tribunale, durante il processo civile, a detta del suo legale. “Luisa era una madre spezzata”.  

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