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Che il problema si sarebbe prima o poi presentato lo avevamo già immaginato un mese fa, quando sia “Affari tuoi” che “La ruota della fortuna” iniziarono a sforare, salutando i rispettivi spettatori alle dopo le 21.40. Ma il clima era ancora estivo e i palinsesti ‘dormienti’, con prime serate mosce che accoglievano soltanto delle repliche. Adesso che invece l’autunno è entrato a pieno regime e la televisione ha riacceso i motori, possiamo affermare che la situazione è addirittura peggiorata.

L’ascesa di Affari Tuoi, cominciata vent’anni fa

Sembra di essere tornati indietro esattamente di vent’anni e pure allora tra i protagonisti che scendevano in campo c’era “Affari tuoi”. Allora però il game di Rai 1 interpretava il ruolo dell’outsider che aveva rotto il giocattolo di “Striscia la notizia” dopo decenni di dominio assoluto da parte di Antonio Ricci. Quello che sarebbe dovuto essere un giochino di appena venti minuti (con Paolo Bonolis che chiamava 5-6 pacchi per volta), si trasformò ben presto un appuntamento da quaranta, cinquanta e infine sessanta minuti, con l’obiettivo di contrastare un tg satirico che dall’altra parte aveva a sua volta stirato e allungato le sue puntate.

Così facendo, si giunse presto a una prima serata avviata alle 22, con la situazione nel tempo parzialmente contenuta grazie a un compromesso che fino all’anno scorso si aggirava attorno alle 21.35.

Del resto, “Affari tuoi” camminava sul velluto arrivando letteralmente a doppiare “Striscia”. Situazione che aveva reso la fascia oraria non competitiva, con la sfida diventata di conseguenza nulla e priva di interesse.

La Ruota chiude ormai tardissimo, anche alle 21.52

Tutto è cambiato quest’estate con l’avvento de “La Ruota”. Messa in soffitta “Paperissima Sprint” in pieno luglio, il quiz con Gerry Scotti ha raddoppiato ascolti e share riportando sull’ammiraglia di Mediaset gente che Canale 5 aveva salutato da secoli. Una guerra in solitaria durata fino a settembre, quando Stefano De Martino, in anticipo di una settimana, si è ripresentato con i suoi pacchi.

La cronaca ad oggi racconta di un cento per cento di confronti vinti da “La ruota”, con 5,3 milioni (pari al 25,2%) totalizzati martedì sera, a fronte di un “Affari tuoi” che insegue a quasi 5 milioni (23,5%).

Le due offerte, in quanto a durata, non distano di molto (minuto più, minuto meno), tuttavia è Scotti a congedarsi più tardi, con i titoli di coda che ultimamente fanno capolino alle 21.52, cinque minuti dopo De Martino. La differenza, pertanto, la fa il Tg5 che, da settimane, cede la linea alle 20.40, sovrapponendosi strategicamente ai “Cinque Minuti” di Bruno Vespa.

Il momento della giornata più ambito dalla raccolta pubblicitaria

Insomma, una estenuante partita a scacchi che va in scena nel periodo della giornata più ambito in ottica di raccolta pubblicitaria. Senza contare che chiudere parecchio prima significherebbe regalare il picco in coda al rivale: gran parte del pubblico potrebbe infatti saltare da un canale all’altro per vedere come termina l’altra gara. Movimento che danneggerebbe il programma in questione e il successivo prodotto di prima serata, che non godrebbe dell’effetto traino.

Il risultato di tutto ciò, ad ogni modo, è visibile ad occhio nudo: prime serate ormai spostate su un altro fuso orario che, inevitabilmente, finiscono col concludersi ben oltre la mezzanotte e altre reti che imbottiscono le loro proposte con ricche ‘anteprime’ da far durare fino a quando “Affari tuoi” e “La ruota” non si tolgono dai piedi, così da poter isolare e scartare il (basso) dato dei primi minuti.

Un imbarbarimento degli orari che avrebbe bisogno di una tregua, da raggiungere mediante un patto concordato. Un epilogo facilmente raggiungibile a parole ma che, nei fatti, appare come un miraggio.

Servirebbero saggezza e la bontà di mantenere la parola data. Sì, ma chi comincia?