di
Pierfrancesco Catucci

Il Capo dello Stato ha omaggiato i ragazzi di De Giorgi e le ragazze di Velasco dopo i due titoli mondiali

A un anno dall’incontro post olimpico, gli azzurri e le azzurre che solo poche settimane fa si sono laureati campioni del mondo – guidati dal presidente del Coni Luciano Buonfiglio e dal numero uno della Federvolley Giuseppe Manfredi – sono stati ricevuti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, come spesso accaduto anche in passato, ha raccontato di aver seguito con passione il cammino iridato sia delle ragazze di Julio Velasco che dei ragazzi di Fefè De Giorgi. «I sacrifici, le difficoltà, le rinunce, la pressione che si avverte, gli affetti personali a distanza – ha sottolineato Mattarella – rappresentano un prezzo che si paga e un sacrificio alto. Naturalmente il tutto viene affiancato dalla passione, è questa la base dei successi. Ma trovo una ricompensa, nei successi e nell’affetto che vi circonda. E c’è un’altra ricompensa ai sacrifici e agli impegni che svolgete: quella di avere spinto, sollecitato, esortato e incoraggiato tante bambine e tanti bambini, tante ragazze e tanti ragazzi, a dedicarsi alla pallavolo o comunque a uno sport. Questo è un contributo grande per la vita del nostro Paese e per i nostri giovani».

Il capo dello stato ha ricevuto in dono le medaglie d’oro degli azzurri e ha sottolineato come, in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno scolastico a cui ha preso parte anche Velasco, il c.t. delle azzurre abbia fatto un intervento «a difesa dei giovani e contro quelli della mia generazione, che ogni tanto si lamentano e li criticano. L’ho applaudito molto, con molto calore e convinzione, perché sono convinto che stia crescendo e stia venendo su una straordinaria e positiva generazione giovanile. Questo incoraggiamento ai giovani si avvale anche del vostro esempio, del vostro trascinamento e nella dimostrazione che si si possono avere dei sogni». Lo stesso Velasco ha spiegato come, in un momento storico segnato dalle divisioni, «lo sport possa difendere una cultura democratica e convivere con la diversità. La squadra femminile credo sia un modello da seguire e ammirare. Abbiamo molta diversità, una diversità però vincente e che riesce a lavorare insieme, perché si lavora per un’unica funzione, quella di raggiungere un determinato obiettivo: vincere».




















































De Giorgi ha aggiunto come questa vittoria «rifletta il valore immenso della Nostra Italia complessa ma immensa nella sua storia e nel suo sentire morale. L’altra volta le avevo confidato del nostro grido agonistico di “Noi Italia”. Oggi le voglio confidare le tre parole imperative che abbiamo utilizzato grazie all’ispirazione del nostro fisioterapista toscano Pito, nelle due ultime partite: “divertitevi”, “lottate” e “resistete”». Chiudendo con la sua consueta ironia, nell’ilarità generale: «Signore Presidente, lei ha ancora un po’ di anni di mandato, io qualcuno di meno: mi piacerebbe rivederla a breve».

Assenti per impegni con i club Simone Giannelli e Roberto Russo di Perugia, Yuri Romanò volato in Siberia e Miriam Sylla e Alessia Orro che si sono trasferite a Istanbul, con le squadre c’era Daniele Lavia, lo schiacciatore che ha dovuto rinunciare al Mondiale poche settimane prima della partenza per le Filippine a causa di un bruttissimo infortunio alla mano. E allora è toccato al vice capitano Simone Anzani, che proprio nella cena post finale ha annunciato alla squadra il ritiro dalla Nazionale dopo i problemi cardiaci che hanno condizionato le estati 2023 e 2024 e che l’hanno quasi costretto a lasciare la pallavolo, salutare Mattarella. «Questa coppa appartiene all’Italia: a chi ha creduto in noi, a chi ci ha seguito con emozione e a chi, guardandoci giocare, ha ritrovato l’orgoglio di sentirsi parte di un Paese capace di primeggiare anche nelle sfide più difficili. Signor Presidente, dedichiamo questa vittoria al nostro Paese. Lo facciamo con l’orgoglio di aver portato in alto i colori dell’Italia, certi che questo successo possa ispirare le nuove generazioni a credere nei propri sogni, con la stessa determinazione e lo stesso cuore che ci hanno guidato in campo».

Un orgoglio testimoniato anche dalla capitana azzurra Anna Danesi che, dopo aver ringraziato le compagne, lo staff e la Federvolley, ha spiegato quanto importanti possano essere questi successi per tutto il movimento: «Oggi contiamo 281.349 atlete tesserate: un numero straordinario, che testimonia una passione in crescita e ci fa gridare con convinzione che il futuro della pallavolo femminile italiana non può che essere fantastico. E a queste bambine e queste ragazze che sognano di arrivare fin qui, voglio dire una cosa semplicissima: fate sport. Fatelo a scuola e nel tempo libero, di giorno, di sera e se necessario anche di notte. Non ascoltate chi dice che lo sport è nemico dello studio. Perché lo sport allena la concentrazione, rafforza il corpo e la mente, e vi darà quella determinazione che vi aiuterà anche tra i banchi. Abbiamo tanti esempi di campionesse e campioni del volley che sono riusciti a completare con successo il loro percorso scolastico, senza mai dover scegliere tra un sogno e l’istruzione». 

8 ottobre 2025 ( modifica il 8 ottobre 2025 | 18:05)