Il sindaco di Venezia Brugnaro: «Diritto di tutti ma colpisce il pubblico». I sindacati criticano il curriculum della direttrice: non all’altezza. Salta la prima dell’opera lirica «Wozzeck» che chiudeva la stagione 2024/25

Sciopero al teatro La Fenice di Venezia per contestare la nomina di Beatrice Venezi ritenuta non all’altezza del ruolo di direttrice musicale. Non si è nemmeno incrinato il muro contro muro tra la Rsu del teatro La Fenice da una parte e il sovrintendente Nicola Colabianchi insieme al sindaco Luigi Brugnaro dall’altra. Al centro dell’incontro durato oltre tre ore l’improvvisa nomina a direttrice musicale di Beatrice Venezi, voluta da Colabianchi lo scorso 22 settembre e contestata dai lavoratori della Fenice che, dopo qualche giorno, hanno proclamato lo stato di agitazione. 

Il progetto «giovani»

Lo sciopero bloccherà il 17 ottobre per la prima rappresentazione del «Wozzeck», opera lirica in tre atti di Alban Berg che chiudeva la stagione 2024/25. Entrambe le parti non si sono mosse dalla propria posizione: Colabianchi e Brugnaro hanno ribadito che la scelta di Venezi, pianista e direttrice d’orchestra di 35 anni, rispecchia il progetto di un teatro che dà spazio ai giovani, a una donna di talento e grande comunicatrice. 



















































Botta e risposta

La Rsu però a nome delle maestranze ha respinto il progetto tornando alla contestazione iniziale: nessuna critica contro la persona, ma molte sul curriculum considerato non all’altezza dei precedenti direttori musicali e delle eccellenze del teatro La Fenice. Il risultato è ancora una distanza siderale tra le due parti. «Lo sciopero è un diritto anche se colpisce il pubblico» ha detto Brugnaro. «Il pubblico ha dimostrato di essere dalla nostra parte» ha replicato la Rsu. Nessuna tregua quindi, ma un grande malcontento che potrebbe protrarsi a lungo.

8 ottobre 2025 ( modifica il 8 ottobre 2025 | 20:03)