Analizzando i freddi numeri, viene fuori che l’Inter di Cristian Chivu promette davvero bene: tutti i dati dei nerazzurri

I numeri saranno anche freddi, ma spesso raccontano realtà inoppugnabili e inopinabili, anche nel calcio. E così, analizzando i freddi numeri, viene fuori che l’Inter di Cristian Chivu promette davvero bene.

E che non si è snaturata rispetto al quadriennio di Inzaghi, ma che ha proseguito un processo di evoluzione tecnico-tattica in base alle idee e alle indicazioni del nuovo allenatore. Allenaotre probabilmente troppo presto tacciato di non essere all’altezza solo perché poco esperto.

Se consideriamo i principali sette campioni d’Europa, infatti, nessuno ha i numeri offensivi dell’Inter. In queste prime 6 giornate di campionato, l’Inter ha segnato 17 gol (quasi 3 di media a partita) e 22 totali in 8 gare stagionali, come era successo negli ultimi 60 anni solo alla prima Inter di Ronaldo e Simoni. I frutti si vedono, e si rispecchiano nei dati.

I nerazzurri, infatti, hanno appunto messo in rete più gol del 99% delle altre squadre del continente, grazie a un attacco efficace e produttivo (meglio del 96% delle altre d’Europa) e a un controllo del pallone e a un dominio del gioco visto in maniera evidente in queste prime uscite (meglio del 93% delle squadre).

Le idee di Chivu sono evidenti in campo e infatti balza all’occhio anche il dato sul pressing offensivo, fra i mantra del nuovo allenatore interista, che ha portato i suoi a fare di più rispetto al 97% delle rivali europee. Leggermente meno dominante, ma pur sempre molto positivo, il numero sulla fisicità dell’Inter (80%).

Da migliorare invece l’aspetto difensivo, anche se le ultime uscite (che hanno visto la squadra subire 2 gol in partite) hanno sicuramente reso più sereno il quadro generale. Anche qui, però, i ragazzi di Chivu sono oltre la media europea. La conclusione è dunque ovvia: nessuno, in Europa, arriva nell’area di rigore avversaria come l’Inter e ha la produzione offensiva della truppa del sergente rumeno.

Insomma, sebbene il calendario (Juventus a parte) non abbia per ora messo i nerazzurri di fronte a sfide impossibili, i numeri suggeriscono un inizio tutt’altro che banale. Nuovi concetti, nuovo allenatore, nuova linfa. Roma e Napoli daranno ulteriori risposte sulle ambizioni di una squadra decisa a respingere al mittente le critiche arrivate in questi mesi.