Hamas deve \”deporre le armi\”, \”rilasciare gli ostaggi\” e rinunciare al controllo di Gaza\”: lo ha detto il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa intervenendo alla conferenza dell’Onu sulla soluzione a due Stati, aggiungendo che l’Anp è pronta a intervenire per stabilizzare Gaza dopo la guerra.\n
Intanto continuano gli attacch israeliani, stamattina a Gaza sono state uccise almeno 14 persone, altre 11 sono rimaste ferite.
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il presidente Trump ha poi smentito Netanyahu sulla carestia a Gaza: \”La fame a Gaza c’è e si vede\”, ha detto il presidente statunitense lanciando un monito inedito per la sua amministrazione e avvertendo che la popolazione dell’enclave sta affrontando una \”vera carestia\”.
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Almeno 30 persone sono morte durante la notte in una serie di attacchi israeliani contro un campo profughi a nord di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti dell’ospedale Al Awda che ha ricevuto i corpi, per la maggior parte dilaniati dai colpi dell’Idf. Dopo il bombardamento, i carri armati israeliani sono avanzati sul campo e hanno costretto la gente a fuggire. Sono almeno 92 le persone rimaste uccise a Gaza nelle ultime 24 ore. Secondo il conteggio del ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, il numero totale delle vittime dall’inizio dell’offensiva israeliana si avvicina ormai a 60.000 e oltre 145.000 sono i feriti.
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L’agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che questa mattina 14 persone sono state uccise e più di 11 sono rimaste ferite in seguito agli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza. Fonti mediche hanno riferito che due palestinesi sono rimasti uccisi e altri feriti in un bombardamento a ovest di Gaza City. Altre otto persone hanno perso la vita e 11 sono rimaste ferite in un attacco nella zona di New Camp, a nord del campo di Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale. Infine, quattro membri della stessa famiglia sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti nel bombardamento di una tenda che ospitava sfollati nella zona di Mina a Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza.
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Il ministero della Salute di Gaza controllato da Hamas afferma che dall’inizio della guerra con Israele il 7 ottobre 2023 sono stati uccisi nella Striscia 59.921 palestinesi e altri 145.233 sono rimasti feriti. I dati, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram, sono aggiornati a ieri.
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La fame a Gaza c’è \”e si vede\”. Parola di Donald Trump che oggi ha lanciato un monito inedito per la sua amministrazione, avvertendo che la popolazione dell’enclave sta affrontando una \”vera carestia\”. Nel giorno in cui le agenzie umanitarie hanno cercato di approfittare di una \”pausa tattica\” nelle operazioni militari israeliane per inviare aiuti alimentari, Trump ha contraddetto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che in precedenza aveva liquidato i timori di carestia a Gaza come propaganda di Hamas e ha annunciato che gli Stati Uniti e i suoi partner contribuiranno a istituire centri alimentari per sfamare gli oltre due milioni di palestinesi. \”Avremo del cibo sano e forte, possiamo salvare molte persone. Voglio dire, alcuni di quei bambini… e’ davvero una davvero carestia\”, ha detto ai giornalisti durante una conferenza stampa congiunta con il primo ministro britannico Keir Starmer in Scozia \”Dobbiamo dare da mangiare a quei bambini\”. Poche ore prima, durante un ricevimento a Gerusalemme in onore della consigliera spirituale di Trump, Paula White-Cain, Netanyahu aveva assicurato che \”a Gaza non c’e’ fame\” ma solo propaganda di Hamas per farlo credere al mondo. Gli Stati Uniti sostengono gia’ i centri alimentari della Gaza Humanitarian Foundation (GHF), ma le operazioni del gruppo sono state oggetto di ripetute critiche: le Nazioni Unite affermano che centinaia di palestinesi sono stati uccisi dalle truppe israeliane mentre cercavano di accedere ai siti. Una situazione che ha esasperato anche Trump, il quale ha annunciato che Regno Unito e Ue sosterranno nuovi centri alimentari piu’ facili da raggiungere, \”dove la gente puo’ entrare senza barriere\”. \”E’ assurdo quello che sta succedendo laggiu’\”, ha aggiunto. Negli ultimi giorni, le Nazioni Unite e le agenzie umanitarie hanno iniziato a consegnare piu’ camion di cibo dopo che l’esercito israeliano ha dichiarato una \”pausa tattica\” giornaliera nei combattimenti e ha aperto vie di soccorso sicure Giordania ed Emirati Arabi Uniti hanno iniziato a paracadutare pacchi di aiuti a Gaza, mentre l’Egitto ha inviato camion attraverso il valico di frontiera di Rafah a un posto di blocco israeliano appena all’interno del territorio. La Germania ha dichiarato che collaborera’ con la Giordania per il trasporto aereo di aiuti a Gaza e il Cancelliere Friedrich Merz ha affermato che si coordinera’ con Francia e Gran Bretagna, \”pur sapendo che questo puo’ essere solo un piccolo aiuto per la popolazione di Gaza\”. L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Unrwa, ha accolto con cautela le recenti mosse di Israele, avvertendo che Gaza necessita di almeno 500-600 camion di cibo di base, medicinali e prodotti igienici al giorno: \”Aprire tutti i valichi di frontiera e inondare Gaza di aiuti e’ l’unico modo per evitare un ulteriore aggravamento della carestia\”.
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È di una settantina di morti il bilancio delle vittime in una giornata che sarebbe dovuta essere di ‘pausa tattica’ per permettere l’arrivo di aiuti umanitari a Gaza. Secondo fonti sanitarie di Hamas, 21 persone sono state uccise vicino a punti di distribuzione di aiuti umanitari. La maggior parte delle vittime, 56, e’ morta nelle vicinanze della citta’ di Khan Yunis, altri nove palestinesi sono stati uccisi in varie zone inclusi cinque colpi d’arma da fuoco vicino a un punto di distribuzione di cibo. A Gaza City, almeno cinque persone sono state uccise in attacchi che hanno preso di mira una scuola e un edificio residenziale. Dall’inizio della guerra a Gaza almeno 59.921 abitanti dell’enclave sono morti a causa dei raid israeliani. Il bilancio di Hamas non include le vittime di malnutrizione o altre cause indirette del conflitto.
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Hamas deve \”deporre le armi\”, \”rilasciare gli ostaggi\” e rinunciare al controllo di Gaza\”: lo ha detto il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa intervenendo alla conferenza dell’Onu sulla soluzione a due Stati. Lo riporta il Times of Israel. \”Tutti i paesi hanno la responsabilità di agire ora per porre fine alla guerra contro il nostro popolo a Gaza e in tutta la Palestina, per garantire il rilascio degli ostaggi e i prigionieri e per assicurare il ritiro delle forze di occupazione israeliane\”, ha affermato.Mustafa aggiunge che l’Anp è pronta a coordinarsi con una forza araba per contribuire a stabilizzare Gaza dopo la guerra.
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Hamas deve “deporre le armi”, “rilasciare gli ostaggi” e rinunciare al controllo di Gaza”: lo ha detto il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa intervenendo alla conferenza dell’Onu sulla soluzione a due Stati, aggiungendo che l’Anp è pronta a intervenire per stabilizzare Gaza dopo la guerra.
Intanto continuano gli attacch israeliani, stamattina a Gaza sono state uccise almeno 14 persone, altre 11 sono rimaste ferite.
il presidente Trump ha poi smentito Netanyahu sulla carestia a Gaza: “La fame a Gaza c’è e si vede”, ha detto il presidente statunitense lanciando un monito inedito per la sua amministrazione e avvertendo che la popolazione dell’enclave sta affrontando una “vera carestia”.
Gli approfondimenti:
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6 minuti fa
M.O.: almeno 30 morti in attacco Idf su campo profughi Gaza
Almeno 30 persone sono morte durante la notte in una serie di attacchi israeliani contro un campo profughi a nord di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti dell’ospedale Al Awda che ha ricevuto i corpi, per la maggior parte dilaniati dai colpi dell’Idf. Dopo il bombardamento, i carri armati israeliani sono avanzati sul campo e hanno costretto la gente a fuggire. Sono almeno 92 le persone rimaste uccise a Gaza nelle ultime 24 ore. Secondo il conteggio del ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, il numero totale delle vittime dall’inizio dell’offensiva israeliana si avvicina ormai a 60.000 e oltre 145.000 sono i feriti.
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26 minuti fa
Wafa: “Attacchi israeliani a Gaza, questa mattina 14 morti”
L’agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che questa mattina 14 persone sono state uccise e più di 11 sono rimaste ferite in seguito agli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza. Fonti mediche hanno riferito che due palestinesi sono rimasti uccisi e altri feriti in un bombardamento a ovest di Gaza City. Altre otto persone hanno perso la vita e 11 sono rimaste ferite in un attacco nella zona di New Camp, a nord del campo di Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale. Infine, quattro membri della stessa famiglia sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti nel bombardamento di una tenda che ospitava sfollati nella zona di Mina a Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza.
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50 minuti fa
Hamas, dall’inizio della guerra quasi 60.000 morti a Gaza
Il ministero della Salute di Gaza controllato da Hamas afferma che dall’inizio della guerra con Israele il 7 ottobre 2023 sono stati uccisi nella Striscia 59.921 palestinesi e altri 145.233 sono rimasti feriti. I dati, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram, sono aggiornati a ieri.
06:29
Trump, la fame a Gaza “c’è e si vede”
La fame a Gaza c’è “e si vede”. Parola di Donald Trump che oggi ha lanciato un monito inedito per la sua amministrazione, avvertendo che la popolazione dell’enclave sta affrontando una “vera carestia”. Nel giorno in cui le agenzie umanitarie hanno cercato di approfittare di una “pausa tattica” nelle operazioni militari israeliane per inviare aiuti alimentari, Trump ha contraddetto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che in precedenza aveva liquidato i timori di carestia a Gaza come propaganda di Hamas e ha annunciato che gli Stati Uniti e i suoi partner contribuiranno a istituire centri alimentari per sfamare gli oltre due milioni di palestinesi. “Avremo del cibo sano e forte, possiamo salvare molte persone. Voglio dire, alcuni di quei bambini… e’ davvero una davvero carestia”, ha detto ai giornalisti durante una conferenza stampa congiunta con il primo ministro britannico Keir Starmer in Scozia “Dobbiamo dare da mangiare a quei bambini”. Poche ore prima, durante un ricevimento a Gerusalemme in onore della consigliera spirituale di Trump, Paula White-Cain, Netanyahu aveva assicurato che “a Gaza non c’e’ fame” ma solo propaganda di Hamas per farlo credere al mondo. Gli Stati Uniti sostengono gia’ i centri alimentari della Gaza Humanitarian Foundation (GHF), ma le operazioni del gruppo sono state oggetto di ripetute critiche: le Nazioni Unite affermano che centinaia di palestinesi sono stati uccisi dalle truppe israeliane mentre cercavano di accedere ai siti. Una situazione che ha esasperato anche Trump, il quale ha annunciato che Regno Unito e Ue sosterranno nuovi centri alimentari piu’ facili da raggiungere, “dove la gente puo’ entrare senza barriere”. “E’ assurdo quello che sta succedendo laggiu'”, ha aggiunto. Negli ultimi giorni, le Nazioni Unite e le agenzie umanitarie hanno iniziato a consegnare piu’ camion di cibo dopo che l’esercito israeliano ha dichiarato una “pausa tattica” giornaliera nei combattimenti e ha aperto vie di soccorso sicure Giordania ed Emirati Arabi Uniti hanno iniziato a paracadutare pacchi di aiuti a Gaza, mentre l’Egitto ha inviato camion attraverso il valico di frontiera di Rafah a un posto di blocco israeliano appena all’interno del territorio. La Germania ha dichiarato che collaborera’ con la Giordania per il trasporto aereo di aiuti a Gaza e il Cancelliere Friedrich Merz ha affermato che si coordinera’ con Francia e Gran Bretagna, “pur sapendo che questo puo’ essere solo un piccolo aiuto per la popolazione di Gaza”. L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Unrwa, ha accolto con cautela le recenti mosse di Israele, avvertendo che Gaza necessita di almeno 500-600 camion di cibo di base, medicinali e prodotti igienici al giorno: “Aprire tutti i valichi di frontiera e inondare Gaza di aiuti e’ l’unico modo per evitare un ulteriore aggravamento della carestia”.
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06:28
A Gaza 70 morti nel giorno della “pausa tattica” per aiuti
È di una settantina di morti il bilancio delle vittime in una giornata che sarebbe dovuta essere di ‘pausa tattica’ per permettere l’arrivo di aiuti umanitari a Gaza. Secondo fonti sanitarie di Hamas, 21 persone sono state uccise vicino a punti di distribuzione di aiuti umanitari. La maggior parte delle vittime, 56, e’ morta nelle vicinanze della citta’ di Khan Yunis, altri nove palestinesi sono stati uccisi in varie zone inclusi cinque colpi d’arma da fuoco vicino a un punto di distribuzione di cibo. A Gaza City, almeno cinque persone sono state uccise in attacchi che hanno preso di mira una scuola e un edificio residenziale. Dall’inizio della guerra a Gaza almeno 59.921 abitanti dell’enclave sono morti a causa dei raid israeliani. Il bilancio di Hamas non include le vittime di malnutrizione o altre cause indirette del conflitto.
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06:27
Premier palestinese: “Hamas deponga le armi e lasci Gaza”
Hamas deve “deporre le armi”, “rilasciare gli ostaggi” e rinunciare al controllo di Gaza”: lo ha detto il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa intervenendo alla conferenza dell’Onu sulla soluzione a due Stati. Lo riporta il Times of Israel. “Tutti i paesi hanno la responsabilità di agire ora per porre fine alla guerra contro il nostro popolo a Gaza e in tutta la Palestina, per garantire il rilascio degli ostaggi e i prigionieri e per assicurare il ritiro delle forze di occupazione israeliane”, ha affermato.Mustafa aggiunge che l’Anp è pronta a coordinarsi con una forza araba per contribuire a stabilizzare Gaza dopo la guerra.
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