In Alto Adige, nel 2024, il 5,3% dei cittadini – quasi 28.500 persone – ha dichiarato di aver rinunciato ad una o più prestazioni sanitarie (media Italia 9,9%) con un incremento di 0,2 punti percentuali rispetto al 2023. In Trentino la percentuale di chi ha rinunciato alle cure è del 7,4% dei cittadini – oltre 40.300 persone, con un incremento di 2 punti percentuali rispetto al 2023. Emerge dall’ottavo Rapporto Gimbe sul Servizio sanitario nazionale. Nel 2023 (anno in cui sono stati modificati i criteri di riparto) il Fsn pro capite nella Provincia autonoma di Bolzano è stato pari a 2.030 euro, un incremento di 39 euro sul 2022, tuttavia inferiore alla media nazionale di 71 euro. In Trentino il Fsn 2023 è di 2.061 euro, 48 euro in più ma inferiore alla media italiana. Per quanto riguarda il personale sanitario in Alto Adige, nel 2023, si registrano 17,5 unità di personale sanitario ogni 1.000 abitanti (media Italia 11,9). In particolare, 1,94 medici dipendenti ogni 1.000 abitanti (media Italia 1,85) e 6,33 infermieri dipendenti ogni 1.000 abitanti (media Italia 4,7). Il rapporto medici-infermieri è pari a 3,26 (media Italia 2,54). In Trentino ci sono invece 15,5 unità di personale sanitario ogni 1.000 abitanti: 2,05 medici dipendenti ogni 1.000 abitanti; 5,41 infermieri dipendenti ogni 1.000 abitanti ed un rapporto medici-infermieri pari a 2,64. Per quanto riguarda invece servizi e strutture finanziati, anche, con risorse Pnrr, in Alto Adige, a fronte di una programmazione complessiva di 10 Case di Comunità, al 30 giugno 2025 nessuna ha attivato alcun servizio. Al 30 giugno 2025 risultano invece funzionanti e certificate al 100% le Centrali operative territoriali. A fronte di una programmazione complessiva di 3 Ospedali di comunità, al 30 giugno 2025 nessuno è stato dichiarato attivo. In Trentino, a fronte di una programmazione complessiva di 12 Case di comunità, al 30 giugno 2025 solo 2 hanno attivato almeno un servizio, mentre una ha attivato tutti i servizi obbligatori ma senza la presenza di medici e infermieri. Al 30 giugno 2025 il 100% delle Centrali operative territoriali sono pienamente funzionanti e certificate. Infine, sono 3 su 4 gli Ospedali di comunità attivi al 30 giugno 2025. (ANSA).