di
Giulio De Santis
Leopoldo in carcere e Alvise ai domiciliari. Cortina ha rappresentato per anni la meta delle vacanza invernali dei Cobianchi. La testimonianza di un politico locale che ha subito da loro pressioni e minacce
Dalla droga nei locali alla moda di Cortina, una delle località sciistiche più esclusive d’Italia, agli appalti da ottenere in vista delle Olimpiadi invernali Milano- Cortina 2026. Sono le mire dei fratelli Leopoldo e Alvise Cobianchi, militanti del tifo laziale in Curva Nord, dove avrebbero stretto legami d’affari e d’amicizia con Fabrizio Piscitelli, più noto come Diabolik.
La sbandierata amicizia con Diabolik
Ma per aver inseguito le loro ambizioni, almeno dalle riscotruzioni dei carabinieri del nucleo antimafia, ora i due fratelli sono finiti in manette. Leopoldo in carcere e Alvise ai domiciliari. Cortina ha rappresentato per anni la meta delle vacanza invernali dei Cobianchi, per motivi non certo legati allo svago. Infatti la frequentazione di Cortina ha avuto ragioni strategiche, quali creare le condizioni per allargare il loro campo d’affari legato allo spaccio e poi introdursi in altri settori, come gli appalti. Una strategia aggressiva basata anche sulla sbandierata amicizia con Diabolik, usata per presentarsi come boss della malavita romana
Nella movida attraverso una società di pr con sede a Roma
A squarciare il velo sulle loro attività sarebbe stato un collaboratore di giustizia che avrebbe avuto rapporti con i Cobianchi. Perno della loro impresa, lo spaccio che avrebbero attivato dando vita a una rete di pusher. Gente senza scrupoli con il mandato di schiacciare in un angolo la concorrenza, con le minacce o con le maniere forti, picchiando gli spacciatori estranei al loro circuito. I loro tentacoli a quel punto sarebbero entrati nei locali della movida di Cortina, imponendo ai gestori l’ingaggio di pierre, dj e buttafuori compiacenti attraverso una società di schermatura, con sede legale a Roma. Un modo questo anche per monitorare da vicino lo spaccio nei locali. Ed è proprio in questo contesto criminale che si inserisce il tentativo di fare il grande passo verso gli appalti inerenti le Olimpiadi invernali.
Le pressioni verso un politico locale
È il giugno del 2022 quando i due fratelli bussano alla porta di un componente della giunta comunale di Cortina, offrendo il loro sostegno in vista delle elezioni amministrative. Loro si presentano come imprenditori influenti. L’uomo dai due immaginato come referente in caso di vittoria però fa spallucce, del loro aiuto non sa che farsene. Vince le elezioni e i fratelli tornano a bussare alla sua porta, manifestando interesse proprio per gli appalti delle Olimpiadi. Il politico però non mostra alcun interesse alle loro proposte. Tanto che i fratelli iniziano a fare pressioni con le minacce. Grazie all’indagine dei carabinieri emerge il quadro accusatorio nei confronti dei Cobianchi. Il politico infatti racconterà per filo e per segno ogni virgola delle pressioni, sentendosi finalmente al sicuro.
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8 ottobre 2025 ( modifica il 8 ottobre 2025 | 15:18)
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