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Era Remo Girone il nostro paracadute: fu lui a recitare Il paradiso non è qui, il brano composto e cantato da Lucio Battisti su testo di Mogol per l’album del 1979, Una giornata uggiosa. La canzone non fu pubblicata: Lucio si rifiutò persino di depositarla alla Siae. Non gli piacevano le parole: quella descrizione dei disagi dell’emigrazione, i nostri lavoratori in un Paese di lingua inglese alle prese con odiosi luoghi comuni sugli italiani, usi e costumi inconciliabili, nostalgia d’amore.

A un anglofilo come Lucio, che covava il desiderio di affermarsi negli Stati Uniti e pretendeva di registrare i suoi lavori in studi londinesi con musicisti e tecnici indigeni, quelle parole suonavano inadeguate.

Per Mogol Il paradiso non è qui era e rimane un capolavoro, ennesima causa di conflitto con i familiari di Lucio, che, nel rispetto della volontà dell’artista scomparso nel 1998, hanno sempre rifiutato la pubblicazione del provino registrato all’epoca di Una giornata uggiosa.

Era il 23 giugno 2011

Lo scontro diretto risale al 2011. Rai1 aveva in palinsesto per il 23 giugno Il premio Mogol, le parole più belle, una serata musicale condotta da Fabrizio Frizzi e realizzata ad Aosta. In un’intervista a Paolo Giordano del quotidiano Il Giornale, Mogol anticipò la notizia che, tra i brani trasmessi, ci sarebbe stato anche Il paradiso non è qui, interpretato da Ron, preannunciando inoltre la volontà di pubblicare subito dopo la canzone.

Una dichiarazione che i familiari di Battisti giudicarono provocatoria. La reazione fu una diffida a Rai1 di trasmettere il brano. In quanto capostruttura della prima rete, pertanto responsabile del programma, risposi che per legge dovevamo attenerci alla volontà degli eredi di Lucio Battisti: se dalla famiglia non fosse arrivata l’autorizzazione avremmo tagliato la parte in cui Ron cantava Il paradiso non è qui.

Il “no” a Ron
L’autorizzazione non arrivò, così l’esecuzione di Ron fu sostituita dalla lettura del solo testo della canzone – quindi la parte di competenza di Mogol –, affidata all’attore Remo Girone. Ma il programma non andò in onda, cancellato poco prima della data di trasmissione per un contrasto amministrativo tra la Rai e il Centro Europeo di Toscolano, la scuola di Mogol.
Così anche il filmato-paracadute di Remo Girone è rimasto inedito come la canzone di Lucio Battisti. Mi piace ricordare – ora che l’amico Remo Girone ci ha lasciati – che la sua prestazione fu a titolo gratuito. Così come quella per la conduzione nel 2005 di una puntata di Tg2 Mistrà e quella nel 2015 di una puntata di Techetecheté: in entrambe interpretò i testi scritti da Pasquale Panella, paroliere degli ultimi cinque album di Lucio Battisti. Coincidenze per una recondita sintonia.
(Un ringraziamento a Mogol per il filmato).
https://vimeo.com/469439242

*Da Huffington Post