Le sue parole: “Mati ha uno stile unico. È un talento puro. Veloce, tecnico, sposta la palla da destra a sinistra come un pugile sul ring”

“Destro-sinistro Mati Soulé”, il ritornello della canzone di Ince è ormai virale e i due sono diventati amici. L’argentino ha accettato la richiesta del rapper che gli aveva chiesto l’esultanza da pugile in caso di gol. Il giovane cantante ha rilasciato un’intervista a Il Corriere della Sera:

Ince, come nasce la promessa? “Qualche settimana fa gli ho mandato un videomessaggio tramite un giornalista, dicendogli: “Ti ho preso al fantacalcio, sei il mio pupillo. Ho una richiesta da farti, esulta-re, al prossimo gol facendo

“destro, sinistro” come nella mia canzone Soulé”.

Un colpo di fulmine calcistico: perché proprio lui? “Mati ha uno stile unico. È un talento puro. Veloce, tecnico, sposta la palla da destra a sinistra come un pugile sul ring. Un Muhammad Ali sull’erba. Invitatemi a Trigoria: voglio abbracciarlo”.

Difetti? “Nessuno. È educato, pacato… forse dovrebbe fare un po’ più il coatto, ma arriverà anche quello».

Vi siete sentiti? “Sì, ma solo online. Prima che uscisse la canzone avevo fatto qualche spoiler su Instagram e lui nelle storie mi rispondeva con “vamos fratè!”. Poi ci siamo scritti, mi ha detto di spingere con la musica. So che ha fatto ascoltare il pezzo pure negli spogliatoi”.

Romanista di sangue? “Quasi. Mio nonno è un romanista sfegatato, mio fratello invece è laziale. Roma è fede, amore assoluto, devozione. Ti fa tornare bambino e vivere emozioni incredibili. Totti l’ho citato in tantissime rime… Adesso sto pensando di lanciare una challenge: se Soulé arriva a 5 milioni di visualizzazioni, mi tatuo il suo viso sulla mano”.