Nella maggior parte dei casi, come ricorda anche la Fondazione Veronesi, l’infezione si presenta in maniera asintomatica, con otto persone su 10 che non sviluppano alcun disturbo. Nelle persone con sintomi, invece, si riscontrano febbre, mal di testa, dolori muscolari, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, occhi arrossati e rash cutanei che e durano in genere qualche giorno. Il periodo di incubazione è estremamente variabile, da pochi giorni a due o tre settimane. Alcuni sintomi, come stanchezza, possono durare più a lungo, anche qualche mese.

 

Come ricorda l’Iss, la diagnosi viene prevalentemente effettuata attraverso test di laboratorio (Elisa o Immunofluorescenza) effettuati su siero e, dove indicato, su fluido cerebrospinale, per la ricerca di anticorpi del tipo IgM. Questi anticorpi possono persistere per periodi anche molto lunghi nei soggetti malati (fino a un anno), pertanto la positività a questi test può indicare anche un’infezione pregressa.