Israele e Hamas hanno firmato la \”prima fase\” del piano per sospendere i combattimenti e rilasciare i 20 ostaggi ancora vivi nel weekend: quando in Medio Oriente dovrebbe arrivare l’artefice dell’accordo Trump, che ha annunciato lo storico traguardo definendolo \”un grande giorno\” per tutti. Festeggiamenti in strada nella Striscia. Hamas ha dichiarato che l’accordo determina il ritiro delle Idf, l’ingresso di aiuti e lo scambio di prigionieri. Hamas e Netanyahu hanno entrambi ringraziato il presidente Usa.\n

Nuove manifestazioni Pro Gaza in Italia. Nessun incidente. Il ministro Piantedosi lancia l’allarme antisemitismo. I nove italiani della Flotilla stanno bene e saranno espulsi.

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Il presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas) ha accolto con favore l’accordo raggiunto tra Israele e Hamas per la Striscia di Gaza, esprimendo la speranza che possa portare alla creazione di uno Stato palestinese. Sui social media, Abbas \”ha accolto con favore l’annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di un accordo per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza\” e \”ha espresso la speranza che questi sforzi siano il preludio a una soluzione politica permanente (…) che porti alla fine dell’occupazione israeliana dello Stato di Palestina e alla creazione di uno Stato palestinese indipendente\”.

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Il ministro delle Finanze israeliano di estrema destra, Bezalel Smotrich, ha dichiarato di opporsi all’accordo di cessate il fuoco per Gaza raggiunto tra Israele e Hamas, insistendo sul fatto che voterà contro. \”C’è un’immensa paura delle conseguenze dello svuotamento delle prigioni e del rilascio della prossima generazione di leader terroristi che faranno di tutto per continuare a versare fiumi di sangue ebraico qui, Dio non voglia\”, ha dichiarato Smotrich su X. \”Solo per questo motivo, non possiamo unirci a festeggiamenti miopi o votare a favore dell’accordo\”.

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\”L’Ue continuerà a sostenere la consegna rapida e sicura degli aiuti umanitari a Gaza. E quando arriverà il momento, saremo pronti a contribuire alla ripresa e alla ricostruzione. L’opportunità odierna va colta al volo. È l’opportunità di tracciare un percorso politico credibile verso una pace e una sicurezza durature. Un percorso saldamente ancorato alla soluzione dei due Stati\”. Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, commentando l’accordo su Gaza. 

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\”Sono profondamente lieto che i negoziati Hamas-Israele, condotti a Sharm El-Sheikh con il contributo della Turchia, abbiano portato a un cessate il fuoco a Gaza\”. Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. \”Rivolgo i miei più sentiti ringraziamenti al Presidente degli Stati Uniti Trump, che ha dimostrato la necessaria volontà politica per incoraggiare il governo israeliano a raggiungere il cessate il fuoco, nonché ai nostri Paesi fratelli Qatar ed Egitto, che hanno fornito un sostegno significativo al raggiungimento dell’accordo\”, ha aggiunto il leader turco in un messaggio diffuso su X.

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\”L’accordo raggiunto in Egitto per l’applicazione della prima fase del piano di pace del presidente Trump è una straordinaria notizia che apre la strada al cessate il fuoco a Gaza, al rilascio di tutti gli ostaggi e al ritiro delle forze israeliane su linee concordate. Desidero ringraziare il presidente Trump per aver incessantemente ricercato la fine del conflitto a Gaza e i mediatori – Egitto, Qatar e Turchia – per i loro sforzi che si sono rivelati cruciali per l’esito positivo raggiunto\”. Così la presidente del Consiglio Girogia Meloni in una nota.

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L’esercito israeliano ha annunciato di aver avviato i preparativi e di aver definito un protocollo per ripiegare \”presto\” sulla linea della prima fase del ritiro da Gaza. \”L’esercito ha avviato i preparativi\noperativi per attuare l’accordo di cessate il fuoco\” si legge in una nota, \”Nell’ambito di questo processo, sono in corso i preparativi e un protocollo di combattimento per raggiungere rapidamente le linee di schieramento modificate\”.

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Il governo israeliano si riunirà oggi per esaminare l’accordo sulla tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi e prigionieri approvato durante la notte. Se lo approverà, deciderà sul ritiro dell’Idf. Lo scrivono vari media israeliani, fra cui Haaretz, che cita il premier Banyamin Netanyahu.

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I negoziatori israeliani sono ancora a Sharm el-Sheikh, dove stanno ancora \”lavorando per completare i dettagli dell’accordo, con particolare attenzione alla lista dei terroristi da rilasciare\”, ha dichiarato un dirigente del team negoziale citato dal Times of Israel. Preparare la lista è urgente per la riunione del gabinetto di sicurezza e del governo in programma più tardi oggi, afferma il funzionario.

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Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato che Israele rilascerà 1.950 prigionieri palestinesi in cambio di 20 ostaggi ancora in vita: la cifra include 250 ergastolani e altri 1.700 detenuti dall’inizio della guerra. Lo scrive il Times of Israel. Lo scambio dovrebbe avvenire entro 72 ore dall’entrata in vigore dell’accordo, che è stato anche \”concordato con le fazioni palestinesi\”, afferma un’altra fonte interna a Hamas.

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\”L’accordo sulla prima fase dell’intesa di pace per Gaza segna un importante passo avanti. Si tratta di un risultato diplomatico di grande rilievo e di una reale opportunità per porre fine a una guerra devastante e liberare tutti gli ostaggi. L’Ue farà tutto il possibile per sostenerne l’attuazione\”. Lo afferma l’alto rappresentante Ue, Kaja Kallas.

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Il Forum dei familiari degli ostaggi israeliani ha invitato con una lettera il presidente americano Donald Trump a venire a tenere un discorso a Tel Aviv nella piazza ribattezzata piazza degli Ostaggi, dopo la notizia dell’accordo raggiunto. Lo scrive Haaretz.

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Il primo ministro britannico, Keir Starmer, ha affermato che la notizia dell’accordo raggiunto per gli ostaggi e la tregua a Gaza è stata \”un momento di profondo sollievo che sarà avvertito in tutto il mondo\”. \”Invitiamo tutte le parti a rispettare gli impegni presi, a porre fine alla guerra e a gettare le basi per una fine giusta e duratura del conflitto e per un percorso sostenibile verso una pace duratura\”, ha dichiarato il premier laburista, citato dal Guardian. 

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\”Si tratta di una grande notizia. Aspettiamo con ansia i chiarimenti sui corridoi umanitari e iniziamo a costruire anime umane in Terra Santa\”. Così Anton Asfar, Segretario generale di Caritas Jerusalem,\ncommenta al Sir commenta l’accordo sul cessate il fuoco tra Hamas e Israele siglato nella notte in Egitto.

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\”Indubbiamente è una bella notizia. La strada verso la pace è lunga ma bisogna cominciare in qualche modo. Questi gesti, soprattutto la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri, il parziale, almeno iniziale ritiro dell’esercito israeliano, danno quella fiducia necessaria per continuare\”. Con queste parole al Sir il patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, commenta l’accordo sul cessate il fuoco tra Hamas e Israele. \”Questa prima fase ne aprirà delle altre – aggiunge – e creerà un clima nuovo che aiuterà anche nella distribuzione degli aiuti. Tornare alla normalità, alla vita ordinaria non si potrà ancora perché la situazione è disastrosa ma è necessario cominciare a ripensarla\”.

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\”Dal Medio Oriente arrivano ottime notizie: la pace è vicina. L’Italia, che ha sempre sostenuto il piano statunitense, è pronta a fare la sua parte per consolidare il cessate il fuoco, per fare arrivare nuovi aiuti umanitari e per partecipare alla ricostruzione di Gaza. Pronti anche a inviare militari in caso di creazione di una forza internazionale di pace per riunificare la Palestina\”. Lo afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un post pubblicato stamattina sul suo account X.

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Le famiglie degli ostaggi israeliani a gaza scrivono a Donald Trup per ringraziarlo per aver favorito l’accordo con Hamas per ringraziarlo e per chiedergli di poterlo incontrare personalmente in occasione della sua prossima visita nella regione. \”Ci avete restituito quello che pensavamo di aver perso per sempre – si legge nella lettera aperta del Forum delle famiglie degli ostaggi e delle persone scomparse – Ha mantenuto la sua promessa e per questo le nostre famiglie le saranno eternamente grate”.

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Il Forum propone che Trump tenga un discorso pubblico nella piazza degli ostaggi a Tel Aviv, sede del loro movimento, o di poterlo incontrare privatamente \”o in qualsiasi altro luogo che si adatti al suo programma\”. “Saremmo profondamente onorati se potesse incontrarci durante la sua prossima visita in Israele. Le mogli, i figli, i genitori e i fratelli delle persone a cui ha cambiato la vita desiderano ringraziarla di persona – scrivono – Abbiamo semplicemente bisogno dell’opportunità di guardarla negli occhi ed esprimere ciò che le parole da sole non possono trasmettere appieno: che ci ha restituito le nostre famiglie e, con loro, la nostra speranza”.

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\”L’Italia è pronta a fare tutto ciò che serve per una soluzione in Medio Oriente. L’Italia puo’ anche dare militari per una forza internazionale che possa unificare Gaza e Cisgiordania. Siamo anche in prima linea per gli aiuti\”. Lo afferma a Rainews il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

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\”Questa mattina ci sarà la visita consolare. In uno, massimo due giorni, gli attivisti italiani fermati torneranno a casa\”. Lo afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sugli attivisti italiani della seconda Flotilla, arrestati in Israele.

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Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno avvertito stanotte i residenti della Striscia di Gaza che l’area a nord è ancora considerata una zona di combattimento pericolosa e che le truppe continuano a circondare Gaza City. \”Tornare\” nella città palestinese \”è estremamente pericoloso\”, afferma su X il portavoce delle Idf in lingua araba Avichay Adraee. \”Per la vostra sicurezza – si legge nella nota – astenetevi dal tornare a nord o dall’avvicinarvi alle aree in cui le forze sono schierate e operano in qualsiasi parte della Striscia, compresi il sud e l’est, fino a quando non saranno emanate istruzioni ufficiali\”. 

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L’accordo tra Israele e Hamas annunciato ieri sera riguarda i primi passi di un quadro di pace a Gaza sostenuto dagli Stati Uniti, ma non la totalità del piano radicale in 20 punti presentato la scorsa settimana dal presidente Donald Trump. Lo sottolineano funzionari Usa a conoscenza dei negoziati, citati da Abc News. Le fonti del media americano affermano che i colloqui si sono concentrati quasi esclusivamente su ciò che accadrà nei primi giorni e settimane dell’accordo: il ritiro parziale israeliano da Gaza e lo scambio di quasi 50 ostaggi tra vivi e morti con prigionieri palestinesi. Alcuni dei punti più difficili come la governance di Gaza e il disarmo dei combattenti di Hamas dovranno ancora essere negoziati in futuro, sottolineano i funzionari Usa.

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Il presidente americano Donald Trump ha annunciato che intende accettare l’invito del premier israeliano Benjamin Netanyahu a parlare alla Knesset, secondo quanto riportato da Axios. \”Vogliono che tenga un discorso alla Knesset e lo farò sicuramente se lo vorranno\”, avrebbe detto Trump definendo \”eccellente\” la sua conversazione telefonica con Netanyahu avvenuta dopo la firma degli accordi tra lo Stato ebraico Hamas sulla prima fase del piano di pace. Cnn ha riferito che Israele si sta preparando per una possibile visita di Trump all’inizio della prossima settimana. 

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Il presidente americano Donald Trump ha dichiarato di credere che gli ostaggi rientreranno in Israele lunedì. \”Credo che gli ostaggi torneranno lunedì e che ci saranno anche i corpi di quelli morti\”, ha dichiarato Trump in un’intervista a Fox News dopo l’annuncio dell’accordo tra Hamas e lo State ebraico. Delle 251 persone rapite nell’attacco del movimento islamista palestinese contro Israele il 7 ottobre 2023, 47 sono ancora ostaggi a Gaza, 25 delle quali sarebbero morte secondo lo Stato ebraico.

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Il presidente americano Donald Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti contribuiranno alla ricostruzione di Gaza e a mantenerla sicura e pacifica, dopo che Israele e Hamas hanno concordato la prima fase del suo piano di pace. \”Saremo coinvolti nell’aiutarli a raggiungere il successo e a mantenere la pace\”, ha dichiarato Trump a Fox News poche ore dopo l’annuncio dell’accordo, aggiungendo di essere \”molto fiducioso che ci sarà pace in Medio Oriente\”.

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Israele e Hamas hanno firmato la “prima fase” del piano per sospendere i combattimenti e rilasciare i 20 ostaggi ancora vivi nel weekend: quando in Medio Oriente dovrebbe arrivare l’artefice dell’accordo Trump, che ha annunciato lo storico traguardo definendolo “un grande giorno” per tutti. Festeggiamenti in strada nella Striscia. Hamas ha dichiarato che l’accordo determina il ritiro delle Idf, l’ingresso di aiuti e lo scambio di prigionieri. Hamas e Netanyahu hanno entrambi ringraziato il presidente Usa.

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08:48

Meloni: “Notizia straordinaria, grazie Trump e mediatori”

“L’accordo raggiunto in Egitto per l’applicazione della prima fase del piano di pace del presidente Trump è una straordinaria notizia che apre la strada al cessate il fuoco a Gaza, al rilascio di tutti gli ostaggi e al ritiro delle forze israeliane su linee concordate. Desidero ringraziare il presidente Trump per aver incessantemente ricercato la fine del conflitto a Gaza e i mediatori – Egitto, Qatar e Turchia – per i loro sforzi che si sono rivelati cruciali per l’esito positivo raggiunto”. Così la presidente del Consiglio Girogia Meloni in una nota.

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08:46

Idf: cominciati preparativi per il ritiro da Gaza

L’esercito israeliano ha annunciato di aver avviato i preparativi e di aver definito un protocollo per ripiegare “presto” sulla linea della prima fase del ritiro da Gaza. “L’esercito ha avviato i preparativi
operativi per attuare l’accordo di cessate il fuoco” si legge in una nota, “Nell’ambito di questo processo, sono in corso i preparativi e un protocollo di combattimento per raggiungere rapidamente le linee di schieramento modificate”.

08:36

Media: oggi governo Israele esaminerà accordo e ritiro Idf

Il governo israeliano si riunirà oggi per esaminare l’accordo sulla tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi e prigionieri approvato durante la notte. Se lo approverà, deciderà sul ritiro dell’Idf. Lo scrivono vari media israeliani, fra cui Haaretz, che cita il premier Banyamin Netanyahu.

08:35

Media: negoziatori Israele ancora al lavoro su lista prigionieri

I negoziatori israeliani sono ancora a Sharm el-Sheikh, dove stanno ancora “lavorando per completare i dettagli dell’accordo, con particolare attenzione alla lista dei terroristi da rilasciare”, ha dichiarato un dirigente del team negoziale citato dal Times of Israel. Preparare la lista è urgente per la riunione del gabinetto di sicurezza e del governo in programma più tardi oggi, afferma il funzionario.

08:34

Fonte Hamas: 1.950 prigionieri liberi per 20 ostaggi vivi

Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato che Israele rilascerà 1.950 prigionieri palestinesi in cambio di 20 ostaggi ancora in vita: la cifra include 250 ergastolani e altri 1.700 detenuti dall’inizio della guerra. Lo scrive il Times of Israel. Lo scambio dovrebbe avvenire entro 72 ore dall’entrata in vigore dell’accordo, che è stato anche “concordato con le fazioni palestinesi”, afferma un’altra fonte interna a Hamas.

08:09

Kallas: “L’accordo per Gaza una svola, l’Ue lo sostiene”

“L’accordo sulla prima fase dell’intesa di pace per Gaza segna un importante passo avanti. Si tratta di un risultato diplomatico di grande rilievo e di una reale opportunità per porre fine a una guerra devastante e liberare tutti gli ostaggi. L’Ue farà tutto il possibile per sostenerne l’attuazione”. Lo afferma l’alto rappresentante Ue, Kaja Kallas.

08:04

Media: famiglie ostaggi invitano Trump a parlare in piazza

Il Forum dei familiari degli ostaggi israeliani ha invitato con una lettera il presidente americano Donald Trump a venire a tenere un discorso a Tel Aviv nella piazza ribattezzata piazza degli Ostaggi, dopo la notizia dell’accordo raggiunto. Lo scrive Haaretz.

07:46

Starmer: “Notizia accordo è profondo sollievo per il mondo”

Il primo ministro britannico, Keir Starmer, ha affermato che la notizia dell’accordo raggiunto per gli ostaggi e la tregua a Gaza è stata “un momento di profondo sollievo che sarà avvertito in tutto il mondo”. “Invitiamo tutte le parti a rispettare gli impegni presi, a porre fine alla guerra e a gettare le basi per una fine giusta e duratura del conflitto e per un percorso sostenibile verso una pace duratura”, ha dichiarato il premier laburista, citato dal Guardian. 

07:41

Caritas Jerusalem: “In attesa notizie corridoi umanitari”

“Si tratta di una grande notizia. Aspettiamo con ansia i chiarimenti sui corridoi umanitari e iniziamo a costruire anime umane in Terra Santa”. Così Anton Asfar, Segretario generale di Caritas Jerusalem,
commenta al Sir commenta l’accordo sul cessate il fuoco tra Hamas e Israele siglato nella notte in Egitto.

07:36

Pizzaballa: “Accordo dona fiducia, cammino verso pace”

“Indubbiamente è una bella notizia. La strada verso la pace è lunga ma bisogna cominciare in qualche modo. Questi gesti, soprattutto la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri, il parziale, almeno iniziale ritiro dell’esercito israeliano, danno quella fiducia necessaria per continuare”. Con queste parole al Sir il patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, commenta l’accordo sul cessate il fuoco tra Hamas e Israele. “Questa prima fase ne aprirà delle altre – aggiunge – e creerà un clima nuovo che aiuterà anche nella distribuzione degli aiuti. Tornare alla normalità, alla vita ordinaria non si potrà ancora perché la situazione è disastrosa ma è necessario cominciare a ripensarla”.

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07:35

Tajani: “Pronti per ricostruzione e forza di pace a Gaza”

“Dal Medio Oriente arrivano ottime notizie: la pace è vicina. L’Italia, che ha sempre sostenuto il piano statunitense, è pronta a fare la sua parte per consolidare il cessate il fuoco, per fare arrivare nuovi aiuti umanitari e per partecipare alla ricostruzione di Gaza. Pronti anche a inviare militari in caso di creazione di una forza internazionale di pace per riunificare la Palestina”. Lo afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un post pubblicato stamattina sul suo account X.

07:17

Mo: famiglie ostaggi ringraziano Trump e gli chiedono di incontrarlo

Le famiglie degli ostaggi israeliani a gaza scrivono a Donald Trup per ringraziarlo per aver favorito l’accordo con Hamas per ringraziarlo e per chiedergli di poterlo incontrare personalmente in occasione della sua prossima visita nella regione. “Ci avete restituito quello che pensavamo di aver perso per sempre – si legge nella lettera aperta del Forum delle famiglie degli ostaggi e delle persone scomparse – Ha mantenuto la sua promessa e per questo le nostre famiglie le saranno eternamente grate”.

Il Forum propone che Trump tenga un discorso pubblico nella piazza degli ostaggi a Tel Aviv, sede del loro movimento, o di poterlo incontrare privatamente “o in qualsiasi altro luogo che si adatti al suo programma”. “Saremmo profondamente onorati se potesse incontrarci durante la sua prossima visita in Israele. Le mogli, i figli, i genitori e i fratelli delle persone a cui ha cambiato la vita desiderano ringraziarla di persona – scrivono – Abbiamo semplicemente bisogno dell’opportunità di guardarla negli occhi ed esprimere ciò che le parole da sole non possono trasmettere appieno: che ci ha restituito le nostre famiglie e, con loro, la nostra speranza”.

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06:57

Tajani: Italia può dare militari per forza di pace

“L’Italia è pronta a fare tutto ciò che serve per una soluzione in Medio Oriente. L’Italia puo’ anche dare militari per una forza internazionale che possa unificare Gaza e Cisgiordania. Siamo anche in prima linea per gli aiuti”. Lo afferma a Rainews il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

06:56

Tajani: attivisti seconda Flotilla in 2 giorni a casa

“Questa mattina ci sarà la visita consolare. In uno, massimo due giorni, gli attivisti italiani fermati torneranno a casa”. Lo afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sugli attivisti italiani della seconda Flotilla, arrestati in Israele.

06:48

Idf a residenti Gaza, nord Striscia è ancora zona combattimento

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno avvertito stanotte i residenti della Striscia di Gaza che l’area a nord è ancora considerata una zona di combattimento pericolosa e che le truppe continuano a circondare Gaza City. “Tornare” nella città palestinese “è estremamente pericoloso”, afferma su X il portavoce delle Idf in lingua araba Avichay Adraee. “Per la vostra sicurezza – si legge nella nota – astenetevi dal tornare a nord o dall’avvicinarvi alle aree in cui le forze sono schierate e operano in qualsiasi parte della Striscia, compresi il sud e l’est, fino a quando non saranno emanate istruzioni ufficiali”. 

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06:47

‘Necessari altri negoziati su disarmo Hamas e governance Gaza’

L’accordo tra Israele e Hamas annunciato ieri sera riguarda i primi passi di un quadro di pace a Gaza sostenuto dagli Stati Uniti, ma non la totalità del piano radicale in 20 punti presentato la scorsa settimana dal presidente Donald Trump. Lo sottolineano funzionari Usa a conoscenza dei negoziati, citati da Abc News. Le fonti del media americano affermano che i colloqui si sono concentrati quasi esclusivamente su ciò che accadrà nei primi giorni e settimane dell’accordo: il ritiro parziale israeliano da Gaza e lo scambio di quasi 50 ostaggi tra vivi e morti con prigionieri palestinesi. Alcuni dei punti più difficili come la governance di Gaza e il disarmo dei combattenti di Hamas dovranno ancora essere negoziati in futuro, sottolineano i funzionari Usa.

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06:38

‘Trump accetta l’invito di Netanyahu a parlare alla Knesset’

Il presidente americano Donald Trump ha annunciato che intende accettare l’invito del premier israeliano Benjamin Netanyahu a parlare alla Knesset, secondo quanto riportato da Axios. “Vogliono che tenga un discorso alla Knesset e lo farò sicuramente se lo vorranno”, avrebbe detto Trump definendo “eccellente” la sua conversazione telefonica con Netanyahu avvenuta dopo la firma degli accordi tra lo Stato ebraico Hamas sulla prima fase del piano di pace. Cnn ha riferito che Israele si sta preparando per una possibile visita di Trump all’inizio della prossima settimana. 

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06:38

Trump: ‘ostaggi dovrebbero rientrare lunedì, anche quelli morti’

Il presidente americano Donald Trump ha dichiarato di credere che gli ostaggi rientreranno in Israele lunedì. “Credo che gli ostaggi torneranno lunedì e che ci saranno anche i corpi di quelli morti”, ha dichiarato Trump in un’intervista a Fox News dopo l’annuncio dell’accordo tra Hamas e lo State ebraico. Delle 251 persone rapite nell’attacco del movimento islamista palestinese contro Israele il 7 ottobre 2023, 47 sono ancora ostaggi a Gaza, 25 delle quali sarebbero morte secondo lo Stato ebraico.

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06:37

Trump: Usa saranno coinvolti in mantenimento pace a Gaza

Il presidente americano Donald Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti contribuiranno alla ricostruzione di Gaza e a mantenerla sicura e pacifica, dopo che Israele e Hamas hanno concordato la prima fase del suo piano di pace. “Saremo coinvolti nell’aiutarli a raggiungere il successo e a mantenere la pace”, ha dichiarato Trump a Fox News poche ore dopo l’annuncio dell’accordo, aggiungendo di essere “molto fiducioso che ci sarà pace in Medio Oriente”.