Il presidente Usa Donald Trump, poco prima dell’una italiana, annuncia il raggiungimento dell’accordo in Medio Oriente. Secondo l’intesa, l’Idf si ritirerà da gran parte della Striscia (resterà solo a Rafah). Poi entro 72 ore gli ostaggi ancora vivi saranno liberati. Ma per Abc News manca ancora l’intesa sul disarmo di Hamas: i negoziati dovranno andare avanti.

Cosa succede ora:

  • La firma dell’accordo a Gaza potrebbe avvenire già questa mattina
  • Il cessate il fuoco dovrebbe entrare in vigore sul terreno a Gaza appena firmato l’accordo
  • Nelle prime 24 ore l’esercito israeliano completerà la prima fase del ritiro parziale
  • Netanyahu convocherà il gabinetto di sicurezza alle 14 (ora italiana) e il governo alle 15 per approvare l’accordo
  • I prigionieri potrebbero essere liberati già da sabato e al più tardi entro lunedì

10:09

Media, “riunione governo Israele dopo le 16 per votare accordo”

Il gabinetto di sicurezza di Israele si riunirà alle 17 ora locale, le 16 italiane, dopo di che è prevista la riunione del governo Netanyahu per approvare l’accordo raggiunto su Gaza. Lo scrive il Times of Israel.

09:56

Cina auspica cessate il fuoco permanente e globale a Gaza

Dopo l’accordo raggiunto tra Israele e Hamas, la Cina auspica un cessate il fuoco “permanente e globale” a Gaza. “La Cina spera di raggiungere un cessate il fuoco permanente e globale a Gaza il prima possibile, alleviare efficacemente la crisi umanitaria e allentare le tensioni regionali”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun. “La Cina sostiene l’adesione al principio secondo cui ‘i palestinesi dovrebbero governare la Palestina’”, ha affermato Guo.

09:43

Hamas voleva esercito turco a Gaza, no di Israele

Hamas aveva chiesto lo schieramento dell’esercito turco nella Striscia di Gaza a garanzia del rispetto del cessate il fuoco da parte di Israele. La notizia è stata riportata questa mattina dai quotidiani Sabah e Yeni Safak, entrambi vicini al governo di Ankara. I media turchi citano funzionari americani che hanno preso parte alle trattative del Cairo. Questi ultimi, rimasti anonimi, hanno dichiarato che la richiesta di Hamas ha trovato la ferma opposizione dei negoziatori israeliani.

09:41

Smotrich non voterà a favore dell’accordo

Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich, partner chiave della maggioranza del primo ministro Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che voterà contro un accordo di cessate il fuoco con Hamas che prevede il rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza e quello dei prigionieri palestinesi. “C’è un enorme timore delle conseguenze [derivanti dal fatto di] svuotare le prigioni e liberare la prossima generazione di leader terroristici” , ha scritto il ministro di estrema destra su X. “Se non altro per questo motivo, non possiamo partecipare a celebrazioni a breve termine né votare a favore di questo accordo”.

09:39

Sanchez: “Spero accordo segni inizio pace giusta”

“Il governo spagnolo celebra le notizie che arrivano dal Medio Oriente e spera che questo sia l’inizio di una pace giusta e duratura”. E’ quanto afferma il premier spagnolo Pedro Sanchez sottolineando che ora “è necessario dialogare, portare aiuto alla popolazioni civili e guardare al futuro. Con la speranza, ma anche la giustizia e la memoria. Perché – conclude – le atrocità vissute non si ripetano mai più”.

09:32

Media, oggi annuncio ‘ora zero’ per attuazione accordo

I mediatori annunceranno oggi l'”ora zero” per l’inizio dell’attuazione dell’accordo, e il cessate il fuoco entrerà in vigore. Lo riporta Al Arabiya, secondo cui Hamas ha iniziato a radunare alcuni degli ostaggi in luoghi sicuri per consegnarli alla Croce Rossa. Finora, il gruppo terrorista non ha ricevuto una risposta ufficiale in merito alle liste dei detenuti di cui ha chiesto il rilascio. I negoziati per la seconda fase inizieranno al completamento dello scambio di prigionieri.

09:25

Macron: “Accordo segni la fine della guerra e apertura per soluzione due Stati”

“Un’immensa speranza per gli ostaggi e le loro famiglie, per i palestinesi di Gaza, per la regione”. Così in un post su X il presidente francese Emmanuel Macron commenta l’accordo raggiunto nella notte per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza, accogliendo “con favore gli sforzi del presidente Trump e dei mediatori del Qatar, dell’Egitto e della Turchia per raggiungere questo obiettivo”. Esortando le parti “a rispettarne rigorosamente i termini”, il presidente francese sottolinea che “questo accordo deve segnare la fine della guerra e l’apertura di una soluzione politica basata sulla soluzione dei due Stati”. “La Francia è pronta a contribuire a questo obiettivo. Ne discuteremo questo pomeriggio a Parigi con i nostri partner internazionali”, conclude Macron, in un riferimento alla riunione dei ministri degli Esteri di Italia, Francia, Germania e Regno Uniti con i colleghi di Egitto, Giordania, Qatar, Arabia Saudita ed Emirati.

09:20

Smotrich: “Gioia per ostaggi ma no a ritorno alla via di Oslo”

Il leader di estrema destra e ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich, ha detto di vivere emozioni “contrastanti” dopo l’accordo con Hamas sulla base del piano di pace in 20 punti proposto da Donald Trump. “Immensa gioia per il ritorno di tutti i nostri fratelli rapiti! Grande paura delle conseguenze dello svuotamento delle prigioni e del rilascio della prossima generazione di leader del terrore, che farà di tutto per continuare a versare fiumi di sangue ebraico, Dio non voglia”, scrive su X. Smotrich aggiunge che non bisognsa tornare alla “via di Oslo” e alle idee “sbagliate del 6 ottobre”. “Non si diventi nuovamente dipendenti da una calma artificiale, da abbracci diplomatici e cerimonie sorridenti, ipotecando il futuro e pagando prezzi orribili”, conclude.

09:09

Costa: “Accordo opportunità cruciale per soluzione 2 Stati”

“Accolgo con favore l’accordo raggiunto sulla fase iniziale della proposta di pace presentata dal presidente degli Stati Uniti. La sua attuazione apre la strada al tanto atteso rilascio di tutti gli ostaggi israeliani, a un cessate il fuoco a Gaza e alla fine della grave crisi umanitaria sul campo. Apprezzo gli sforzi diplomatici di Stati Uniti, Egitto, Qatar e Turchia che hanno reso possibile questa svolta. Si tratta di un’opportunità cruciale che deve essere sfruttata per gettare le basi di una pace duratura, fondata sulla soluzione dei due Stati”. Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa.

08:59

Abbas: “Accordo sia preludio a soluzione politica sostenibile”

Il Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, accoglie “con favore” il raggiungimento di un accordo di cessate il fuoco a Gaza. In una dichiarazione, l’Anp afferma che “il Presidente esprime la speranza che questi sforzi possano fungere da preludio al raggiungimento di una soluzione politica sostenibile che ponga fine all’occupazione israeliana e porti alla creazione di uno Stato palestinese lungo i confini del 4 giugno 1967”. Abbas ringrazia il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e tutti i mediatori, “offrendo loro aiuto per garantire il successo dell’accordo” e sottolinea l’importanza che tutte le parti “si impegnino rapidamente a firmare l’accordo e a rilasciare tutti gli ostaggi e i prigionieri”.

08:55

Erdogan: “Profondamente lieto dell’accordo, grazie Trump”

“Sono profondamente lieto che i negoziati Hamas-Israele, condotti a Sharm El-Sheikh con il contributo della Turchia, abbiano portato a un cessate il fuoco a Gaza”. Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. “Rivolgo i miei più sentiti ringraziamenti al Presidente degli Stati Uniti Trump, che ha dimostrato la necessaria volontà politica per incoraggiare il governo israeliano a raggiungere il cessate il fuoco, nonché ai nostri Paesi fratelli Qatar ed Egitto, che hanno fornito un sostegno significativo al raggiungimento dell’accordo”, ha aggiunto il leader turco in un messaggio diffuso su X.

08:52

Media, “Hamas pronta a passi difficili, disarmo ed esilio”

Una fonte vicina ad Hamas ha dichiarato a Ynet che “l’organizzazione è pronta a mostrare grande flessibilità nei negoziati con Israele, in base al piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump”. Secondo la fonte, “il movimento dovrà affrontare le fasi più difficili del piano, tra cui il disarmo e l’esilio dei leader, ma ciò è necessario per impedire la ripresa dei combattimenti. L’accordo attuale include la prima fase del piano e i negoziati per la seconda fase inizieranno immediatamente. Il cessate il fuoco continuerà finché entrambe le parti manterranno il loro impegno”, si legge su Ynet.

08:37

Von der Leyen, ora tutte le parti rispettino accordo

“Accolgo con favore l’annuncio di un accordo per garantire un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi a Gaza, basato sulla proposta presentata dal presidente degli Stati Uniti. Lodo gli sforzi diplomatici degli Stati Uniti, del Qatar, dell’Egitto e della Turchia nel raggiungere questa svolta. Sono anche incoraggiata dal sostegno del Governo di Israele e dell’Autorità Palestinese. Ora, tutte le parti devono rispettare pienamente i termini dell’accordo. Tutti gli ostaggi devono essere rilasciati in sicurezza. Deve essere stabilito un cessate il fuoco permanente. Le sofferenze devono finire”. Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “L’Ue continuerà a sostenere la consegna rapida e sicura degli aiuti umanitari a Gaza. E quando sarà il momento, saremo pronti ad aiutare con la ripresa e la ricostruzione. L’opportunità di oggi deve essere colta. E’ l’opportunità di forgiare un percorso politico credibile verso una pace e una sicurezza durature. Un percorso saldamente ancorato alla soluzione a due Stati”, aggiunge.

08:29

Idf, cominciati preparativi per il ritiro da Gaza

L’esercito israeliano ha annunciato di aver avviato i preparativi e di aver definito un protocollo per ripiegare “presto” sulla linea della prima fase del ritiro da Gaza. “L’esercito ha avviato i preparativi operativi per attuare l’accordo di cessate il fuoco” si legge in una nota, “Nell’ambito di questo processo, sono in corso i preparativi e un protocollo di combattimento per raggiungere rapidamente le linee di schieramento modificate”. L’esercito ha assicurato che rimarrà schierato a Gaza ed è pronto a “qualsiasi sviluppo operativo”. La proposta di tregua del presidente degli Stati Uniti Donald Trump prevede che l’esercito israeliano debba effettuare un ritiro iniziale da Gaza fino alla “linea gialla”, a una profondità di circa 1,5 chilometri nel punto più stretto e 6,5 chilometri nel punto più largo dalla linea di demarcazione tra Gaza e Israele. Il ritiro deve avvenire prima di lunedì, giorno in cui Trump ha annunciato che le milizie di Hamas rilasceranno i 48 ostaggi, vivi e morti, ancora nelle loro mani. Secondo il quotidiano Haaretz, questa prima fase del ritiro garantirà la localizzazione degli ostaggi trattenuti dal suo braccio armato, le Brigate Ezzedine Al Qassam, ma anche da altri gruppi, come la Jihad islamica. Il calendario delle altre fasi del ritiro delle truppe israeliane non è ancora stato reso noto. Una volta raggiunta la “linea gialla”, rimarranno presenti in circa metà dell’enclave (finora ne controllavano oltre l’80%).

(reuters)

08:16

Fonte Hamas, 1.950 prigionieri liberi per 20 ostaggi vivi

Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato che Israele rilascerà 1.950 prigionieri palestinesi in cambio di 20 ostaggi ancora in vita: la cifra include 250 ergastolani e altri 1.700 detenuti dall’inizio della guerra. Lo scrive il Times of Israel. Lo scambio dovrebbe avvenire entro 72 ore dall’entrata in vigore dell’accordo, che è stato anche “concordato con le fazioni palestinesi”, afferma un’altra fonte interna a Hamas.

08:06

Tajani: “Nobel a Trump? se raggiunge obiettivo pace il titolo ce l’ha”

“Qualche mese fa sembrava una boutade, ma se raggiunge l’obiettivo della pace” in Medio Oriente “certamente un titolo per concorrere per il premio Nobel ce l’ha sicuramente”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervistato da Rtl, ha risposto alla domanda se Donald Trump possa davvero aspirare al Nobel per la pace, che verrà assegnato domani. “Si è impuntato ed aveva ragione – ha sottolineato il titolare della Farnesina – perché il risultato lo sta ottenendo, si può essere d’accordo o meno con lui, ma il risultato lo sta raggiungendo, è incontrovertibile”.

08:05

Media, ‘famiglie ostaggi invitano Trump a parlare in piazza’

Il Forum dei familiari degli ostaggi israeliani ha invitato con una lettera il presidente americano Donald Trump a venire a tenere un discorso a Tel Aviv nella piazza ribattezzata Piazza degli Ostaggi, dopo la notizia dell’accordo raggiunto. Lo scrive Haaretz.

07:49

L’Idf: “Preparativi in corso per attuare l’accordo”

L’esercito israeliano ha dichiarato di aver iniziato i preparativi operativi per l’attuazione dell’accordo su Gaza e ha aggiunto di continuare a essere schierato nella regione e di prepararsi a qualsiasi sviluppo operativo.

07:29

Pizzaballa: accordo dona fiducia, cammino verso pace

“Indubbiamente è una bella notizia. La strada verso la pace è lunga ma bisogna cominciare in qualche modo. Questi gesti, soprattutto la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri, il parziale, almeno iniziale ritiro dell’esercito israeliano, danno quella fiducia necessaria per continuare”. Con queste parole al Sir il patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, commenta l’accordo sul cessate il fuoco tra Hamas e Israele.
“Questa prima fase ne aprirà delle altre – aggiunge – e creerà un clima nuovo che aiuterà anche nella distribuzione degli aiuti. Tornare alla normalità, alla vita ordinaria non si potrà ancora perché la situazione è disastrosa ma è necessario cominciare a ripensarla”.

07:29

Video / Il momento in cui Trump riceve il biglietto da Rubio sull’intesa

Trump riceve un bigliettino da Rubio e poi annuncia l’intesa tra Israele e Hamas

06:44

Tajani: pace è vicina

“La pace è vicina. Giungono notizie ottime, ma non basta la firma. Ora bisogna difendere questa tregua ed inizia il lavoro”. Lo afferma a Rainews sul Medio oriente il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

06:32

Gaza: la Protezione civile segnala bombardamenti dopo l’annuncio dell’accordo

La Protezione civile di Gaza ha riferito di diversi attacchi israeliani sul territorio, avvenuti dopo l’annuncio, nella notte, di un primo accordo tra Israele e Hamas in vista di un cessate il fuoco. “Dall’annuncio, questa notte, di un accordo sul quadro proposto di un cessate il fuoco, sono state segnalate diverse esplosioni, in particolare nel nord di Gaza”, ha dichiarato uno dei suoi responsabili, Mohammed Al-Mughayyir, citando in particolare “intensi raid aerei sulla città di Gaza”. Il corrispondente di Al Jazeera ha anche riferito di attacchi aerei sul centro di Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza.

06:07

Il presidente israeliano Herzog: “Trump merita sicuramente il Nobel per la pace”

Il presidente israeliano Isaac Herzog definisce quella di oggi “una mattinata di notizie storiche ed epocali”. Lo riportano i media dello Stato ebraico. Herzog ringrazia il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il team negoziale e i mediatori. Esprime inoltre i suoi “più profondi ringraziamenti” al presidente americano Donald Trump per la sua “incredibile leadership nel garantire il rilascio degli ostaggi, porre fine alla guerra e creare speranza per una nuova realtà in Medio Oriente. Non c’è dubbio – sottolinea – che meriti il ;;premio Nobel per la pace per questo”. Herzog afferma che se Trump visiterà Israele nei prossimi giorni “sarà accolto con immenso rispetto, affetto e gratitudine dal popolo” dello Stato ebraico.

06:07

Trump: saremo coinvolti in mantenimento pace a Gaza

In un’intervista alla Fox News, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che Hamas inizierà a rilasciare gli ostaggi “probabilmente” lunedì. “Questo va oltre Gaza”, ha dichiarato Trump nel corso di un’intervista telefonica, “si tratta della pace in Medio Oriente”. Trump ha anche affermato che in futuro Gaza sarà un “luogo pacifico e molto più sicuro” e che gli Stati Uniti continueranno a impegnarsi per garantirne la sicurezza e la prosperità. “Gli altri paesi della regione contribuiranno alla ricostruzione perché dispongono di enormi ricchezze”, ha affermato Trump, aggiungendo che gli Stati Uniti si impegneranno “per aiutarli a raggiungere il successo e a mantenere la pace”.

05:21

Abc News: “Ancora nessun accordo su disarmo Hamas”

I colloqui a Sharm el-Sheikh si sono concentrati su cosa sarebbe successo nei primi giorni e nelle prime settimane dell’accordo. I colloqui si sono concentrati su un ritiro parziale israeliano da Gaza e su uno scambio di ostaggi con prigionieri palestinesi. Alcuni dei punti più controversi, come il disarmo di Hamas e la questione della governance a Gaza, dovranno essere negoziati in seguito. Lo afferma Abc News, che cita funzionari a conoscenza del dossier.

05:03

Trump: Gaza verrà ricostruita

Le forze armate israeliane continuano a circondare Gaza City e ritengono estremamente pericoloso tornarvi. Lo afferma un portavoce dell’esercito israeliano. La zona a nord di Gaza è ancora considerata una zona di combattimento pericolosa. E’ necessario astenersi dal tornare a nord o dall’avvicinarsi alle zone in cui l’esercito è schierato e opera nella Striscia di Gaza.

05:02

Idf ai palestinesi: non tornate a Gaza City

Le forze armate israeliane continuano a circondare Gaza City e ritengono estremamente pericoloso tornarvi. Lo afferma un portavoce dell’esercito israeliano. La zona a nord di Gaza è ancora considerata una zona di combattimento pericolosa. E’ necessario astenersi dal tornare a nord o dall’avvicinarsi alle zone in cui l’esercito è schierato e opera nella Striscia di Gaza.

04:28

Festa anche per le strade di Tel Aviv

(reuters)

04:26

Trump: “Tutti gli ostaggi verranno rilasciati lunedì”

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato a Fox News che gli ostaggi saranno probabilmente rilasciati lunedì, dopo aver annunciato in precedenza un accordo tra Israele e Hamas sulla prima fase di un cessate il fuoco. “Loro [gli ostaggi] si trovano in una situazione terribile lì. Sono sepolti in profondità”, dice Trump, riferendosi ai tunnel di Hamas sotto Gaza. “Mentre parliamo, si sta facendo di tutto per liberare gli ostaggi”. “Pensiamo che torneranno tutti lunedì… e questo includerà anche i corpi dei morti”, aggiunge.

04:10

Ordine notturno dell’Idf: “Truppe restino pronte a qualsiasi scenario”

Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano che il capo di Stato maggiore Eyal Zamir ha emesso stanotte un ordine affinché le truppe “si tengano pronte a qualsiasi scenario”, mentre l’esercito si prepara al ritorno degli ostaggi e a un parziale ritiro delle forze nella Striscia di Gaza come parte dell’accordo di cessate il fuoco raggiunto tra Israele e Hamas. Una dichiarazione delle Idf citata dai media israeliani afferma che i soldati opereranno “in conformità con gli ordini del livello politico e le fasi dell’accordo, e con responsabilità, salvaguardando al contempo i nostri soldati”. Le Idf sottolineano inoltre che “continueranno ad agire per realizzare gli obiettivi della guerra e per salvaguardare i cittadini dello Stato di Israele su tutti i fronti”.

03:23

Media arabi: nella notte altri attacchi Israele su Gaza

Il corrispondente di Al Jazeera da Gaza ha riferito che gli aerei da guerra israeliani hanno lanciato raid sulla città nelle prime ore di oggi. I raid coincidono con l’annuncio da parte del Presidente degli Stati Uniti e dei mediatori di un accordo per porre fine alla guerra a Gaza. La tv ‘Al-Aqsa’ ha riferito che diverse zone di Gaza City sono state sottoposte a pesanti bombardamenti dell’artiglieria israeliana prima dell’alba di oggi, nonostante l’annuncio di un accordo per porre fine alla guerra nella Striscia.

03:22

Guterres: ora tutti rispettino l’accordo

“Accolgo con favore l’annuncio di un accordo per garantire un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza, sulla base della proposta avanzata dal Presidente degli Stati Uniti. Elogio gli sforzi diplomatici di Stati Uniti, Qatar, Egitto e Turchia nel mediare questa svolta disperatamente necessaria. Esorto tutti gli interessati a rispettare pienamente i termini dell’accordo”. Lo scrive il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.
Guterres prosegue: “Tutti gli ostaggi devono essere rilasciati in modo dignitoso. Deve essere garantito un cessate il fuoco permanente. I combattimenti devono cessare una volta per tutte.

02:55

Trump accetta, parlerò alla Knesset

“Probabilmente nei prossimi giorni visiterò Israele e potrei rivolgermi alla Knesset. Vogliono che tenga un discorso alla Knesset e, se lo desiderano, lo farò sicuramente. Per raggiungere questo accordo si sono uniti gli sforzi di tutto il mondo, compresi i Paesi ostili, e questo è un grande risultato. La mia chiamata con Netanyahu è stata fantastica, lui è molto contento e dovrebbe esserlo anche lui”.
Lo ha affermato il Presidente degli Stati Uniti, Domald Trump, in un colloquio con ‘Axios’.

02:48

Telefonata Trump-Netanyahu: “Emozionante”

L’ufficio del primo ministro israeliano riferisce che Benyamin Netanyahu ha appena parlato con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. “I due leader hanno avuto una conversazione molto emozionante e calorosa, e si sono congratulati a vicenda per lo storico risultato ottenuto con la firma dell’accordo per la liberazione di tutti gli ostaggi. Netanyahu ha ringraziato Trump per tutti i suoi sforzi e per la sua leadership a livello globale, il presidente ha elogiato il premier per la sua guida determinata e per le azioni che ha intrapreso”.

02:32

Bbc: “Il rilascio di Barghouti fuori dall’accordo”

Israele ha respinto l’inclusione di Marwan Barghouti nell’accordo di scambio dei prigionieri, nonostante l’insistenza di Hamas sul suo rilascio. Lo riporta la Bbc citando un alto funzionario palestinese.

02:21

I familiari degli ostaggi ringraziano Trump

Donald Trump ha condiviso su Truth un video inviatogli da alcuni familiari degli ostaggi. “Il presidente ce l’ha fatta, ha annunciato che i nostri cari stanno tornando a casa”, dicono le famiglie del video ringraziando Trump. “Non smetteremo di combattere finché non tornerà l’ultimo dei 48 ostaggi”, dicono ancora i parenti tra i quali Lavi-Miran, moglie dell’ostaggio Omri Miran, e Yotam Cohen, fratello del soldato catturato Nimrod Cohen.

02:19

Israele in cambio degli ostaggi rilascerà duemila detenuti

Hamas fa sapere che “l’accordo raggiunto con Israele prevede la liberazione di duemila detenuti palestinesi in cambio del rilascio degli ostaggi vivi ancora prigionieri. Lo scambio dovrà avvenire entro 72 ore dall’attuazione dell’accordo”.

02:13

Trump in Medio Oriente la prossima settimana

Una fonte israeliana a conoscenza dei dettagli dell’accordo tra Israele e Hamas ha affermato che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dovrebbe visitare il Paese all’inizio della prossima settimana e parlare alla Knesset. Questo dopo che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha parlato con lui e lo ha invitato a visitare Israele.

01:58

Hamas: “Si costringa Israele a rispettare l’accordo”

Hamas ha affermato in una dichiarazione che l’accordo prevede “la fine della guerra a Gaza, il ritiro dell’occupazione, l’ingresso di aiuti e uno scambio di prigionieri”. Hamas ringrazia poi tutti i mediatori coinvolti: Qatar, Egitto e Turchia. “Apprezziamo anche gli sforzi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che mira a porre fine definitivamente alla guerra e a un ritiro completo dell’occupazione dalla Striscia di Gaza”, si legge nella dichiarazione. Hamas ha inoltre esortato i mediatori a costringere Israele “ad attuare pienamente i requisiti dell’accordo e a non permettergli di eludere o ritardare l’attuazione di quanto concordato”.

01:55

A Gaza si festeggia per strada

I media israeliani riferiscono che gli abitanti di Gaza stanno festeggiando per le strade della Striscia dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che Israele e Hamas hanno concordato la prima fasedel piano di cessate il fuoco.

(reuters)

01:17

L’Idf si ritirerà da gran parte della Striscia

Secondo funzionari israeliani, citati da Haaretz, “le mappe del ritiro sono state aggiornate e Israele si ritirerà dalla maggior parte delle città, tranne Rafah“. Le forze israeliane, secondo quanto riferito, si ritireranno completamente anche da Gaza City.

01:12

Netanyahu: “Riporteremo a casa tutti gli ostaggi”

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che Israele riporterà a casa tutti gli ostaggi tenuti da Hamas a Gaza, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e i mediatori hanno riferito di un accordo per porre fine alla guerra di Gaza. “Con l’aiuto di Dio li riporteremo tutti a casa”, ha affermato l’ufficio di Netanyahu in una breve dichiarazione.

01:10

Ancora Trump: “Giornata storica”

Trump, sempre via Truth, ha voluto ringraziare tutti i protagonisti della trattativa: “Tutte le parti saranno trattate equamente! Questo è un grande giorno per il mondo arabo e musulmano, Israele, tutte le nazioni circostanti e gli Stati Uniti d’America, e ringraziamo i mediatori di Qatar, Egitto e Turchia, che hanno collaborato con noi per rendere possibile questo evento storico e senza precedenti. Benedetti gli operatori di pace!”.

01:02

Tv israeliane: “Alle 11 la firma dell’accordo di pace”

L’accordo sul rilascio di tutti gli ostaggi e la fine della guerra a Gaza sarà firmato giovedì alle 12, (le 11 in Italia). Lo riferiscono le tv israeliane.

00:52

L’accordo: gli ostaggi saranno rilasciati sabato

Iniziano a trapelare i punti dell’intesa. Israele lascerà tutte le città della Striscia tranne Rafah e gli ostaggi saranno liberati sabato

00:51

Trump: “Accordo raggiunto, presto ostaggi liberi”

L’annuncio di Trump su Truth: “Sono molto orgoglioso di annunciare che Israele e Hamas hanno entrambi firmato la prima fase del nostro piano di pace. Ciò significa che tutti gli ostaggi saranno rilasciati molto presto e Israele ritirerà le sue truppe secondo una linea concordata, come primo passo verso una pace forte e duratura. È una giornata storica”.

00:45

Media: annuncio accordo su Gaza è imminente

Le questioni più importanti nei negoziati su Gaza sono state risolte e ciò che resta da definire è solo una questione procedurale, secondo quanto riferito al Times of Israel da due fonti informate sui negoziati in Egitto. Secondo quanto affermano le fonti, l’annuncio dell’accordo è imminente.

00:34

Famiglie degli ostaggi aspettano con ansia l’annuncio di Trump

Le famiglie degli ostaggi tenuti a Gaza attendono con ansia l’atteso post sui social media del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in cui dichiara un accordo per porre fine alla guerra tra Israele e Hamas.
“È impossibile respirare”, twitta Yotam Cohen, fratello del soldato preso in ostaggio Nimrod Cohen. Ditza Or, la madre del prigioniero Avinatan Or, condivide una citazione dal Libro di Isaia sull'”annuncio della pace, l’annuncio della buona novella, l’annuncio della salvezza”. Lo riporta il Times of Israel.

00:27

Media: Hamas ha accettato accordo, la firma in Egitto giovedì

Fonti della “resistenza palestinese” hanno riferito al canale televisivo al-Mayadeen, affiliato a Hezbollah, che Hamas ha accettato un accordo di cessate il fuoco a Gaza, aggiungendo che sarà firmato giovedì in Egitto. Lo riporta il Times of Israel.

23:51

Axios: un accordo su Gaza forse già stasera

Un funzionario israeliano ha affermato che un accordo su Gaza potrebbe essere raggiunto già stasera: lo scrive il giornalista di Axios Barak Ravid.

23:51

Trump si prepara ad annunciare accordo tregua Gaza

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si sta preparando ad annunciare il raggiungimento di un accordo per una tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi sul suo social network Truth Social. E’ quanto emerge da un biglietto consegnatogli dal segretario di Stato, Marco Rubio, e fotografato da Afp. L’accordo è “molto vicino”, si legge nella nota manoscritta, “abbiamo bisogno che tu approvi rapidamente un annuncio su Truth Social in modo che tu possa essere il primo ad annunciare l’accordo”.

23:47

Media: “Trump approva post per l’ annuncio sull’accordo a Gaza”

Nel biglietto che Marco Rubio ha passato al presidente Usa si chiedeva a Donald Trump di approvare il post su Truth Social sull’accordo a Gaza “così potrai annunciare l’accordo per primo”. Lo riporta Ap pubblicando il foglio della nota passata da Rubio con scritto in cima ‘molto vicino’. Il presidente ha risposto ok e poi ha chiuso la tavola rotonda.

23:47

Trump riceve biglietto Rubio e lascia conferenza stampa

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha lasciato la conferenza stampa in corso alla Casa Bianca dopo aver ricevuto un biglietto del segretario di Stato, Marco Rubio, che gli chiedeva di approvare un post da pubblicare sulle reti sociali in merito al raggiungimento di un accordo tra Israele e Hamas. “Ho appena ricevuto una nota dal segretario di Stato che mi dice che siamo molto vicini a un accordo in Medio Oriente e avranno bisogno di me abbastanza presto”, si è congedato Trump dai cronisti, “devo andare ora per provare a risolvere i problemi in Medio Oriente”. Sul biglietto di Rubio, a quanto testimoniano i cronisti presenti, c’era scritto: “C’è bisogno che approviate presto un post su Truth Social così che possiate annunciare l’accordo per primi”.

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