Sarà presentato sabato pomeriggio alle 17.30, al Castello dei Conti di Modica, il libro di Marcello Alessandra dal titolo “Ninni Cassarà. Il bambino che divenne poliziotto”; l’iniziativa è a cura dell’associazione culturale Il Golfo, con la collaborazione del Comune e del Rotary Club di Alcamo.
Il libro “Ninni Cassarà. Il bambino che divenne poliziotto” racconta la vita e l’eredità di Ninni Cassarà, poliziotto palermitano ucciso dalla mafia. Un testo intenso, intimo, familiare che ripercorre in modo non retorico la vita di un uomo che ha creduto nelle istituzioni e per lo Stato ha dato la propria vita. Un racconto che ci riporta nella Sicilia degli anni ’80, “gestita” dal potere mafioso, convinto del proprio ruolo di antistato, una realtà intrisa di “mafiosità e silenzi”.
L’autore Marcello Alessandra esplora i momenti salienti della vita di Cassarà, arricchiti da testimonianze di persone a lui direttamente o indirettamente vicine, come la sorella Rosalba Cassarà, il giudice Alfredo Morvillo, il dottore Francesco Accordino e la funzionaria della Squadra Mobile di Palermo Carla Marino. Ambientato nella Palermo degli anni Ottanta, il testo celebra l’eroismo di Cassarà e rivela anche il lato più personale e umano, oltre a raccontare la lotta contro il potere mafioso e la dedizione alla liberazione della città.
C’è anche il senso dell’amicizia che ha legato Ninni Cassarà ai suoi uomini: Beppe Montana, Roberto Antiochia, Lillo Zucchetto, Natale Mondo; “i suoi ragazzi” che non lo hanno mai lasciato solo, insieme al ricordo di Rocco Chinnici.
Biografia
Vicedirigente della Squadra mobile di Palermo, riconosciuto come uno dei migliori investigatori della Polizia del capoluogo siciliano, Cassarà aveva guidato insieme ai colleghi americani l’operazione Pizza Connection, che portò all’arresto di decine di mafiosi tra Italia e Stati Uniti.
Molte le operazioni contro la mafia, portate avanti insieme al suo amico e collaboratore Beppe Montana, sotto il coordinamento del pool antimafia della Procura di Palermo.
Storia
Intorno alle 14.30 del 6 agosto 1985, il Vicequestore Cassarà stava facendo rientro a casa, in viale Croce Rossa a Palermo, insieme a tre collaboratori della propria sezione. Quando l’Alfetta blindata con i quattro poliziotti entrò nel cortile del palazzo dove abitava il Vicequestore, dall’ammezzato di un edificio vicino, un commando composto da nove mafiosi armati di kalashnikov fece fuoco. Ninni Cassarà e Roberto Antiochia morirono sul colpo, un terzo agente venne gravemente ferito. Il quarto agente, Natale Mondo, si salvò per miracolo riparandosi sotto la vettura.