ROVIGO – Un codice di comportamento chiaro e misure di prevenzione con l’obiettivo di promuovere, nel mondo dello sport, la parità di genere tra uomo e donna, la tutela dei minori e il contrasto effettivo ed efficace a ogni forma di violenza di genere e di discriminazione, attraverso l’adozione di misure di prevenzione e presidi di controllo.

Da circa un anno Rugby Rovigo Delta e Monti Rugby Rovigo Junior non solo si sono adeguate alla Legge, e alle disposizioni del Coni e della Federazione Italiana Rugby, ma hanno fatto un passo ulteriore. Il 31 agosto 2023 il Presidente Federale FIR – con delibera n. 1/2023-2024 – ha deliberato e adottato le Linee Guida al fine di assicurare l’effettività dei diritti dei tesserati e le relative tutele, con particolare riguardo alla tutela dei minori. Di fatto le due società si sono affidate ad un legale, e ad uno psicologo dello sport, per raccogliere in forma anonima eventuali segnalazioni (via mail o per raccomandata) di criticità gravi, e per prevenire eventuali comportamenti pericolosi.

Con il club manager della Rugby Rovigo Delta Andrea Trombini, ed il presidente della Monti Rugby Rovigo Junior, Damiano Libralon, l’avvocato Michele Avanzi (che segue anche il Calcio Padova), collaboratore della Forvis Mazars, ha spiegato in cosa consiste il Safeguarding e le linee guida sposate dalle due società. Piuttosto frequentemente nel mondo scolastico e sportivo emergono casi di bullismo e maltrattamenti, con il sostegno dello psicologo dello Sport Andrea Appierto, le due società stanno lavorando per evitare il sorgere del fenomeno.

“Abbiamo attivato dei presidi ed un progetto per evitare abusi, violenza e discriminazione – ha evidenziato l’avvocato Michele Avanzi – sulla base degli esiti dell’attività di risk assessment, abbiamo individuato le aree di operatività nel cui ambito vi è il rischio potenziale di commissioni delle condotte costituenti fattispecie di abuso discriminazione e violenza”. In particolare, i processi di rischio individuati sono molteplici, dalla gestione delle attività sportive, spazi e luoghi comuni dedicati all’attività sportiva (spogliatoi, docce, sale comuni, palestra e campi d’allenamento), trasporti (viaggi, pernottamenti e trasferte), nonché la gestione dei rapporti con gli esercenti la responsabilità genitoriale o soggetti preposti, e i Social. 

“Andiamo costruito un modello rispetto e un codicedi condotta dalla A allaZ – ha sottolineato l’avvocato Avanzi – l’eventuale segnalazione ha l’obbligo di riservatezza per evitare ritorsioni”. Ma attenzione, il Safeguarding non si sostituisce alle forze dell’ordine o alla Procura, in caso di condotte delittuose c’è l’obbligo di segnalazione agli organi preposti (Procura Fir e Procura della Repubblica). Da quando è stato attivato il servizio, ovvero da circa un anno, non ci sono state segnalazioni. L’accordo è triennale.

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