Una bambina malata, un video straziante e una raccolta fondi che si rivela falsa: a cadere nella trappola è stato Emis Killa. Scoperta la truffa dopo aver contattato GoFundMe, il rapper ha scelto di mettere in guardia i suoi follower, ma non tutti hanno apprezzato la sua sincerità. Alcuni haters, infatti, hanno insinuato che il gesto fosse un modo per farsi pubblicità.
In risposta alle critiche, Emis Killa non ha replicato: «Ragazzi, non so se ridere o farmi girare i c******i. Non so se avete capito cosa in questo momento qualcuno sta insinuando, ovvero che io ho fatto questa denuncia sociale riguardo alla truffa speculando sui bambini malati per un tornaconto personale. Cioè, non per segnalare che ci sono degli infami, che ancora tra l’altro stanno raccogliendo soldi perché vedo che i profili sono ancora lì, usando le immagini di una bambina che, ahimè, ho scoperto che è pure venuta a mancare».
Il rapper ha chiarito il punto centrale della sua denuncia, sottolineando di non aver mai cercato pubblicità attraverso la beneficenza: «Secondo queste persone io dovevo stare zitto, farmi ridare i soldi e non dire niente, perché sennò è per farti bello. Se non fosse chiaro il focus: il punto non era sulla mia beneficenza, perché la beneficenza l’ho sempre fatta in privato, fino a prova contraria, finché non saltava fuori questa roba della truffa, nessuno sapeva un c*o neanche di questo di gesto, perché io le cose le faccio per conto mio. Però se permettete, se vengo a scoprire una roba del genere, quantomeno mi premuro che nessuno venga inc**o come hanno fatto con me e che non si arricchiscano questi infamoni».
Con chi lo ha accusato di voler apparire, Emis Killa si è arrabbiato: «Mannaggia a voi. Prima dite: “Fai denuncia sociale!”. Poi se lo fai, rompete i c******i. Non siete mai contenti». E aggiunge, in una seconda storia Instagram: «Comunque “bagai” arriverà il giorno in cui mi alzo veramente con il piede sinistro e incontro uno di questi per strada e gli dico “ciao, senti ma cosa hai detto su Instagram?”», mimando il gesto di una testata.