A luglio 2024 era finita al centro di un’inchiesta dopo che la madre, inorridita, aveva scoperto i corpi senza vita di due gemelli nascosti in fondo all’armadio e aveva immediatamente chiamato la polizia. E adesso, un anno e quattro mesi di indagini, è stata arrestata dalla polizia di Reggio Calabria perché – hanno svelato i primi accertamenti – quei due neonati li avrebbe uccisi lei.

Le accuse

Una ragazza di venticinque anni di Reggio Calabria è finita ai domiciliari con braccialetto elettronico e un’accusa pesantissima – omicidio, soppressione e occultamento di cadavere – che riguarda non solo i due neonati morti a luglio 2024, ma anche un terzo bambino, presumibilmente dato alla luce tre anni fa, nel 2022.

Il fidanzato indagato per favoreggiamento

Una circostanza emersa dall’analisi delle chat della venticinquenne con il fidanzato, adesso indagato per favoreggiamento. A luglio invece avrebbe fatto tutto da sola. Le indagini avviate dalla procura di Reggio Calabria, guidata dal procuratore capo Giuseppe Borrelli, hanno svelato che il giorno del parto la ragazza era sola in casa. A confermarlo le immagini delle telecamere di zona, concordi con le dichiarazioni dei familiari, che fin dal principio hanno sostenuto di non aver mai saputo nulla della gravidanza, che la venticinquenne sarebbe riuscita a nascondere a tutti.

La gravidanza sempre occultata

Qualche tempo prima del parto, aveva avuto una forte emorragia che l’aveva costretta ad andare in ospedale, ma ai familiari non aveva detto nulla dell’esito della visita. Lo stesso non ha potuto fare dopo aver dato alla luce i due gemellini: mentre era in pronto soccorso per una nuova, importante emorragia, la madre ha scoperto i due corpi in fondo all’armadio e subito ha chiamato la polizia.

La scoperta della gravidanza del 2022

Rimane il mistero sul corpo del primo neonato, presumibilmente dato alla luce nel 2022. Analizzando il telefono della ragazza e del compagno, è emerso che per mesi fra i due ci siano state tensioni e “forti disaccordi circa il fatto di tenere o meno il figlio”. Una guerra – evidenziano gli inquirenti – durata fino al mese di agosto, data in cui la donna avrebbe partorito e soppresso il corpo del neonato appena dato alla luce. E adesso si cerca il corpo di quel bimbo.

Cani molecolari e georadar per trovare il corpo

Questa mattina, la Squadra Mobile ha perquisito con cani molecolari e georadar casa e cortili dei due giovami così come giardini e terreni a cui loro o i congiunti potessero accedere. Al momento però non sembra che la ricerca abbia avuto alcun esito.