Tony Effe è senza dubbio uno fra i personaggi più discussi del momento. Il rapper, divenuto da poco padre di Priscilla, figlia nata dall’amore per Giulia De Lellis, nonostante sia famosissimo ha sempre protetto la sua vita privata. Proprio per questo il pubblico conosce poco o niente riguardo le origini di Tony Effe e della sua famiglia.

Chi sono i genitori di Tony Effe

Classe 1991, Tony Effe è nato a Roma e il suo vero nome è Nicolò Rapisarda. Il rapper è figlio di Salvatore Rapisarda, orafo romano, mentre sua madre di chiama Annarita ed è una cuoca e cameriera. Il cantante è cresciuto nella Capitale ed è l’unico figlio della coppia. Dal padre ha ereditato la passione per i gioielli tanto che ha rivelato più volte che a creare anelli e orecchini che indossa sarebbe proprio il signor Salvatore.

In passato Tony aveva anche seguito un corso di gemmologia, quando non sapeva ancora che strada avrebbe preso la sua vita. Mamma Annarita è stata un grande punto di riferimento per l’artista ed è stata proprio lei a introdurlo nel mondo dello spettacolo. Nel passato del fidanzato di Giulia De Lellis infatti ci sono numerosi ruoli come attore e comparsate in film famosi. Ha preso parte a Viaggi di nozze con Carlo Verdone e Paparazzi, film di Neri Parenti. Riguardo quest’ultima esperienza cinematografica Tony Effe aveva rivelato un divertente aneddoto: “C’era Massimo Boldi in carrozzina con la gamba ingessata. Doveva spingere una dottoressa con quattro siringhe puntate verso il mio culetto. Piangevo. Mamma mi disse: ‘Se fai il bravo ti compro la PlayStation’. E ho smesso subito”.

Tony Effe e il rapporto con i genitori

Ma che rapporto ha Tony Effe con i genitori? Qualche tempo fa a parlarne era stato proprio il signor Salvatore Rapisarda che in un servizio delle Iene aveva svelato di avere un legame particolare con il figlio.

“Lui ha un modo arrogante, ha una corazza – aveva rivelato -. Se tu lo sfiori lui ti dice: ‘Ao lasciame sta’, ma io lo voglio sentire. È mio figlio, l’ho fatto io. Lui vive a Milano, io a Roma. A parte i messaggi non c’è un dialogo bello completo. Questa cosa non è che mi faccia stare proprio male però ci penso costantemente”. E se sua madre, sempre nello stesso servizio, aveva bocciato le canzoni di Tony Effe, per via dei testi piuttosto forti, il cantante aveva ammesso di aver avuto un’adolescenza piuttosto turbolenta.

In particolare aveva rivelato di aver ricevuto 150 euro di paghetta a settimana. “Ero un povero del centro – aveva detto -. La mia rivalsa era economica, non vengo dalle case popolari, ma abitavo in una casa da 90 metri quadri e mi sentivo inferiore quando andavo a casa del figlio di X che aveva la casa con la piscina a Capalbio. Son sempre stato in fissa con i soldi. Cioè, anche da ragazzino mi davo da fare, non ti dico da punto fisso, però era una cosa che già da ragazzino, ogni giorno, mi entrava in testa”