Il centrocampista ha parlato a “Vivo Azzurro”: “Il ct ci ha trasmetto la voglia di essere sempre competitivi, anche in allenamento. Sappiamo quante vale ogni partita ora, siamo pronti”
9 ottobre 2025 (modifica alle 17:40) – MILANO
“Da bambino avevo una tazza con le foto di Gattuso. Poi è successo un disastro, si è rotta… e pur di riaverla l’ho tutta rincollata”. Gennaro Gattuso, oggi ct della Nazionale, era l’idolo d’infanzia di Sandro Tonali, che alla vigilia delle delicate sfide di qualificazione al Mondiale contro Estonia (11 ottobre) e Israele (14 ottobre) ha raccontato a “Vivo Azzurro” quanto si riconosca nello spirito del suo allenatore. “Il ct ci trasmette l’amore per la maglia azzurra ma soprattutto la voglia che dobbiamo avere nell’allenarci, per essere super competitivi: è stata ridotta ancora di più la differenza, in termini di intensità, tra allenamento e partita. In passato ci perdevamo anche in un bicchier d’acqua, ora siamo tornati a martellare”.
nostalgia serie a—
C’è stata anche occasione di parlare di un suo eventuale ritorno in Serie A, lasciata nel 2023 per sbarcare in Premier: “Non si può mai sapere cosa succederà, io dico a tutti che è possibile. Non chiudo la porta all’Italia, è la mia nazione. Magari non adesso, perché al Newcastle ho trovato il mio equilibrio. Ma la Serie A è sempre più bella”. E intanto incassa i complimenti di una leggenda: “Scholes mi ha definito il miglior centrocampista della Premier League? Quando arrivano complimenti da ex giocatori forti fa sempre piacere e anche un bell’effetto”, spiega Tonali.
tra passato e presente—
C’è tempo per un momento nostalgico prima di pensare al presente: “Il mio primo ricordo in azzurro? La prima partita, l’esordio con Mancini in Liechtenstein. È una emozione che provi solo una volta. La sfida che rigiocherei? Quella contro la Macedonia del Nord, andò tutto storto. Facemmo 30 tiri subendone uno, la palla pesava 50 chili e andò davvero tutto male”. Ma ora conta solo il presente, e la concentrazione è altissima: “Tutte le partite sono fondamentali e in particolar modo lo sono da dopo la sconfitta con la Norvegia. Sappiamo benissimo quanto valga ogni partita e siamo pronti per affrontare una gara per volta”.
La Gazzetta dello Sport
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