di
Arianna Ascione

Secondo appuntamento con i Bootcamp del talent show targato Sky, i nostri voti ai protagonisti

Il nuovo meccanismo dei Bootcamp aka aridatece le sedie, voto: 4

Ci siamo presi una puntata per valutare il nuovo meccanismo dei Bootcamp di X Factor 2025, lo show Sky Original prodotto da Fremantle (in onda tutti i giovedì su Sky e in streaming su NOW, sempre disponibile on demand). E il responso è: aridatece le sedie, come nei vecchi Bootcamp. Pieghevoli, da campeggio, qualunque modello va bene. Il “semaforo” (le carte verdi e rosse con cui i giudici emettono il loro responso, e, ricordiamo, è richiesta l’unanimità) non riesce proprio a restituire la tensione, l’adrenalina e i colpi di scena del meccanismo diabolico dello “switch”. Che tornerà alle Last Call, ok,…ma non è la stessa cosa.

Gabbani domanda…e Jake chiede pietà, voto: 5

A inizio puntata Francesco Gabbani era il solo giudice a non aver ancora utilizzato il suo X Pass (ossia l’accesso diretto alle Last Call, in programma la prossima settimana, nella stessa squadra del giudice). Se l’è tenuto caro caro fino alla fine, per giocarselo con il suo “amico di camicia” Piercesare Fagioli, che al termine della sua performance l’ha lasciato con il groppo in gola e senza parole. Nel corso dei Bootcamp però di parole ne ha snocciolate parecchie…e pure estremamente tecniche. Gabbani ha messo più volte a dura prova la pazienza di Jake (che ha sempre temuto il rituale “ci sono domande?” post esibizione). Con i Kindergarten ad esempio, che hanno portato «Message in a Bottle» dei Police si è interrogato: «Domande? Ne avrei tante ma se poi vado sul tecnico Jake si arrabbia, non le faccio». Poi, a grande richiesta (di Paola): «Ammesso che è ovvio che dobbiate fare dei tagli in queste performance, il taglio della coda del ritornello della canzone, l’avete deciso voi?». E a Jake non è rimasto altro da fare se non collassare sulla sedia: «Dio, prendimi ora!».



















































Lauro alla ricerca dell’identità, voto: 7

Una cosa che Lauro ha ripetuto spesso nel corso delle varie scremature di concorrenti in vista dei Live è l’importanza dell’identità musicale. Non si può dargli torto: è un elemento da cui non si può prescindere se si vuole avere una carriera nel mondo della musica. Bisogna avere ben chiara la strada che si vuole percorrere artisticamente. Per il giudice i Cosmonauti Borghesi, con il loro mashup tra «Giulia» di Gianni Togni e «La rondine» di Mango, hanno ancora qualcosa da mettere a punto. Dopo aver annunciato la bocciatura – arrivata all’unanimità – Lauro ha spiegato: «Voglio fare una brevissima analisi per non farvi andare via solamente con il no. Tu canti molto bene. Suonate molto bene ma manca un’identità forte musicale. Chi siete voi? Voi andate via da qua che io non ho ancora capito quale sia il progetto musicale. Quello che vi consiglio è: continuate, spingete, perché ci sono un sacco di caratteristiche super interessanti ma dovete metterle a fuoco». Anche a Francesca Carbonelli manca una identità definita: «Noi non possiamo pensare di trovare il terreno fertile per costruire l’identità – ha detto Lauro a Gabbani in un momento di consultazione -, noi dobbiamo trovarla».

Con Caterina Paola ha preso un abbaglio, voto: 4

Se alle Audizioni sono volati diversi “4 sì” inspiegabili, ai Bootcamp i nodi sono venuti al pettine. L’acerba performance di Caterina Ineichen, sulle note dei Garbage, ha dato il via ad un momento di massimo imbarazzo. Paola ha mostrato un entusiasmo ingiustificato, ma Lauro e Gabbani (che si è lasciato sfuggire una inequivocabile smorfia alla Miranda Priestly durante l’esibizione) hanno rapidamente cercato il modo più diplomatico e indolore per non infierire e passare al prossimo concorrente. «Ho dato verde perché ha carisma e in schermo buca. Ma vocalmente non ci sta proprio», ha detto Lauro dopo il voto. Invece Jake come sempre non ha fatto tanti giri di parole: «Questa esibizione non solo è stata scarsa, ha fatto c*****, è diverso. Non ha azzeccato una battuta. Ovviamente, lei è bella, ma io non ho capito vocalmente cosa c’hai visto». Lo ha detto rivolgendosi a Paola, che ha continuato a difendere l’aspirante concorrente anche dopo l’inevitabile bocciatura: «No perché per me lei ha tutte le caratteristiche…». «Il problema è alla fonte – ha replicato Jake -: ma se è la seconda volta che sali su un palco perché vieni a X Factor?». «Vai alle lezioni di canto come tutti gli esseri umani del mondo – ha aggiunto Lauro -, come chi va a giocare a calcio si allena».

Gabbani passa dalle barzellette raggelanti alle canzoni da taverna, voto: 3

Questa settimana la nostra consueta rubrica dedicata alle battute di Francesco Gabbani stava per saltare. Il giudice si è giocato tutte le sue freddure nelle altre puntate. Ma, verso la fine di questo secondo Bootcamp, ha regalato una chicca: è passato dalle barzellette alle canzoni da taverna. Quando è scattato lo sfottò a Lauro per i suoi capelli ricci, sulle note di «Questo piccolo grande amore» (trasformata in «Quei tuoi capelli ricci»), Gabbani ha sfoderato: «A Lauro gli toccai i capelli/lei mi disse non son quelli/vai più giù che son più belli/Amor se mi vuoi bene più giù tu devi andar». Un repertorio inesauribile.

10 ottobre 2025 ( modifica il 10 ottobre 2025 | 09:52)