Il Leone verso la nomina di un direttore generale. Lovaglio: Bpm ottima banca, ma noi focalizzati
Il Monte dei Paschi è concentrato su Mediobanca e sui cantieri aperti per l’integrazione. Banco Bpm è «un’ottima banca, ma oggi noi siamo completamente focalizzati a portare avanti il progetto» con Piazzetta Cuccia. «La velocità di esecuzione è un fattore determinante nel successo di queste operazioni». Dopo l’Opas e preparata la lista per il rinnovo del cda dell’istituto, il ceo Luigi Lovaglio ha messo in chiaro le priorità, anche sul fronte del risiko bancario, rispondendo in audizione davanti alla Commissione di inchiesta sul sistema bancario, il primo tra i manager del settore finanziario che sfileranno in Parlamento.
Troppo presto per parlare della fase due che potrebbe vedere il delisting o la fusione tra Mps e Mediobanca, ha precisato poi il manager. Ma non è da escludere, secondo quanto emerge sul mercato, che Mediobanca possa rimanere un’entità legale separata, quotata o non, il cui focus sarebbe sull’attività di private banking e corporate e investment banking. «Il marchio di Piazzetta Cuccia è sacro», ha puntualizzato Lovaglio che ha sottolineato come l’operazione abbia «un solo obiettivo: servire meglio le imprese e le famiglie, proteggere ancora di più i risparmi e offrire migliori servizi».
Le attività legate al retail andrebbero invece sotto il cappello di Mps che, secondo Lovaglio «ha guadagnato quote di mercato», erogando volumi di finanziamenti «in crescita di oltre 3 miliardi» a famiglie e imprese. Anche sul fronte dei mutui Mps «eroga in media 600 milioni al mese di mutui a famiglie». Il totale dei risparmi dei clienti ha superato i 170 miliardi.
Quanto a Generali, di cui Mps è il primo azionista, è «importante», ha risposto il ceo, in quanto non essendo «strettamente correlata» al business bancario diversifica le fonti di ricavo e offre altre opzioni sul fronte della bancassurance». Intanto il Leone prosegue sul percorso del suo piano. Lunedì, a Trieste, dopo la Barcolana, è in agenda un board Generali, il primo dopo il cambio di proprietà di Mediobanca, a cui fa capo il 13% della compagnia. Nei giorni scorsi si è riunito il comitato nomine e, secondo alcuni voci, si sarebbe parlato della possibile nomina di un direttore generale. Tema di cui il cda potrebbe cominciare a discutere, nell’ambito di una possibile evoluzione della struttura di vertice con la possibile crescita del ceo Insurance, Giulio Terzariol. La casella di direttore generale è vacante da anni. Si tratterebbe di un processo condiviso anche alla luce del nuovo assetto conseguente all’Opas del Monte dei Paschi su Mediobanca. Da tempo si parla dell’intenzione del ceo del Leone, Philippe Donnet di individuare un percorso di successione. E la nomina di un direttore generale andrebbe in questa direzione. Un passaggio delicato ora che è cambiato l’azionariato di Mediobanca, con Delfin e Caltagirone che hanno rafforzato la presa su Trieste, ma l’intenzione di Donnet e del board è quella di procedere evitando strappi.
10 ottobre 2025 ( modifica il 10 ottobre 2025 | 13:17)
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