Il dato che riguarda i calciatori delle 20 squadre di A è aumentato notevolmente se confrontato con le prime 6 partite della scorsa stagione. Lazio, Napoli e Bologna le più colpite, pochissimi problemi per Inter e Fiorentina
Davide Giovanzana
10 ottobre 2025 (modifica alle 13:55) – MILANO
Nell’ultima giornata di Serie A prima della seconda sosta Nazionali delle quattro previste a calendario quest’anno, diversi calciatori si sono fermati per guai muscolari. Contro il Genoa, il Napoli ha dovuto sostituire Politano e Lobotka, la Lazio ha dovuto fare a meno di Zaccagni e Udinese, Cagliari e Parma hanno perso tre pedine fondamentali della rosa: Kristensen, Jerry Mina e l’esterno Valeri. Ma ci sono anche dei lungodegenti. A Bologna il nuovo acquisto Immobile ha giocato solo la prima delle sei giornate di campionato, prima di fermarsi per una lesione al retto femorale destro; sempre a Napoli, Lukaku non ha nemmeno iniziato la stagione dopo lo stop nell’amichevole estiva contro l’Olympiacos. Rispetto allo scorso inizio di stagione, gli infortuni muscolari in Serie A sono molti di più. E non è solo una percezione: analizzando i dati, squadra per squadra, sono aumentati del 45,1%.
numeri—
Sono 180 le singole gare che, secondo i dati Transfermarkt, i calciatori delle 20 squadre di A hanno dovuto saltare per infortuni di natura muscolare nelle prime sei giornate. Prendendo lo stesso intervallo della scorsa stagione, il dato complessivo era di 124 partite: 56 in meno, per un aumento, come detto, del 45,1%. Numeri importanti per un calcio che tra nuove regole (i 5 cambi) e nuove competizioni coinvolge sempre più giocatori. Sì, rispetto agli anni passati i club di altissimo livello giocano sicuramente più partite – l’anno scorso l’Inter tra Serie A, Champions League e Mondiale per Club ne ha giocate 63 contro le 57 nell’anno del Triplete, il Milan nel 2002/03 ne giocò 61 – ma sono i ritmi di gioco ad essere cambiati: il calcio di oggi richiede uno sforzo fisico e atletico decisamente maggiore.
squadre e singoli—
Le squadre più colpite da agosto a oggi sono Lazio e Napoli. Per problemi muscolari, i calciatori biancocelesti hanno saltato complessivamente 16 partite: 6 Vecino, che non ha ancora esordito in campionato a causa dei guai che gli sta procurando una vecchia cicatrice al flessore, 3 Lazzari e Patric, fermati rispettivamente da un problema al soleo e da un infortunio alla coscia, e 2 Dele-Bashiru, addirittura tagliato dalla lista Serie A da Maurizio Sarri. In casa Napoli, dopo Lukaku (6 su 6) ci sono Rrahmani (3), ancora fermo per un problema al bicipite femorale, e Buongiorno (2) alle prese con quegli adduttori che l’anno scorso lo hanno costretto a saltare ben 8 partite. L’anno scorso, solo Meret fu costretto a saltare una delle prime sei giornate per un problema agli adduttori nell’intera rosa a disposizione di Conte. Gradino più basso del podio, 14, per il Bologna: 5 Immobile, 4 Casale e 3 Holm (lesioni ai bicipiti femorali), 2 Tommaso Pobega (lesione del retto femorale sinistro).
chi si salva—
Tra le virtuose l’Inter di Cristian Chivu: solo Thuram ha saltato per problemi muscolari (lesione di basso grado alla coscia sinistra) una delle prime 6 di campionato. Lo scorso anno, il dato, comunque basso rispetto alla media, diceva 5: 2 De Vrij, una a testa Barella, Zielinski e Lautaro. Ancora meglio dell’Inter ha fatto la Fiorentina: nonostante Stefano Pioli abbia avuto parecchi problemi di questo tipo nelle sue stagioni al Milan, nessun calciatore viola è risultato indisponibile per infortuni muscolari nelle prime 6 partite della stagione. Un motivo per sorridere in una delle partenze più difficili della storia del club in Serie A.
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