Le sue parole: “Lo sappiamo anche noi che il nostro primato è abbastanza casuale”
Gian Piero Gasperini ha rilasciato un’intervista a Il Corriere dello Sport. Il tecnico giallorosso ha parlato del rapporto con i Friedkin e delle ambizioni con la Roma. Di seguito le sue parole:
Che cosa o chi ti ha convinto ad accettare la Roma? “Il fatto che a Roma c’è una passione incredibile. lo credo che in questo momento, in Italia, Roma sia insieme a Napoli il posto più appassionato e appassionante. E forse Roma anche più di Napoli, perché Napoli ha vinto. Dove c’è più fame di calcio, più voglia di fare risultati, dove c’è un amore verso la propria squadra così profondo, viscerale, lo stimolo è elevatissimo. Inoltre è un bel momento per gli stadi italiani che si sono nuovamente riempiti”.
Quindici punti in sei partite, alcuni dicono che ha avuto cu**. “Quello non fa male. È una bella dote, devo dire che ci sono state altre squadre che hanno ribaltato o vinto partite nei minuti finali. Nella sconfitta non siamo stati fortunati, in alcune vittorie, sì. Però è una cosa abbastanza comune”.
A voler essere realisti, la sua squadra non è da Champions. “Non lo è. Questo aumenta il merito, no? Il merito di questi ragazzi. E nel frattempo è chiaro che ci auguriamo di crescere, lo sappiamo anche noi che il nostro primato è abbastanza casuale. Le partite le abbiamo giocate però, non è che ce le ha regalate nessuno. Adesso iniziano gli scontri diretti, ci si misura con le realtà più importanti, però è vero che questa squadra può migliorare, ha dei margini notevoli”.
Dan Friedkin le ha fatto un elogio pubblico enorme eppure vi conoscete poco. “Ci scriviamo. I Friedkin mi hanno conquistato al primo incontro quando ho capito che, a parte la forza degli imprenditori, riconosciuta a livello mondiale, hanno una grande passione per il calcio. La cosa migliore che posso fare per la Roma, per la Roma in generale, è consolidare il rapporto tra loro e la città. Perché è difficile trovare nel mondo del calcio una proprietà così generosa, no?”.
C’è chi sospettava vi dopaste all’Atalanta. “Chi ha soltanto pensato una cosa del genere ha offeso una società, il sottoscritto, uno staff e un gruppo di giocatori, il loro lavoro. Quando non si sanno trovare le risposte si ricorre alle maldicenze e alle peggiori fan-tasie. Noi siamo sempre stati puliti. lo credo nel rispetto delle regole dello sport. Il doping lo combatto da sempre… Sul campo odio le simulazioni. Detesto ogni forma di sotterfugio, il gioco sporco. Sono tutti attentati allo sport che amo più, che tutti quanti amiamo e consideriamo parte della nostra vita. Per questo mi incazzo spesso. Una cosa è l’abilità tecnica, altro la furbata, la simulazione. La ricerca del dribbling in area per andare a prendere il rigore rientra nel campo delle abilità…
E poi non sopporto il Var che mi allontana dal calcio per come l’ho sempre inteso”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA