La Formula E, quella che i puristi della F1 liquidano come un futile circo per ecologisti, ha appena sfrecciato oltre ogni record immaginabile.

I numeri parlano chiaro. Nella Stagione 11, chiusa con un entusiasmo che sa di futuro, l’audience televisiva globale è schizzata del 14%, toccando i 561 milioni di spettatori cumulativi. Roba da far impallidire certi gran premi d’antan.

E la fanbase? Qui si tocca il sublime: 422 milioni di appassionati in tutto il mondo, un balzo del 13% rispetto all’anno prima, e un’esplosione del 38% dalla Stagione 8. Non fan qualunque, badate: il 58% è “altamente coinvolto”, gente che non si limita a guardare, ma vibra con ogni accelerazione, ogni sorpasso nel cuore di città iconiche, senza un goccio di benzina versato.

Nei mercati top – Stati Uniti, Cina, Regno Unito, Germania – siamo a 158 milioni, il 37% del totale.

È come se la Formula E stesse convertendo il mondo, un giro alla volta, alla religione della sostenibilità.

Poi c’è il digitale, quel regno dove i giovani – e non solo – divorano contenuti. Visualizzazioni video su del 47%, impression sui social a 1,39 miliardi (+14%), follower in crescita del 10%, con TikTok che fa il boom (+37%). E le gare? Il Mexico City E-Prix ha polverizzato record: 46 milioni di spettatori per una singola corsa, 38% sopra la media stagionale, e 10,5 milioni solo su CBS. Roba da far arrossire i colossi del motorsport tradizionale, quelli che ancora ruggiscono per coprire il vuoto di innovazione.

Sentite gli organizzatori: “È una conferma – dicono – della nostra strategia: gare imprevedibili in città iconiche, con la GEN3 Evo che accelera più di ogni altra monoposto FIA”. L’idea è quella di spingere i confini del motorsport elettrico, attrarre fan, partner, costruttori.

E la Stagione 12? Parte il 6 dicembre a San Paolo, con novità come Madrid e Miami, doppi weekend a Berlino, Tokyo, Shanghai, e Monaco che raddoppia in un solo fine settimana. Culminerà a Londra, agosto 2026, salutando la GEN3 Evo per la GEN4. La Formula E cresce: il futuro non fa rumore, ma corre veloce.

vincenzo.borgomeo@formulapassion.it