Vent’anni di lotta contro la sterilità e il peso dei pregiudizi sulla maternità. “I media non conoscono la mia storia”, confessa solo ora la diva di Hollywood, oggi 56enne, che ha deciso di rompere il silenzio in una recente intervista concessa al magazine statunitense Harper’s Bazaar. La star ha spiegato le ragioni profonde di quella scelta, che scelta dunque non è: per due decenni ha affrontato in silenzio difficoltà legate al desiderio di costruire una famiglia

Jennifer Aniston rompe il silenzio e, per la prima volta in maniera diretta e chiara, afferma di aver cercato per due decenni di avere figli. 

Vent’anni di lotta contro la sterilità e il peso dei pregiudizi sulla maternità. “I media non conoscono la mia storia”, confessa solo ora la diva di Hollywood, oggi 56enne, la quale ha deciso di rompere il silenzio in una recente intervista concessa al magazine statunitense Harper’s Bazaar.

La star ha spiegato le ragioni profonde di quella scelta, che scelta dunque non è: per due decenni ha affrontato in silenzio difficoltà legate al desiderio di costruire una famiglia. 

 

Aniston ha deciso di tornare su uno dei momenti più significativi della sua carriera pubblica: la pubblicazione, nel 2016, del suo celebre editoriale su The Huffington Post. In quell’occasione, l’attrice di Friends, svariati film e la serie televisiva di successo The Morning Show denunciava l’ossessione dei media per la sua vita privata e, in particolare, per la sua presunta maternità. 
“I media non conoscevano la mia storia, né ciò che avevo vissuto negli ultimi vent’anni per cercare di avere una famiglia, perché non vado certo in giro a raccontare i miei problemi medici”, ha dichiarato. “Non sono affari di nessuno”, ha detto ai microfoni di Harper’s Bazaar. 

Il peso della narrazione mediatica

L’attrice, che nel corso della sua carriera è stata spesso oggetto di speculazioni sul suo desiderio o meno di avere figli, ha ammesso di aver vissuto con difficoltà la pressione esercitata da certa stampa scandalistica. “Arriva un momento in cui non puoi più fingere di non sentire le voci – le storie secondo cui non avrò mai un bambino o una famiglia perché sono egoista o troppo dedita al lavoro”, ha spiegato. “Mi tocca, certo che mi tocca. Sono un essere umano, come tutti. È per questo che a un certo punto mi sono detta: ‘Ma che diavolo?’”.

 

Per Aniston, l’editoriale del 2016 non era soltanto una reazione personale, ma un gesto di solidarietà verso le donne che vivono situazioni simili, spesso nel silenzio e nel giudizio altrui. “Conoscevo molte persone che stavano cercando di avere figli e affrontavano trattamenti di fecondazione in vitro”, ha raccontato. “Così ho sentito che non parlavo solo per me, ma anche per tutte le donne che stavano lottando con lo stesso problema”. 

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Le parole di allora

Già nel 2016, intervistata dal magazine americano People, Jennifer Aniston aveva espresso riflessioni simili, sottolineando come le domande sulla maternità fossero più una curiosità dei red carpet che una parte reale della sua quotidianità. “A dire il vero, non è qualcosa che fa parte della nostra vita di tutti i giorni.

Sono domande che arrivano durante un’intervista o su un tappeto rosso”, aveva spiegato allora.

 

“Mi sembra un’energia superflua e ingiusta verso chi potrebbe non avere figli”, aveva aggiunto. “Chi può sapere quali siano i motivi? Ci sono tante ragioni possibili, e magari è qualcosa di cui nessuno vuole parlare. È una scelta personale, punto e basta”. 

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Un affetto che va oltre la maternità

Nonostante le difficoltà, Jennifer Aniston ha costruito un profondo legame con i figli dei suoi amici più cari. L’attore Jason Bateman, suo amico di lunga data, ha raccontato a Vanity Fair nell’agosto scorso quanto l’attrice sia presente nella vita delle sue due figlie, Francesca, 18 anni, e Maple, 13, nate dal matrimonio con Amanda Anka.

 

“Lei ci fa quasi sfigurare come genitori, perché è incredibilmente attenta, curiosa e piena di calore”, ha confidato Bateman, che conobbe Aniston durante una sitcom negli anni Novanta. “È la prima a chiamare o mandare messaggi nelle date importanti della vita delle ragazze. Fa domande sui fidanzatini”, ha aggiunto ridendo.

Alla domanda se consideri Aniston come una zia, Bateman ha precisato: “Le zie magari non le vedi spesso. Jennifer è quasi più una co-mamma insieme ad Amanda. È presente nelle loro vite fin dal momento in cui sono nate”.

 

Per le figlie dell’attore, ha aggiunto, è quasi difficile conciliare la figura familiare e affettuosa della “zia Jennifer” con l’immagine pubblica della star di Friends: “Per loro è strano persino comprendere chi sia la Jennifer Aniston famosa”.
Ricordiamo inoltre che Coco Arquette, la figlia di Courtney Cox, ha come madrina proprio Jennifer Aniston, e le due sono molto legate. 

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Una voce per tante donne

Con la sua testimonianza, Jennifer Aniston ha scelto di trasformare la propria esperienza personale in una riflessione collettiva sul diritto alla privacy e sul peso delle aspettative sociali nei confronti delle donne.

 

Un racconto che, pur partendo da una vicenda intima, si fa portavoce di una sensibilità universale: quella di chi, dietro le luci della ribalta, combatte battaglie invisibili.

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