di
Simone Golia
I Red Devils spendono tanto, ma i talenti sbocciano altrove. McTominay. Una maledizione nata nel 2013, dall’addio di Ferguson
Nell’ultimo turno di Champions ai tifosi del Manchester United è venuto il mal di testa. La loro squadra non gioca in Europa e fare zapping da un campo all’altro non ha contribuito a farli stare meglio, anzi: a Napoli l’ex Hojlund, che i Red Devils hanno messo alla porta per Sesko (oltre 80 milioni di euro al Lipsia), segna una doppietta allo Sporting Lisbona, indica lo stemma azzurro «perché sono felice di giocare qui». De Bruyne lo paragona ad Haaland e il danese, doppietta anche giovedì in Nazionale contro la Bielorussia, con Conte è già a quota 4 gol in 6 partite. Rinato, come tanti altri che hanno lasciato Manchester. Nelle ultime notti di Champions sono stati eletti migliori in campo Anthony Elanga, attaccante cresciuto a Old Trafford e ora al Newcastle, e Marcel Sabitzer, centrocampista in prestito al Borussia Dortmund. Mentre Marcus Rashford — l’allenatore dello United Ruben Amorim arrivò a dire che al suo posto avrebbe preferito far giocare il preparatore dei portieri — serve l’assist a Ferran Torres per il provvisorio vantaggio del Barcellona, poi rimontato dal Psg.
Manchester United, la maledizione dopo l’addio di Ferguson
Carrington, dove lo United ha costruito il centro sportivo, un tempo era una discarica. In estate cinque giocatori si sono sentiti come rifiuti: Rashford, Antony, Garnacho, Malacia e Sancho sono stati definiti la «Bomb squad», cioè la «squadra degli artificieri», calciatori senza futuro, mine vaganti che dovevano cercare una nuova destinazione. In quattro lo hanno fatto, risalendo da un burrone in cui chiunque decida di vestire quella maglia rossa sembra sprofondare. Una maledizione nata nel 2013, dall’addio di Sir Alex Ferguson. Da lì quasi 2,5 miliardi di euro spesi solo sul mercato, 10 allenatori, due proprietà e neanche una Premier.
Tornato in estate al Betis, Antony è scoppiato a piangere davanti alla stampa: per 40 notti a Manchester è stato costretto a dormire in albergo e ad allenarsi da solo. Acquistato per 86 milioni di sterline (98 milioni di euro) dall’Ajax nel 2022, è stato definito l’errore più caro della storia dello United. Appena 5 gol in 62 partite, poi a gennaio il prestito al Betis dove ha segnato più del doppio (9) trascinandolo alla finale di Conference League, persa 4-1 col Chelsea di Sancho.
Anche McTominay, miglior giocatore della serie A
Rashford, dal canto suo, ha contribuito almeno a un gol in tutte le ultime sette partite del Barcellona e perfino Onana, il portiere delle «papere» pagato oltre 50 milioni all’Inter nel 2023, è tornato a sorridere coi turchi del Trabzonspor: mvp al debutto col Fenerbahce, addirittura un assist alla seconda partita. McTominay — 22 anni di United — a Napoli ha vinto il primo campionato con il titolo di miglior giocatore della serie A mentre Greenwood, sospeso un anno e mezzo per le accuse di stupro, ora sta facendo le fortune di De Zerbi a Marsiglia (capocannoniere dell’ultima Ligue 1 con Dembelé). Ai tifosi dello United togliete il telecomando: meno vedono e meglio è.
11 ottobre 2025
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