di
Vittoria Melchioni

Nina Duschek, 28 anni, aveva conquistato i quattro giudici ma l’ultima esibizione troppo «urlata» non è piaciuta: «Ho iniziato a cantare in pubblico a 16 anni. Adesso uscirà il mio nuovo singolo»

Con la sua forza creativa e il suo carisma Nina Duschek ha conquistato il pubblico dell’Allianz Cloud di Milano dove viene registrato X-Factor, il talent show di Sky giunto quest’anno alla diciannovesima edizione. 
In un primo momento, la cantante meranese con la bandana in testa e gli anfibi ai piedi, figlia di Ulrike Ceresara (candidata alle recenti elezioni comunali per il Pd, Verdi e Team K a Merano), aveva conquistato anche i quattro giudici che l’hanno soprannominata «La Janis Joplin del Südtirol» dopo averla ascoltata in un’intensa interpretazione «voce e chitarra» di «Latin Lover», storico brano di Gianna Nannini. Poi, ai boot camp con «Hey Joe» di Jimi Hendrix, qualcosa è andato storto e da quattro sì incassati con tanto entusiasmo nelle auditions, Nina ha dovuto interrompere il suo percorso verso uno dei palcoscenici più ambiti di tutta la televisione. Anche lei, come tutti noi, ha visto la puntata con la sua seconda esibizione solo giovedì sera e dopo la visione si è fatto un’idea più chiara del perché della sua esclusione: «I gusti sono gusti – spiega molto serenamente – ho portato un brano autentico che per me andava bene come l’ho interpretato. Ho dato del mio meglio, poi per alcuni sono troppo sono troppo esagerata, per altri sono proprio giusta così come sono. Sono stata autentica, fedele a me stessa e tutto fa esperienza, mi serve per crescere».

Quando ha iniziato a suonare per strada?
«A 15 anni ho iniziato a prendere lezioni di canto e a 16 mi sono messa a cantare davanti a casa dei miei genitori per i turisti. Il primo giorno ho guadagnato 7 euro e da lì mi sono innamorata della musica di strada».



















































Una folgorazione, insomma.
«A dire il vero non sono mai stata veramente convinta di questo percorso, perché avevo paura. Paura di non farcela, di non guadagnare abbastanza, ma mia mamma mi ha sempre incitato. Avevo iniziato gli studi in antropologia sociale, ma sentivo che non era la strada giusta per me, che non ero sincera con me stessa. Mi sono detta “magari devo fare musica sul serio”. Sono andata Berlino a studiare musica e performance vocale e sono tornata. Ho suonato ovunque dappertutto e veramente tanto qua in Alto Adige, perché a scuola puoi imparare tanto, ma alla fine la miglior maestra è la vita, la strada, la pratica».

Poi ha pensato a X-Factor.
«Anche se ho un mio percorso già ben tracciato, era una cosa che mi ha sempre tentato. Già il fatto di essere stata selezionata per le audition è stato un miracolo. Non mi aspettavo assolutamente di entrare, evidentemente le mie caratteristiche hanno fatto colpo, perché uno deve essere sì un bravo cantante, ma anche un po’ personaggio».

Che esperienza è stata?
«Surreale. Già il fatto di trovarti con Giorgia nel backstage, di esibirti davanti a migliaia di persone e soprattutto di interagire con nomi della musica come Francesco Gabbani, Achille Lauro, Paola Iezzi e Jacke La Furia ha dell’incredibile. Un’esperienza che mi ha formato molto dal punto di vista spirituale. Ho avvertito in modo molto forte lo scambio di energia con il pubblico e anche con i giudici nonostante alla fine mi abbiano scartata. Il calore, i messaggi che ho ricevuto dalle persone mi hanno confermato che la musica è davvero la mia strada, ho una maggiore consapevolezza che ha messo finalmente a tacere tutte le paure di non farcela che avevo. Una grande opportunità di crescita, una bellissima cosa che mi è successa di cui sono davvero grata».

Qual era il giudice con il quale ha avuto più feeling?
«Paola. Sicuramente lei. Artisticamente mi ha capita subito e dai commenti dopo la mia seconda esibizione, si è capito che apprezza anche il mio modo di cantare. Mi ha valorizzata, era andata oltre, aveva visto “the big picture”, la visione d’insieme, non si era fermata ai dettagli. Poi, anche Francesco Gabbani che aveva lodato il mio modo di suonare la chitarra, ma con Paola c’è stata subito alchimia».

X-Factor le ha dato ancora più visibilità. Qual è il prossimo passo?
«La prossima settimana uscirà il mio nuovo singolo a cui farà seguito il mio EP che è in inglese e poi penserò a farne uscire uno in italiano, che è un po’ la strada che voglio intraprendere definitivamente. Continuerò con le mie serata in Alto Adige, dove suono sempre tanto e con continuità».

Nessun altro palcoscenico mediatico importante? Tipo Sanremo?
«Per il momento non voglio dire niente. Lasciamoci così, magari con una sorpresa». 

11 ottobre 2025 ( modifica il 11 ottobre 2025 | 09:30)