Un inizio così, in attacco, non si vedeva da quasi trent’anni. L’Inter di Chivu sta facendo meglio di quella di Inzaghi, almeno per ora
Un inizio così, in attacco, non si vedeva da quasi trent’anni. L’Inter di Chivu sta facendo meglio di quella di Inzaghi, almeno per ora, e dopo un avvio stentato ha ripreso a marciare sui livelli altissimi delle ultime stagioni. Anzi, meglio appunto. Come riferisce la Gazzetta dello Sport, infatti, i nerazzurri viaggiano su medie realizzative impressionanti:
“L’Inter è la squadra di A che segna più nel primo tempo, 8 volte. È la squadra che segna più nel secondo tempo, 9 volte. È la squadra che segna più di testa, 5 volte. Più su azione, 13 volte. Più da calcio d’angolo, 4 volte. L’Inter è la squadra che segna di più, non ci piove, sia perché i numeri sono così testardi sia perché nessuno ha l’arsenale di punte di Cristian Chivu: le 17 reti in campionato, cinque di più rispetto al Napoli che guida la fila in classifica, sono una presa di coscienza della realtà italiana e un inno di battaglia per i nerazzurri.
A quella cifra, se ne aggiungono altre cinque europee, divise tra le due in casa dell’Ajax e il tris di San Siro contro lo Slavia Praga. Il totale fa 22, meglio di qualsia stagione di Inzaghi, fermatosi a 20 nel suo 2021-22 ricco in zona gol. Non si toccavano vette simili addirittura dal 1997-98, neanche l’Inter tripletista aveva tanta baldanza”.
“Ventisette anni fa, però, c’era Ronaldo a regnare, adesso vige una felice democrazia in attacco. È vero che la ThuLa resta la catapulta di partenza, l’accoppiata principale anche in questa nuova era, ma i ragazzi rampanti alle spalle di Thuram e Lautaro stanno guadagnando meritato spazio.
Non a caso, hanno segnato già tutti e quattro, e non era affatto scontato. Finora c’è stata solo una partita “spuntata”, una gara in cui nessuno degli attaccanti ha esultato: Inter-Sassuolo 2-1, decisa da Dimarco e da un’autorete di Muharemovic, talento di difesa bosniaco che i dirigenti nerazzurri tengono d’occhio con molto interesse. Visto il vento giovane, preoccupa meno l’infortunio di Thuram, che sarà rimpiazzato adeguatamente. Dall’Arabia, invece, Simone ripenserà ai tempi in cui dalla panchina si alzavano ciondolanti Arnautovic, Taremi e Correa”.
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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