Soldi cash, società fittizie e prestanome: così i fratelli Leopoldo e Alvise Cobianchi organizzavano le loro feste glam a Cortina d’Ampezzo imponendo pierre, dj e staff ai gestori dei locali in modo da intrattenere relazioni e aumentare il giro d’affari legato all’attività di spaccio. Ogni party – ricostruiscono gli inquirenti nelle carte d’inchiesta della Procura di Venezia che mercoledì all’alba ha portato i carabinieri a bussare alle loro porte (Leopoldo, 38 anni, ora è in carcere; Alvise, 36 anni, ai domiciliari) – messo in piedi dai due fratelli romani valeva non meno di centomila euro. Cifre e suddivisioni erano riportate in annotazioni precise anch’esse finite agli atti.