di
Carlo Macrì
La decisione presa da Antonino De Lorenzo: a casa da mezzanotte e mezza alle 7 del mattino. Multe di 100 euro per i ragazzini e 250 per i genitori. Il primo cittadino: «Pronto a revocarla se le famiglie fanno il loro dovere»
Praia a Mare (Cosenza) Coprifuoco per ragazzini dai 14 anni in giù a Praa a Mare, Cosenza. Un’ordinanza del sindaco Antonino De Lorenzo vieta ai giovanissimi di uscire da mezzanotte e mezza alle 7 del mattino: pena una multa di 100 euro per i ragazzini e di 250 euro per i genitori o per chi ne esercita la vigilanza. La multa aumenta del 50% in caso di recidiva e può portare anche alla sospensione dei minori dagli eventi pubblici organizzati dal Comune. A vigilare saranno gli agenti della Polizia locale e i carabinieri.
«Un atto dovuto — spiega il sindaco Antonino De Lorenzo — legato ai problemi di sicurezza».
Nella cittadina rivierasca del Tirreno cosentino, nota per l’isola di Dino che si staglia di fronte all’abitato praiese, le notti sono diventate un vero incubo per i residenti. I cittadini di Praia sono costretti a subire schiamazzi notturni, liti tra giovanissimi spesso sotto l’effetti di alcol e droga. «È l’ordinanza della discordia e dell’essenzialità — ripete il primo cittadino —. Sono pronto a revocarla se solo i genitori facessero per intero il loro dovere. Noi l’abbiamo pensata e attuata per proteggere i 14enni che girano in maniera incontrollata per tutta la notte cercando di aggredire i loro coetanei o arrecare danno alle strutture balneari. Sembra che sia il loro gioco preferito» afferma il primo cittadino.
L’ordinanza sarà in vigore sino a fine settembre quando la cittadina del Tirreno, ritornerà ad essere «occupata» solo dai residenti. «I più scalmanati sono i figli dei vacanzieri» sostiene il sindaco. Alcuni giorni prima di emettere l’ordinanza, un ragazzino è stato aggredito da un branco di adolescenti e si è salvato solo perché è riuscito a rifugiarsi in un locale. Il sindaco di Praia ha avuto un colloquio telefonico con la prefetta di Cosenza, Rosa Maria Padovano, alla quale ha riferito di essere pronto a revocare l’ordinanza solo se ci saranno da parte della prefettura atti concreti per arginare il fenomeno. «Questa ordinanza ci costa cara perché significa aumentare i turni della polizia locale e, inoltre, abbiamo dovuto assumere dei vigilantes — dice il sindaco —. Abbiamo bisogno di più forze di polizia per controllare il territorio».
Sulla decisione del primo cittadino di Praia a Mare la cittadinanza si sarebbe trovata d’accordo. «Il 99% ha applaudito all’iniziativa, mentre l’1% ha detto che sono un fascista. Ho agito esclusivamente per mantenere alto il buon nome di Praia, cittadina civile e tranquilla. Ripeto è un atto preventivo, non possiamo subire queste azioni, perché Praia è sinonimo di buone vacanze e disciplina» ammonisce il sindaco. Al momento, per le prime tre nott, l’iniziativa sembra aver limitato i rumori molesti e le bravate notturne.
29 luglio 2025
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