di
Cesare Giuzzi
L’ipotesi è che il rogo, partito intorno alle 4.30 dalla stanza del 55enne, sia stato provocato volontariamente. Le vittime vivevano in un appartamento al primo piano. Evacuate 50 persone
Tragedia a Cornaredo, nella periferia ovest di Milano, dove nella notte di sabato 11 ottobre tre persone sono morte nell’incendio del loro appartamento. Si tratta di una coppia di anziani, di 88 e 82 anni, e del loro figlio di 55 anni che sono rimasti intrappolati tra le fiamme. Le vittime si chiamavano Benito Laria, originario di Tornaco nel Novarese, la moglie Carmela Greco, nata ad Augusta in provincia di Siracusa, e il figlio Carlo Laria, 55 anni, che viveva con i genitori anche se risultava residente al quartiere Lorenteggio di Milano. Secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco e dei carabinieri della compagnia di Corsico a cui sono affidate le indagini, le fiamme si sarebbero propagate intorno alle 4.30 di notte.
Il rogo si sarebbe sviluppato nella camera del figlio. Gli investigatori, coordinati dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, sono al lavoro sull’ipotesi che il rogo possa essere stato provocato volontariamente. Il racconto dei primi vigili del fuoco intervenuti e i rilievi effettuati nell’appartamento nella mattinata di sabato hanno evidenziato il possibile uso di un accelerante anche se non è ancora chiaro se si sia trattato di benzina o alcol.
Tutto è accaduto in una palazzina di sei piani in via Cairoli, dove abitano 17 famiglie per un totale di una cinquantina di persone, che sono state tutte evacuate dai vigili del fuoco. Lo stabile è stato dichiarato inagibile dai pompieri. Le vittime vivevano in un appartamento al primo piano e non hanno avuto scampo. Diciannove persone sono state controllate sul posto dal personale sanitario del 118, mentre otto sono state trasportate in ospedale per accertamenti. Nessuno sarebbe grave. I vigili del fuoco sono intervenuti con tre autopompe, un’autoscala, un’autobotte, due furgoni di supporto e un funzionario tecnico. Tre pompieri sono rimasti leggermente feriti durante le operazioni di soccorso: uno di loro è stato trasportato in ospedale e dimesso poche ore dopo.
Il racconto dei vicini
«Ho sentito gridare aiuto e poi picchiare alla mia porta e allora ho aperto e ho visto Benito che urlava di chiamare i pompieri. Aveva la porta aperta e dall’interno uscivano le fiamme. Poi è corso dentro e non l’ho più visto». Questo il drammatico racconto di Ahmed, uno dei due vicini di pianerottolo testimoni dell’incendio nel condominio di Cornaredo. «È uscito e urlava che il figlio stava bruciando, poi ha chiesto di chiamare i soccorsi ed è rientrato tra le fiamme e il fumo», racconta l’altra vicina, Nadia. Secondo il vicinato l’88enne, ex conducente di autobus in pensione, viveva insieme con la moglie, che camminava a fatica con un deambulatore, e con il figlio 55enne, in maniera pacifica e senza mai creare problemi nel condominio.
Secondo la ricostruzione, il padre avrebbe chiesto aiuto al vicino di casa per poi rientrare nell’appartamento, completamente invaso dal fumo, nel tentativo di mettere in salvo la moglie che aveva problemi di deambulazione. Ma non ce l’ha fatta: è caduto a terra in cucina, soffocato dal fumo nero, e lì è stato trovato il suo corpo.
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11 ottobre 2025 ( modifica il 11 ottobre 2025 | 14:32)
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