Alex Aranburu, Emanuel Buchmann, Bryan Coquard, Ion Izagirre, Alexis Renard, Dylan Teuns, Benjamin Thomas e Damien Touzé. Questa era la formazione che la Cofidis ha schierato al Tour de France 2025 e che si è vista molto raramente in corsa. Alla fine, il migliore in classifica generale è stato il tedesco Buchmann, 30esimo, ma anche in termini di traguardi parziali la squadra francese non ha raccolto praticamente nulla. E questo è un grosso problema, sia per le inevitabili questioni di visibilità legate al Tour, sia, soprattutto, per quel che riguarda la Classifica triennale UCI, quella che stabilirà le 18 formazioni WorldTour del periodo 2026-2028.

Il Tour de France è infatti un’occasione ghiottissima per fare punti, ma la Cofidis ha fatto “scena muta”, vedendo così la sua situazione farsi molto complicata. “È stato un Tour molto difficile per noi – le parole del direttore generale Cédric Vasseur in un’intervista concessa a DirectVelo – Abbiamo vissuto ogni tipo possibile di disavventura, fra l’incidente a Bryan Coquard e il furto di biciclette. Abbiamo faticato a trovare il nostro ritmo e siamo stati spesso assenti nelle fasi decisive della corsa. Dovremo riflettere per capire le ragioni di questo rendimento”.

Vasseur sottolinea: “Nell’ultima tappa Teuns e Aranburu sono andati forte e magari uno di loro vincerà la Clásica San Sebastián 2025… Buchmann era andato molto bene al Giro del Delfinato (11esimo nella generale finale – ndr), ma al Tour ha chiuso 30esimo. Probabilmente ha raggiunto il picco di forma nel momento sbagliato. Alla partenza del Tour è arrivato molto magro e ora faremo degli esami per vedere se ha contratto qualcosa, perché il livello che aveva raggiunto al Delfinato era ben al di sopra di quello del Tour de France”.

Errori di formazione? “No, non abbiamo rimpianti – la rispota di Vasseur – Abbiamo corridori di altissimo livello, che hanno già vinto al Tour in passato e che avrebbero dovuto fare meglio. Forse sono arrivati stanchi. Siamo delusi, ma abbiamo portato la squadra migliore sulla carta”. Nel frattempo, però, Oliver Knight ha vinto una tappa al Giro di Vallonia 2025 e Jesús Herrada è stato secondo alla Vuelta Castilla y Leon 2025: “Ma c’è una tale differenza fra il livello del Tour e quello delle altre corse… Abbiamo schierato la squadra più esperta, ma non ha funzionato”.

Le varie classifiche non mentono: la Cofidis è stata la peggior squadra del Tour. “Dovremo guardare cosa fanno le altre, come si preparano, capire se c’è da lavorare sull’alimentazione, sulla tecnologia, sull’aerodinamica – ancora Vasseur – Questo è un periodo in cui sta prendendo piede un nuovo tipo di ciclismo, che lascia spazio solo a chi è veramente al massimo livello. Poi, se c’è in gara Tadej Pogačar, insieme alla sua squadra, per noi è quasi impossibile competere: quando correvo io, durante le corse, c’erano dei momenti in cui si respirava, ma oggi si va al massimo dal km zero al traguardo. Non c’è mai tregua”.

La Cofidis, comunque, non vuole arrendersi: “I ragazzi non erano al 100 per cento al Tour de France, ma la stagione non è finita – chiude Vasseur – Avremo una grande voglia di rivincita e siamo pronti a lottare fino al Tour of Guangxi (la corsa che, a metà ottobre, chiuderà il calendario stagionale WorldTour – ndr)”.