Quattro pazienti con diagnosi accertata di West Nile neuroinvasiva, ricoverati la scorsa settimana all’ospedale Goretti di Latina, presentano un quadro clinico in netto miglioramento e sono in discrete condizioni generali. Un paziente di 86 anni, con importanti patologie concomitanti è invece in gravi condizioni, mentre un sesto paziente con diagnosi confermata dello stesso virus è ricoverato in terapia intensiva, con supporto ventilatorio assistito. Una donna è invece deceduta nei giorni scorsi all’ospedale di Fondi.
Questo il quadro fornito dalla Asl di Latina sui contagi da West Nile accertati sul territorio pontino. Una situazione che richiede dunque un monitoraggio costante sull’evoluzione dei contagi e un’attenzione alta per contenere la diffusione del virus che, lo ricordiamo, è trasmesso dalle punture di zanzara.
Una task force della Asl per contenere il virus West Nile
L’azienda sanitaria pontina annuncia intanto una task force multidisciplinare e misure straordinarie per tutelare la salute pubblica. Una risposta tempestiva e un importante sforzo organizzativo per contenere il rischio di diffusione del virus. La task force, coordinata dalla direzione generale, è composta da tutti gli specialisti coinvolti nel percorso di gestione, prevenzione e sorveglianza del virus e ha l’obiettivo concreto di definire percorsi operativi condivisi e continuativi su tutto il territorio provinciale.
Indagini epidemiologiche e sopralluoghi nei punti di possibile contagio
Primo passo è l’attivazione di un accordo tra il Dipartimento di prevenzione e Uoc Igiene pubblica con i Comuni del territorio, il Consorzio di bonifica e tutte le autorità locali competenti. Le attività da compiere riguardano un’indagine epidemiologica per ogni caso sospetto o confermato, con un approfondimento della sintomatologia e l’individuazione dei possibili luoghi di contagio del caso. Con questo obiettivo saranno effettuati sopralluoghi congiunti tra il servizio di Igiene e sanità pubblica e servizio Veterinario nei luoghi identificati come possibile esposizione dei casi, anche attraverso il supporto di personale dell’Istituto zooprofilattico Lazio e Toscana, con il successivo invio di informative ai sindaci dei comuni interessati dalla presenza di casi di West Nile accertati e la programmazione di tempestivi interventi di bonifica, risanamento ambientale e azioni di disinfestazione. Contestualmente saranno inviate, con il coinvolgimento dell’Ordine dei medici, note informative anche ai professionisti sanitari e veterinari per fornire indicazioni sulla gestione dei casi e sui percorsi diagnostici attivati nei casi di gestione clinica domiciliare.
“Febbre del Nilo”: attivato anche un tavolo tecnico operativo
Ma non è tutto. La Asl prevede anche l’attivazione di un tavolo tecnico operativo, che coinvolge tutte le istituzioni per attuare interventi integrati di prevenzione e controllo. Fondamentale, in questo senso, sarà il ruolo della Regione Lazio che coordinerà ogni azione al livello sovra-provinciale. Proprio nei giorni scorsi la Regione ha infatti riunito una cabina di regia per sovraintendere e indirizzare tutti gli interventi sul territorio, anche in riferimento alle disinfestazioni nei comuni interessati dai contagi, alle attività straordinarie negli allevamenti colputi e a interventi mirati nelle aree di focolai. Avviata anche una campagna di comunicazione mirata, che ha l’obiettivo di informare correttamente la cittadinanza sulla reale pericolosità del virus, sui comportamenti da adottare per prevenirlo e sulle misure per ridurre il rischio di esposizione.
Primi incontri informativi con l’Istituto Spallanzani e i Comuni interessati dai contagi
Con l’Istituto Spallanzani di Roma si terrà oggi, martedì 22 luglio, un primo incontro formativo rivolto a tutti i professionisti sanitari della provincia, inclusi medici ospedalieri e territoriali della Asl di Latina, personale operante dei pronto soccorso, medici di medicina generale e pediatri del territorio, finalizzato al rafforzamento della rete di sorveglianza clinica e all’aggiornamento sulle modalità di gestione dei casi. Nei prossimi giorni sono previsti inoltre un incontro promosso dal Dipartimento di Prevenzione con il Consorzio di bonifica dell’agro pontino e un tavolo con gli uffici competenti dei Comuni.