Si è svolta ieri, presso Villa Crescente a Ponte San Nicolò, la presentazione del libro “Autonomia – La rivoluzione necessaria” del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Un evento che avrebbe potuto rappresentare un importante momento di confronto culturale e dialogo tra istituzioni, ma che è stato offuscato da uno sgarbo: al sindaco di Ponte San Nicolò, Gabriele De Boni, è stata infatti negata la possibilità di portare un breve saluto ufficiale di benvenuto, in rappresentanza della comunità ospitante. Nonostante la cortese richiesta presentata con congruo anticipo dalla segreteria del sindaco e la concessione del patrocinio comunale all’iniziativa, l’organizzatore dell’incontro, il consigliere comunale di minoranza del comune di Padova Davide Meneghini, ha rifiutato di inserire in scaletta qualsiasi saluto istituzionale, motivando la scelta con la volontà di mantenere un tono “semplice e informale”.

Vale la pena ricordare che il patrocinio del comune di Ponte San Nicolò era stato concesso con la seguente motivazione formale: “In considerazione della prevista partecipazione di Luca Zaia, seppur in veste d’autore, a riconoscere il valore istituzionale della presenza del presidente della Regione del Veneto nel nostro territorio si concede il patrocinio all’iniziativa”. Un riconoscimento del ruolo pubblico dell’ospite e, al contempo, della rilevanza istituzionale dell’appuntamento.
«Quello che è accaduto è grave e spiacevole – dichiara il sindaco Gabriele De Boni – perché non riguarda la mia persona, ma la dignità istituzionale di tutto il nostro territorio. A ogni incontro culturale, conferenza, presentazione o dibattito pubblico che si tiene a Ponte San Nicolò, chi rappresenta le istituzioni locali ha sempre avuto modo di portare un saluto. È una forma di educazione istituzionale, un atto di riconoscimento verso gli ospiti e, in questo caso, verso il presidente della Regione. Per questo sento il dovere di chiedere personalmente scusa al presidente Zaia per non aver potuto, come avrei voluto, dargli il benvenuto a nome della cittadinanza».
Non si è trattato di una dimenticanza né di una svista, ma di una scelta consapevole e dichiarata, che ha escluso volutamente il sindaco del Comune ospitante da un’iniziativa patrocinata dallo stesso ente e svoltasi all’interno del proprio territorio. Un episodio che, secondo l’amministrazione comunale, travalica i confini della legittima autonomia organizzativa per sfociare in una chiara strumentalizzazione politica. «Non ci si può trincerare dietro l’informalità per sottrarsi al rispetto delle regole non scritte della democrazia – prosegue De Boni – la neutralità degli spazi pubblici e il riconoscimento dei ruoli istituzionali sono elementi fondamentali per una politica che voglia costruire e non dividere. Il fatto che io e il presidente Zaia apparteniamo formalmente a schieramenti politici diversi non ha mai rappresentato un problema, anzi: il confronto e la condivisione sono alla base di una convivenza civile che deve superare gli steccati ideologici. Zaia è un esempio tangibile di dialogo e comunicazione istituzionale che va oltre le appartenenze politiche, ed è per questo che trovo ancora più scorretto e miope il comportamento del consigliere Meneghini, che ha fatto prevalere logiche di parte a discapito dell’etica istituzionale».
L’amministrazione comunale di Ponte San Nicolò ribadisce come ogni evento pubblico che si svolge sul territorio, sia esso promosso da enti, associazioni, soggetti privati o politici, venga sempre accolto con spirito di collaborazione e rispetto reciproco, garantendo spazi, ascolto e rappresentanza. In questo caso, al contrario, si è assistito a un’impostazione chiusa e autoreferenziale, che ha ignorato il dovere istituzionale dell’ospitalità e svilito la funzione pubblica. «La politica fatta con serietà – conclude De Boni – passa anche dai gesti semplici: accogliere, salutare, riconoscere il valore del ruolo dell’altro. Quando si rifiuta persino questo, si finisce per svilire la funzione pubblica, trasformando ogni occasione in uno strumento di propaganda. È inaccettabile». Il comune di Ponte San Nicolò continuerà a tutelare e onorare le istituzioni, garantendo sempre che ogni figura pubblica, indipendentemente dal colore politico, possa trovare nel nostro territorio accoglienza, rispetto e dignità. E’ giusto sottolineare come il governatore Zaia non fosse al corrente di questa scelta dell’organizzazione di non far parlare il sindaco e questo dettaglio, una volta appreso a giochi fatto, l’ha molto infastidito.