“Il 25 ottobre la Cgil sarà in piazza
anche per contrastare ogni tentativo da parte del Governo di
ridurre le tutele dei lavoratori in appalto e subappalto, di
ridurre le responsabilità del committente, di depotenziare
ulteriormente i servizi ispettivi e di presidio del territorio”.

   
Così dichiarano in una nota congiunta Cgil e Filctem nazionale e
Cgil Marche, rispetto alle recenti vicende di lavoro nero e
caporalato che hanno coinvolto il gruppo Tod’s. “Noi saremo
in piazza per chiedere l’esatto contrario: meno appalti e meno
subappalti, stop al subappalto a cascata, portare le tutele e le
responsabilità previste per gli appalti pubblici negli appalti
privati, generalizzare modelli di verifica della corretta
quantità di manodopera e costo del lavoro (la cosiddetta
congruità che in edilizia ha dato buoni risultati) contro ogni
forma di dumping contrattuale, concorrenza sleale, lavoro
irregolare e sfruttamento, per garantire la sicurezza di
lavoratrici e lavoratori , per contrastare le infiltrazioni di
criminalità e mafia nell’economia”. Afferma la Cgil “Le nostre
proposte – concludono Cgil e Filctem nazionale e Cgil Marche –
non solo vogliono introdurre più giustizia e libertà ma,
contrastando dumping contrattuale e lavoro nero, puntano a
recuperare quei tanti miliardi di euro (oltre 180 miliardi) che
l’economia sommersa sottrae ogni anno alle casse dello Stato,
all’Inps, all’Inail per metterli invece a disposizione di più
investimenti e più welfare. Anche così difendiamo il made in
Italy che per noi deve sempre essere associato non solo al
bello, ma anche al giusto”.

   

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