«Il modo migliore per sapere a che punto siamo, e soprattutto dove stiamo andando, è capire da dove veniamo». Con queste parole Hugh Nini e Neal Treadwell – collezionisti e curatori newyorkesi – ci invitano a un (secondo) viaggio indietro nel tempo. Da oltre venticinque anni i due raccolgono fotografie che, se dovessimo riassumerle con una battuta, raccontano l’intimità dell’amore omosessuale tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi anni Cinquanta. Il loro archivio conta oltre 4mila immagini: si tratta perlopiù di sguardi pieni d’emozione, di abbracci rubati e guance che si sfiorano. Cinque anni fa, forse lo ricorderete, uscì Loving: A Photographic History of Men in Love, 1850s–1950s, un volume destinato a diventare un fenomeno internazionale. «Prima dell’arrivo di quel libro, tutto ciò che riuscivamo a vedere erano punti interrogativi e incertezza», ricordano oggi i curatori. C’è da dire che in un mondo paralizzato dal virus, sembrava improbabile che un’opera così intima potesse trovare spazio. Invece accadde l’esatto contrario e, alla vigilia della pubblicazione, la prima tiratura era già quasi esaurita: «Le persone si sono aggrappate a quel libro come a un salvagente che galleggia in mezzo all’oceano. Il primo volume è stato accolto come un respiro trattenuto troppo a lungo».

fototessera senza data. Tutte le immagini sono state scattate negli Stati Uniti. Foto courtesy of the Nini-Treadwell Inc. © 2025 “Loving II” by 5 Continents Editions

fototessera senza data. Tutte le immagini sono state scattate negli Stati Uniti. Foto courtesy of the Nini-Treadwell Inc. © 2025 “Loving II” by 5 Continents Editions 

Quel libro, parlando di numeri, è diventato prima un best e poi un longseller, tradotto in cinque lingue e recensito ovunque. «C’è da dire che, se fosse stato un fallimento, l’avremmo capito. Ma ci siamo ritrovati davanti a un piccolo mistero da svelare. Era un successo: come mai? Perché?», si chiedono Nini e Treadwell. Visto che ogni istantanea sembra unire la leggerezza intrinseca del mezzo fotografico con la potenza dell’amore proibito, la risposta del successo, con buona probabilità, è racchiusa proprio nella forza delle immagini. «Per noi, il vero successo era che il messaggio fosse accolto dal pubblico. Era tutto ciò che speravamo».

Cinque anni dopo – e questa è la notizia – i due tornano con Loving II, nuovo volume che raccoglie scatti acquisiti durante la pandemia. L’approccio rimane lo stesso: foto vernacolari, tecniche d’epoca, uomini e donne comuni che davanti all’obiettivo osano mostrarsi per quello che sono, cioè innamorati. Come il primo libro, anche questo secondo capitolo vuole non solo riportare alla luce una memoria dimenticata, ma svelare quella che i curatori definiscono «non esattamente una storia perduta, visto che non era mai stata trovata». Piuttosto, una storia segreta. Quasi tutti i soggetti ritratti sono scomparsi, eppure, attraverso i loro sguardi, continuano a sfidare tempo e spazio. «Il pianeta è sempre stato lì. Solo il telescopio è nuovo». In altre parole: non si trattava di scoprire qualcosa di inedito, ma di rendere visibile una verità rimasta finora nascosta. Motivo per il quale, e qui torniamo al successo del primo volume, le immagini hanno toccato profondamente i lettori. «Alcuni dei quali hanno usato il volume per rafforzare legami familiari o per condividere emozioni a lungo represse. Queste fotografie commuovono, anzi, cambiano, chi le guarda».

un ferrotipo del 1880. Tutte le immagini  sono state scattate negli Stati Uniti. Foto courtesy of the Nini-Treadwell Inc. © 2025 “Loving II” by 5 Continents Editions

un ferrotipo del 1880. Tutte le immagini sono state scattate negli Stati Uniti. Foto courtesy of the Nini-Treadwell Inc. © 2025 “Loving II” by 5 Continents Editions 

Bisogna dire che il nuovo volume nasce, prima di tutto, da una necessità: «Ci sembrava inevitabile pubblicarlo per un semplice motivo: perché avevamo tante altre fotografie che meritavano di essere viste». Loving II amplia così la prospettiva d’insieme, introducendo anche istantanee di coppie che, per paura, oscuravano i propri volti. E inserisce rarissimi esempi di rappresentazione di genere e di relazioni interrazziali. Una delle foto più sorprendenti risale al XIX secolo: un uomo è in posa accanto al partner, presentandosi con sembianze femminili. E al diavolo le etichette: «Si tratta di due persone che si amano e basta», tagliano corto Nini e Treadwell. Il volume, accanto alle storie d’amore, non ignora però le ombre della storia. Se il periodo 1890-1920 sembra trasmettere gioia e una relativa accettazione sociale, la repressione del secondo dopoguerra – dal Codice Hays a Hollywood all’esclusione dei gay dall’esercito, per intenderci – ha invece segnato un drammatico dietrofront. «Viviamo in un mondo alla rovescia, fin dalla Seconda guerra mondiale: il bene è male e il male è bene». Eppure viene da pensare che la forza delle immagini, perciò l’arte, rimanga il baluardo principale contro le derive sociali e politiche contemporanee. E ogni riferimento a Trump & Co. non è puramente casuale.

foto del 1950. Foto courtesy of the Nini-Treadwell Inc. © 2025 “Loving II” by 5 Continents Editions

foto del 1950. Foto courtesy of the Nini-Treadwell Inc. © 2025 “Loving II” by 5 Continents Editions 

Una curiosità: il riconoscimento internazionale della collezione ha avuto un momento emblematico nell’estate 2023, quando il Musée Rath di Ginevra ha ospitato una gigantesca mostra. Le fotografie, ingrandite a tutta parete o custodite in teche, hanno accolto un pubblico variegato e commosso: «Era difficile non pensare a quelle coppie che assistevano alla scena con stupore», confessano i curatori, immaginando un dialogo impossibile, tipo messaggio in codice arrivato fino ai giorni nostri, tra gli spettatori e i protagonisti di quegli scatti. Ed è forse questo, in fin dei conti, il cuore pulsante del progetto. Cioè quel filo invisibile che lega gli sguardi del passato ai nostri. E perciò scoprire, insieme al mondo, che la tenerezza è un gesto radicale, capace di cambiare la storia. “Perseguire, collezionare, studiare e amare degli scatti anonimi significa penetrare nella natura più intima della pratica fotografica”, ha scritto Laura Leonelli nella premessa del volume. Aggiungendo che, nella celebrazione degli eventi grandi e piccoli, l’unica cosa che davvero conta è l’atto del ricordare. Così si diventa, per l’appunto, ricordati.

una foto del 1940 circa,  sul retro la scritta “Charles Samuel Kirby and friend”. Foto courtesy of the Nini-Treadwell Inc. © 2025 “Loving II” by 5 Continents Editions

una foto del 1940 circa, sul retro la scritta “Charles Samuel Kirby and friend”. Foto courtesy of the Nini-Treadwell Inc. © 2025 “Loving II” by 5 Continents Editions 

uno scatto in una cabina per fototessere del 1940 circa. Foto courtesy of the Nini-Treadwell Inc. © 2025 “Loving II” by 5 Continents Editions

uno scatto in una cabina per fototessere del 1940 circa. Foto courtesy of the Nini-Treadwell Inc. © 2025 “Loving II” by 5 Continents Editions 

un biglietto da visita  del 1890. Tutte le immagini  sono state scattate negli Stati Uniti. Foto courtesy of the Nini-Treadwell Inc. © 2025 “Loving II” by 5 Continents Editions

un biglietto da visita del 1890. Tutte le immagini sono state scattate negli Stati Uniti. Foto courtesy of the Nini-Treadwell Inc. © 2025 “Loving II” by 5 Continents Editions