Dall’avvento e dallo sviluppo dell’aerodinamica e dei dispositivi di altezza dei prototipi nella MotoGP, partire il più avanti possibile sulla griglia di partenza è diventato non solo vitale, ma anche l’unico modo per ottenere un risultato decente.

Non tutto dipende dalla partenza per prima, come dimostra Fabio Quartararo, autore di quattro pole position quest’anno che è riuscito a tradurre in un solo podio, a Jerez, dove è arrivato secondo dopo essere partito in testa alla griglia per la prima volta in questa stagione. A Le Mans e a Silverstone, dove ha conquistato anche la pole position, è caduto e si è dovuto ritirare mentre era in testa alla gara a causa di un problema meccanico. Anche ad Assen non è riuscito a far valere il suo primo posto in Q2, finendo decimo.

Nemmeno Pecco Bagnaia è riuscito a sfruttare la sua unica pole position dell’anno a Brno, non riuscendo a salire sul podio né sabato nella sprint né domenica nella gara. Nonostante alcune eccezioni, partire dalle prime due file dello schieramento è diventato essenziale per poter aspirare a salire sul podio o addirittura nella top 5.

Ne è un chiaro esempio l’eccezionale leader del campionato. Ad eccezione di Austin, dove è caduto, Marc Márquez ha sempre vinto, sia in volata che alla domenica, le gare in cui è partito dalla pole: Thailandia, Argentina, Qatar, Aragona, Italia e Germania. Ha vinto anche ad Assen partendo quarto e a Brno, partendo secondo in griglia. Quest’anno Márquez è riuscito a partire in pole sette volte, tre volte secondo (Jerez, Le Mans e Brno) e due volte quarto (Silverstone e Assen), ottenendo otto vittorie e dieci podi.

Marc Marquez, Ducati Team, Francesco Bagnaia, Ducati Team

Marc Marquez, Ducati Team, Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Dorna

Il dominio di Marc nelle qualifiche sul suo compagno di squadra Bagnaia (9-3) è schiacciante ma, curiosamente, non è tra i più schiaccianti della categoria.

Sei dominatori assoluti

È chiaro che Márquez ha dominato Pecco in qualifica in questa stagione. Fino a nove volte lo spagnolo è partito davanti all’italiano che, però, ha una pole position e altre due volte ha avuto il compagno di squadra alle spalle, ad Assen e Silverstone.

Tuttavia, in questa stagione sono ben sei i piloti che hanno dominato il proprio compagno di squadra nelle qualifiche di ogni gara.

Pedro Acosta, Red Bull KTM Factory Racing

Pedro Acosta, Red Bull KTM Factory Racing

Foto di: Gold and Goose Photography / LAT Images / via Getty Images

Nei team Factory, Quartararo sulla Yamaha è partito davanti ad Alex Rins in tutte e dodici le gare; in KTM, il giovane Pedro Acosta è partito davanti a Brad Binder in tutte e dodici le gare; e in Aprilia, Marco Bezzecchi è sempre partito davanti a Lorenzo Savadori e Jorge Martin, i due piloti che sono stati dall’altra parte del box.

Nei team satellite, Alex Márquez è sempre partito davanti al suo compagno di squadra esordiente Fermín Aldeguer, anche nel GP di Francia, dove si è qualificato quarto, appena dietro ad Alex (3°). Anche Johann Zarco, in sella alla Honda LCR, si è qualificato davanti al suo compagno di squadra Somkiat Chantra in tutte e 12 le gare, e al suo sostituto quando non ha corso. Lo stesso vale per Jack Miller, che è sempre partito davanti a Miguel Oliveira o a chi ha sostituito il pilota portoghese quando si è infortunato.

Viñales batte Bastianini

Tra gli altri, nel team Red Bull Tech3 il chiaro dominatore è stato Maverick Viñales, che si è qualificato davanti a Enea Bastianini in dieci occasioni negli undici Gran Premi a cui si è qualificato. L’italiano è riuscito a precedere sulla griglia di partenza solo a Silverstone, dove è partito 17°, un solo posto davanti a Maverick (18°). A Brno, dove lo spagnolo era assente, Enea è partito 11°, davanti al sostituto di Viñales, Pol Espargaró (14°). Il bilancio è quindi 10-2 a sfavore dell’italiano.

Maverick Viñales ha estado siempre delante de Enea Bastianini en parrilla, excepto en Silverstone

Maverick Viñales ha sempre preceduto Enea Bastianini sulla griglia di partenza, tranne che a Silverstone.

Foto di: Tech 3

Anche nel VR46 Racing Team, Franco Morbidelli domina nettamente, essendo partito otto volte davanti al suo compagno di squadra Fabio Di Giannantonio. Diggia è partito tre volte davanti a lui, oltre a Brno, dove Franky non ha corso per infortunio, quindi il bilancio sarebbe di 8-4. Identico a quello di Joan Mir alla Honda. Il maiorchino è partito otto volte sulla griglia di partenza davanti al suo vicino di box, che si trattasse di Luca Marini o, durante il suo infortunio, di Aleix Espargaró o Takaaki Nakagami.

La coppia più vicina è quella del team Trackhouse, dato che nelle dieci volte in cui sono stati disponibili entrambi sono partiti davanti all’altro per cinque volte ciascuno. Tuttavia, Raul Fernandez domina per 7-5, approfittando delle due assenze del pilota giapponese a Silverstone, dove si è infortunato nelle FP1, e ad Aragon, dove è stato dichiarato non idoneo a correre.

Equilibrio nelle qualifiche tra i compagni di squadra:

Squadra

Pilota

Pilota

Yamaha

Fabio Quartararo (12)

Alex Rins (0)

Aprilia

Marco Bezzecchi (12)

Lorenzo Savadori/Jorge Martin (0)

KTM

Pedro Acosta (12)

Brad Binder (0)

Gresini Racing

Alex Márquez (12)

Fermín Aldeguer (0)

LCR Honda

Johann Zarco (12)

Somkiat Chantra/ Takaaki Nakagami (0)

Pramac Yamaha

Jack Miller (12)

Miguel Oliveira/Augusto Fernandez (0)

RB Tech3 KTM

Maverick Viñales (10)

Enea Bastianini (2)

Ducati Lenovo

Marc Marquez (9)

Pecco Bagnaia (3)

VR46 Racing Team

Franco Morbidelli (8)

Fabio Di Giannantonio (4)

Honda HRC

Joan Mir (8)

Luca Marini/Aleix Espargaró/Takaaki Nakagami (4)

Trackhouse Aprilia

Raul Fernandez (7)

Ai Ogura (5)

In questo articolo

Diventa il primo a sapere le novità e iscriviti per ricevere notizie in tempo reale via e-mail su questi temi

Iscriviti agli avvisi di notizie